Vico Equense

Suicidio Arpino, l’intervento di Flora Beneduce

Stampa

Ormai è una strage che non si ferma, contagiosa quella che sta colpendo l’Italia che non resiste di fronte a una crisi devastante e devastata per colpa di uno Stato sempre “assassino”! Oggi il caso si è verificato in Costiera, più esattamente a Pompeti dove un cittadino di Vico, Arcangelo Arpino, si è suicidato innanzi al Santuario. Un gesto disperato motivato dalle solite gravi e insostenibili  situazioni finanziarie, forse anche da un problema personale che sembra abbia concorso ad accentuare il disagio e quindi la decisione. Non vorremmo dare pubblicità a fatti del genere perchè in ogni caso portano con sè una macabra carica emulativa. Sulla questione interviene la dottoressa Flora Beneduce che ha provato “sgomento e rabbia” nell’apprendere la notiza della morte di Arpino, imprenditore di Vico Equense. L’uomo, padre di tre figli, si è tolto la vita alle tre del pomeriggio, a Pompei, nel parcheggio del santuario. Con una pistola calibro 7.65, regolarmente detenuta, ha deciso di porre fine alle tribolazioni legate alla sua attività. Infatti, il 63enne avrebbe ricevuto delle cartelle esattoriali da Equitalia. Alle difficoltà economiche non ha trovato altra via risolutiva, se non il suicidio, lucido e calcolato, accompagnato da una lettera di scuse ai familiari. “Credo che questa morte sia sangue che macchia azioni di governo esasperanti e non sufficienti – dice Flora Beneduce -. È ora che si rifletta su quanto sta accadendo, sul sacrificio economico e umano che si esige dai cittadini. Questi suicidi dovrebbero aiutarci a scegliere strade che non si limitino ad un aumento spasmodico delle tasse, ma che, invece, diano seconde chance per crescere e guardare al futuro. Abbraccio i familiari e porto nel cuore l’immenso dolore di una vita che sceglie di spegnersi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*