Sant'Agnello

Antonetti scrive a Orlando sulla sentenza del Tar

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di Giovanni Antonetti

A nome dell’Italia dei Valori – Coordinamento Penisola Sorrentina, intendo congratularmi con il sindaco Gianmichele Orlando e con il segretario comunale dott.ssa Loredana Lattene per la conferma della bontà dell’operato tecnico/amministrativo relativo alla vendita degli alloggi di via Monsignor Bonaventura Gargiulo, come confermato dalla recente sentenza del TAR Campania e come, d’altronde,  ho avuto modo di constatare personalmente. Caro Gianmichele, continua così, senza badare a polemiche, ancorchè incalzanti e talvolta strumentali, continuando invece ad ascoltare i cittadini e le loro preminenti esigenze. Con stima.

5 commenti

  • gianni salvati

    Caro Antonetti,

    ho letto il tuo messaggio di incoraggiamento all’operato del Sindaco Orlando per quanto riguarda la vicenda degli alloggi di via M.Bonaventura Gargiulo,avvalorato dal Tar Campania di Napoli al quale si erano rivolti gli assegnatari delle abitazioni.Premesso che è facile,dopo la sentenza del Tar,esprimersi a favore di chi ha avuto ragione,resta il dato politico che forse ti è sfuggito.Tali assegnatari sono nuclei familiari con disabili e dalle scarse risorse economiche che non hanno potuto acquistare il bene.Dopo 4 anni di fitto negli immobili di cui si parla e vista la situazione di crisi attuale che coinvolge l’Europa,a chi credi si rivolgeranno queste famiglie quando non potranno reperire abitazioni a buon mercato,visti i prezzi altissimi del mercato delle locazioni in penisola sorrentina?Te lo dico io,sempre al Comune,perchè è l’Ente più vicino al cittadino!Inoltre caro Antonetti,aspetto sempre che il tuo partito faccia verificare l’operato dell’attuale Amministrazione comunale sulla vicenda delle cooperative edilizie Sweet House,per la quale abbiamo presentato diversi esposti alla Corte dei Conti,alla Procura di Torre ed alla Guardia di Finanza.Com’è che sei stato celere sulla vicenda delle case di via M.Bonaventura Gargiulo e non su questa altra situazione che pure ti ho sollecitato più volte?Un abbraccio.

    Gianni Salvati,consigliere comunale di S.Agnello

  • Antonino Coppola

    Questa volta devo per forza concordare con il Sindaco Orlando, anche se qualcuno afferma che negli anni addietro, con altre Amministrazioni, lo stesso si pronunciava sfavorevole alla vendita degli alloggi in questione. Il mio quesito in proposito è il seguente:
    – che fine hanno fatto gli appartamenti che prima del sisma del novembre 1980, occupavano le famiglie che attualmente sono inquilini della proprietà del Comune di Via M.B. Gargiulo?
    In quei appartamenti o alloggi in virtù della 219/81 dovevano per forza rientrarvi le famiglie, temporaneamente uscite, per permettere i lavori di consolidamento a carico dello Stato. Non mi risulta che questi alloggi siano stati abbattuti; la mia personale impressione è che si è voluto speculare a beneficio dei proprietari dell’epoca ai danni dei cittadini onesti.

  • Gian Michele Orlando

    Grazie Avv. Antonetti e mi congratulo anch’io per il tuo impegno quotidiano a favore della legalita’ nell’esclusivo interesse dei cittadini.
    Gian Michele Orlando

  • gianni salvati

    Caro Antonino Coppola,

    le rispondo sul suo quesito relativo agli appartamenti occupati prima del sisma dell’80 dagli attuali assegnatari delle abitazioni di via M.B.Gargiulo, messi lì temporaneamente (sic!) dagli amministratori dell’epoca (non c’eravamo nè io,nè Orlando e neanche Sagristani!). La legge 219 del 1981 dava facoltà ai Sindaci, in virtù di forza di legge, persino di requisire le abitazioni private, tantè che a Sorrento dove lavoro, vennero requisiti appartamenti nuovissimi privati, mai occupati prima d’allora in via Capo ed in viale Montariello (alcuni di essi sono ancora occupati) mentre a S.Agnello si provvedeva a sistemare nell’ex Conservatorio dei Sette Dolori (da pochi anni sgomberato) tutte le famiglie che avevano avuto la casa danneggiata ed erano ovviamente inquilini. La stessa Legge 219/81 però (e su questo può chiedere conforto ad eminenti avvocati, caro Sig. Antonino) non imponeva o meglio non “costringeva” i Sindaci a far rientrare gli inquilini nelle proprie abitazioni d’origine, lasciando tale gravoso onere agli stessi inquilini che avrebbero dovuto adire le vie legali nei confronti dei proprietari dei loro appartamenti per il rientro in loco e per il rispetto dei propri diritti. Su questa grave carenza della legge sono stati in molti a giocarci, sia inquilini che proprietari e si è arrivati alla situazione che ben pochi hanno fatto rientro negli appartamenti originari. A S.Agnello invece, furono realizzati quegli appartamenti di proprietà del Comune nel quale vennero immessi gli inquilini che avevano dovuto abbandonare le proprie abitazioni e vi sarebbero dovuti rimanere sino a quando le loro abitazioni non sarebbero state ripristinate dai proprietari. Esse sicuramente non sono state abbattute ma nemmeno sono state riparate celermente dai proprietari, cui evidentemente faceva comodo tale situazione e gli amministratori dell’epoca, presumibilmente, “non hanno voluto” ma non hanno nemmeno potuto “legalmente costringerli” a far rientrare gli inquilini. Questa la situazione, che senza nasconderci dietro un dito, è di fatto avvenuta e che sicuramente è figlia di varie responsabilità ma che non è nemmeno come si vuol far credere! Sperando di essere stato chiaro ed esaustivo, colgo l’occasione per salutare.

    Gianni Salvati,consigliere comunale di S.Agnello

  • vittorio d'esposito

    Io vorrei tanto congratularmi col sindaco per la “marinella”, ma al momento ancora non posso, perchè ci sono ancora tante strane situazioni, quella piu’ evidente è l’ascensore, che è pubblico ma non lo è. Nei fatti non lo è, perche’ all’entrata dell’ascensore non c’e’ nessuna targa che lo afferma, a differenza di quello di Piano e di Sorrento. ma anzi fino all’anno scorso all’ingresso dell’ascensore c’era il prezzario dello stabilimento privato, adesso non so, non ci ho fatto caso. Sul ticket c’e’ scritto ascensore marinella spiaggia s. francesco. Il fatto stravolgente è che la galleria di uscita dell’ascensore finisce all’interno dello stabilimento privato, senza alcuna indicazione.( cioè lo stabilimento nella sua espansione nel corso degli anni ha privatizzato l’uscita pubblica dell’ascensore, sotto gli occhi di tutti e senza che nessuno, ma principalmente l’amministrazione comunale si opponesse per tutelare un bene pubblico). POICHE’ IL MESE SCORSO è STATO PUBBLICATO SULL’ALBO PRETORIO DEL COMUNE DI SANT’AGNELLO UNA DELIBERA PER RISOLVERE IL CONTENZIOSO TRA IL COMUNE ED IL GESTORE, E NELLA STESSA CONVENZIONE, IL COMUNE CHIEDE DI CHIARIRE LA “Confusione” che crea dubbi comportamentali alle persone, pertanto hanno pensato di mettere questa clausola: una netta individuazione, all’uscita dell’ascensore, tra l’ingresso con la spiaggia libera e l’ingresso
    allo stabilimento balneare, mediante apposizione di opportuna segnaletica di indicazione dei percorsi,
    tale da facilitare la libera scelta dell’utenza alla fruizione della spiaggia; Sia chiarò comunque che l’osservanza di questa clausola non risolve l’anomalia, pertanto spero che si giunga al più presto ad una netta posizione di responsabilita da parte del comune. AL MOMENTO NON E’ CAMBIATO NULLA, E DUBITO CHE PER QUEST’ANNO CAMBI QUALCOSA. IO SPERO CHE IL SINDACO SI IMPEGNI A CHIARIRE UNA VOLTA PER TUTTE QUESTA SITUAZIONE, E CHE LA POLITICA DI SANT’AGNELLO DIVENTI ESEMPIO DI TRASPARENZA NEI CONFRONTI DEI CITTADINI. SIA BEN CHIARO CHE QUESTO NON E’ UN’ATTACCO AL SINDACO, MA ALLA STORIA POLITICA SANTANELLESE CHE SI è APPROFITTATA DELLA DISTRAZIONE E DELL’IGNORANZA PER PRIVARE I CITTADINI DI BENI PUBBLICI!

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