Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia,  Piano di Sorrento

“Re Giorgio” di Fabrizio d’Esposito a Villa Fondi

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I Salotti del Venerdì

PIANO DI SORRENTO – Questa sera Vincenzo Iurillo ospita nel suo salotto a Villa Fondi il collega de “Il Fatto Quotidiano” e scrittore Fabrizio d’Esposito, una delle firme di punta del quotidiano di Padellaro&Travaglio, ma soprattutto un giornalista di Piano di Sorrento, di quelli sicuramente “non allineati” assurti agli onori di testate nazionali senza perdere il legame con la propria terra. Il libro che presenta questa sera è “Re Giorgio“, la storia, antica e presente, dell’uomo che dalla militanza nel PCI è approdato ai vertici dello Stato ed è ormai prossimo a concludere un settenato che sta accompagnando la difficile transizione dalla seconda alla terza repubblica quando però lo stesso Napolitano sarà ormai fuori dai giochi, per l’età e perchè il Paese sarà chiamato, l’anno venturo, a eleggere prima il Parlamento e poi il nuovo Capo dello Stato.

Fabrizio d’Esposito

Il lavoro di Fabrizio ci permettere di compiere un viaggio a 360° gradi nella vita e nell’opera di un uomo che, negli ultimi mesi, è finito nell’inchiesta sulla tratattiva stato-mafia a seguito di intercettazioni telefoniche indirette da parte della Procura della Repubblica di Palermo, circostanza che, pur senza acclarata rilevanza penale, ha sicuramente nuociuto all’immagine del Presidente che proprio per le telefonate con l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino alla ricerca di alte protezioni si è trovato nel tritacarne mediatico dove proprio “Il Fatto Quotidiano” non gli ha riservato sconti, in una posizione quasi isolata rispetto al panorama giornalistico italiano, ma che ci sentiamo di sottoscrivere senza indugi. Fabrizio entra così a pieno titolo nel vivo di una riflessione sull’uomo che potrebbe diventare l’ispiratore di quella “legge bavaglio” sin qui scongiurata, ma che oggi trasversali interessi convergenti sono pronti ad approvare, realizzando il “sogno berlusconiano” di tagliare le gambe alla Magistratura nelle inchieste giudiziarie che coinvolgono soprattutto la Casta. Insomma, pensato e scritto prima di queste novità, “Re Giorgio” diventa il libro attraverso il quale non si legge soltanto la storia politica e istituzionale del Presidente, ma consente di andare alla ricerca di scomode verità sulla storia del nostro Paese, verità che ancora ostacolano la transizione e la nascita di un nuovo corso politico-istituzionale. Quello di Fabrizio protagonista di un “salotto” a Villa Fondi diventa perciò sia l’incontro con un autore di qualità, oltre che con un osservatore acuto e intransigente dell’attualità italiana, sia il ritorno al punto d’inizio della sua avventura, vent’anni fa, quando proprio nella Villa di Piano distrutta dal terremoto e ancora da ricostruire, Fabrizio fu tra gli inventori e gli organizzatori di questo fortunato filone dei “libri in salotto“, rassegna ideata per trascorrere una serata d’estate con i protagonisti della cultura, del giornalismo e dell’attualità italiana nell’incantevole scenario di macchia mediterranea a picco sul mare della Costiera. Un rassegna inaugurata con Mimì Rea e la sua “Ninfa Plebea“, l’inizio di una storia legata ai salotti, all’informazione e alla politica che parte da Piano di Sorrento e che approda lontano, una storia molto particolare che, forse, un giorno meriterà anch’essa di essere raccontata!

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