Ricordando Falcone, troppe assenze della società civile…

di Gianni Salvati*

Ho partecipato alla manifestazione tenutasi al Comune di Sorrento sul ventennale dell’attentato al giudice Falcone. Interessante il contesto ed alcune testimonianze espresse in particolare dal magistrato che arrestò Zagaria, il giudice Maresca ed anche quella del consigliere regionale campano Antonio Amato sulla necessità di utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Anche gli interventi degli altri oratori, ottimamente moderati dall’avv. Luigi Alfano sono stati incisivi e pertinenti ma ciò che mi ha deluso fortemente, è stata l’assenza della società civile al convegno, quasi avesse timore di esserci.

Questa assenza, dovuta (spero!), ad una insufficiente pubblicità dell’evento, mi rende particolarmente perplesso e preoccupato per il futuro. Se la società civile, quella che rappresenta la maggior parte della popolazione, non sente l’esigenza di partecipare a queste manifestazioni, inculcando nelle giovani generazioni il ricordo di uomini che hanno dato la vita per sconfiggere il crimine, il futuro non sarà affatto roseo. Avrei voluto anch’io, nello spazio dedicato al dibattito, portare un mio contributo concreto, ma ho ritenuto di soprassedere per lasciare spazio ad altri. Esprimo perciò su questo blog un concetto che mi sta a cuore, prendendo spunto proprio dall’intervento dell’On.Amato, sull’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità, i quali dovrebbero essere pubblicizzati maggiormente e resi fruibili ai Comuni campani, che ne fanno richiesta, e per essi alle Scuole. A coordinare queste possibilità, potrebbe essere proprio la Regione Campania, magari proprio la Commissione regionale presieduta da Amato, deputata all’antimafia. Un’ultima cosa, che non deve suonare come la solita critica pretestuosa al Sindaco Orlando ,ma mi avrebbe fatto piacere che anche il mio Comune, avesse organizzato qualcosa su questo tema, per non dimenticare.
*consigliere comunale di S.Agnello