Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Legge elettorale, per il Sen. Lauro le preferenze alimentano la degenerazione

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Sen. Raffaele Lauro (PdL)

ROMA – Gli occhi della politica sono ormai puntati sulla prossima tornata elettorale, quella della primavera 2013, quando si dovrà eleggere il nuovo Parlamento con una nuova legge elettorale. Questo almeno è l’auspicio di quanti individuano nel “Porcellum” un sistema inadeguato e poco rappresentativo della volontà degli elettori. Il tema è serio e vede impegnati i partiti in un braccio di ferro che secondo alcuni persegue l’obiettivo di tornare a votare con l’attuale sistema di voto, secondo altri  intende scongiurare, con l’introduzione di alcune novità, l’escalation elettorale di partiti e movimenti considerati “anti-sistema“, come per esempio l’IDV, i Grillini e sicuramente anche il nuovo partito di Luigi De Magistris ormai prossimo ad essere varato. Sull’argomento abbiamo sentito il Sen. Raffaele Lauro.

La retorica sulle preferenze, nella riforma della legge elettorale, come unica strada per restituire agli elettori la scelta sugli eletti, riavvicinando, in tal modo, i cittadini alla politica, non tiene conto della lezione della storia. Il sistema delle preferenze, nella prima repubblica, si traduceva, di fatto, in un grossolano inganno degli elettori, in quanto, attraverso l’articolazione delle correnti organizzate (DC), da un lato e, dall’altro, mediante il rigido controllo territoriale delle sezioni (PCI), veniva assicurata ai selezionati dalle nomenclature centrali dei partiti o delle correnti, al 90%, la matematica elezione in parlamento e il posto nella classifica degli eletti, al prezzo di costosissime campagne elettorali dei candidati, del clientelismo elettorale e, talvolta, dello scambio con i poteri criminali. Ne scaturirono una crescente corruzione della politica, la degenerazione clientelare dei partiti e la fine della prima repubblica. Qualche nostalgico ritiene che la nostra stremata democrazia possa permettersi ancora questi lussi?” A proposito del cosiddetto nuovo porcellum cui si sta lavorando Lauro spiega: “Il nuovo porcellum, officiato da Violante, verrebbe partorito a settembre e approvato, senza nessun intoppo parlamentare, ad ottobre. Subito, ma subito, Napolitano scioglierebbe le Camere e si terrebbero, a novembre, le elezioni anticipate. Una salda e solida maggioranza si formerebbe in parlamento. Per Natale, il nuovo governo potrebbe annunziare la fine della crisi. Bisogna solo conoscere chi siano lo sceneggiatore, il regista ed il produttore di questo film surrealista di sogno e follia!“. Senatore, praticamente c’è chi spinge verso le elezioni anticipate? “Un blocco consistente di forze trasversali, riferibili al mondo finanziario, a strutture di potere occulto e ad ancora potenti cascami della prima repubblica, presenti nelle istituzioni, sostenuto da una parte della stampa nazionale, vuole impedire un radicale rinnovamento della classe politica italiana e ha programmato una corsa verso le elezioni anticipate, nel tentativo disperato di salvare il salvabile. Sento puzza di regime e di censura sulle voci dissenzienti. Gli uomini liberi, presenti in parlamento, impediranno questa deriva, costituzionale e democratica“.

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