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Orlando, appello a Monti: bisogna fare presto!

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Gian Michele Orlando e Giuseppe Coppola

SANT’AGNELLO – Appena l’altro ieri il Sindaco Gian Michele Orlando, discutendo del bilancio 2012 insieme all’assessore Giuseppe Coppola (’62) evidenziava le grandi difficoltà in cui versano gli enti locali per le pesanti restrizioni imposte dal Governo, i disagi sempre più forti a poter spendere le risorse dell’Ente bloccate col patto di stabilità, l’emergenza sociale ingenerata da Equitalia facendio prospettare l’eventualità di revocare la concessione alla Società. Insomma un intervento lucido e lungimirante che assume un significato maggiore alla luce della tragedia che si è verificata ieri con l’ultimo di una lunga serie di suicidi di gente vessata da Equitalia. Ecco l’intervento che il Sindaco di Sant’Agnello pubblica questa mattina sul suo sito rivolgendosi direttamente al Presidente del Consiglio Mario Monti.
Quella che stiamo vivendo oggi è una  crisi economica senza precedenti che colpisce tutti, finanche l’opulenta penisola sorrentina. Il gesto disperato dell’imprenditore sorrentino che si è tolto la vita davanti al santuario della madonna grida a gran voce un intervento forte delle istituzioni. Conoscevo professionalmente Arcangelo Arpino; un uomo come tanti di noi, impegnato in un lavoro difficile quale è fare l’imprenditore oggi nel sud Italia ma sempre con l’entusiasmo e l’ottimismo che gli venivano dalla sua forte volontà di fare bene. Oggi più che mai sindaci, amministratori e governo centrale debbono fare la loro parte nel far ripartire il sistema Italia.
Un sistema che si basava su piccole imprese, su piccoli ma efficienti imprenditori edili, sui lavori di manutenzione e di modeste opere pubbliche che le amministrazioni locali portavano avanti. Oggi tutto questo non funziona più: la Stato da tempo ed oggi anche la Regione Campania hanno interrotto qualsiasi finanziamento ai Comuni per le piccole opere pubbliche ed anzi hanno difficoltà a pagare anche le quote di finanziamento già concesse e non ancora erogate ai Comuni.
In  più da alcuni anni è stato imposto agli Enti locali un perverso meccanismo che si chiama “patto di stabilità” che ha di fatto congelato ogni possibilità per i Comuni di eseguire e di pagare piccole opere pubbliche.
Sant’Agnello ha oggi un tesoretto di oltre due milioni di euro che però non può essere utilizzato per pagare le opere pubbliche già eseguite e tanto più per finanziare nuovi interventi.
Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: imprenditori edili e fornitori alla canna del gas, Comuni assediati da richieste di pagamento e da interessi di mora, strade, marciapiedi ed infrastrutture in pessimo stato manutentivo.     
Ed è per questo che chiediamo a Monti di rivedere le regole del gioco, di scorporare da questo patto di stabilità le spese di investimento (facendoci tirare la cinghia, perché no, sulle spese correnti),  ma soprattutto chiediamo di FARLO PRESTO”.

Un commento

  • gianni salvati

    Ho letto come sempre con molta attenzione l’appello che il mio primo cittadino Orlando ha rivolto al Presidente del Consiglio Monti, a proposito anche della triste vicenda dell’imprenditore Arpino,di origine peninsulare che si è tolto la vita in maniera tragica al Santuario di Pompei ed alla cui famiglia rivolgo un commosso sentimento di conforto e vicinanza,pur nella tristezza del momento.Pur condividendo nelle linee generali il senso del suo intervento ritengo che non sia il momento,innanzitutto come rappresentante delle istituzioni più vicine al cittadino,di lanciare appelli a chicchessia e soprattutto chiedendo di fare presto.Sicuramente il Presidente del Consiglio Monti è perfettamente a conoscenza di tutto ciò che accade in Italia ,anche della triste catena di suicidi di imprenditori o di lavoratori che perdono il lavoro ,eventi che quotidianamente sconvolgono non solo i sindaci e gli amministratori di ogni istituzione ma tutti i cittadini dotati di pietas e di umanità.La vita umana è sacra e credo che su questo assunto non vi siano dubbi,come dubbi non ve ne devono essere su tutto quello che ognuno di noi(come amministratore pubblico intendo!) deve fare in momenti di crisi generale come questi: lavorare in silenzio per creare le condizioni di sviluppo sociale ,di posti di lavoro, dando solidarietà concreta a chi è più debole ed è impossibilitato a farlo da solo.Gli appelli non servono,se non ad apparire,così come le critiche specifiche all’istituzione del patto di stabilità ai Comuni, istituito, secondo me, proprio per evitare ulteriori sperperi di soldi pubblici da parte di amministratori poco corretti. Certo bisognerebbe che il patto di stabilità fosse istituito in ogni Ente e persino in Parlamento ma è colpa di amministratori senza scrupoli la situazione in cui versa l’Italia oggi.Io non sono nè pro Monti,nè pro nessuno ma vorrei come amministratore pubblico e soprattutto come cittadino italiano,che il nostro paese cambiasse mentalità e modo di fare,che ogni cittadino si impegnasse al massimo delle proprie possibilità,cercando di non dipendere da chicchessia ma contando esclusivamente sulle proprie forze e sul proprio impegno.
    Gianni Salvati,ex presidente del Consiglio Comunale di S.Agnello.

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