Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sant'Agnello

Dismissioni immobili, Salvati replica al sindaco Orlando

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di Gianni Salvati*

Gianni Salvati

E’ doveroso intervenire dopo l’intervento del primo cittadino su questa vicenda delle dismissioni degli immobili comunali  per fare chiarezza definitiva sull’operato politico delle opposizioni e per lasciare il giudizio definitivo all’unico deputato a giudicare:il popolo. Si è tentato e si tenta da parte di Orlando, maldestramente, di far credere che le opposizioni vogliano svendere il patrimonio comunale immobiliare e fare qualunquistica demagogia ad un anno dalle elezioni. Ma le cose caro Gianmichele non stanno così! A prescindere dalle belle parole e dalle chiacchiere, solo chiacchiere, sempre chiacchiere con le quali hai abituato il Consiglio Comunale ed i cittadini, stavolta nessuno ti potrà credere perchè “le carte” parlano diversamente. Innanzitutto sai bene (perchè ne facevi parte dell’Amministrazione Comunale Sagristani del 1999,come me) che l’operazione dismissione immobili di via M.B.Gargiulo, iniziata proprio nel 1999 non poteva concludersi prima perchè c’era un famoso mutuo che scadeva nel 2005. Poi nella famosa delibera di Consiglio Comunale n°9 del 21/12/1999, anche tu alla pari di Sagristani e di me, votasti a favore dell’assunto che qualora gli assegnatari non avessero potuto acquistare il bene sarebbero comunque rimasti inquilini dell’Ente. Hai cambiato idea nel 2010 quando sei divenuto Sindaco, è legittimo ed anche se hai cambiato totalmente le carte in tavola, potevi almeno, nei casi disperati e visto il Comune non ha particolare bisogno,lasciare la possibilità a chi ha figli disabili ed altre situazioni difficili, di rimanere inquilini dell’Ente. Abbiamo proposto con una mozione consiliare di ripristinare le condizioni della delibera del 1999, dichiarandoci disponibili anche all’aumento dei prezzi delle case (lasciando però a chi non poteva comprare e nei pochi casi particolari la possibilità di rimanere inquilini del Comune!), ma come un prestigiatore hai fatto invertire l’ordine del giorno dei lavori consiliari facendo votare dalla tua scalcagnata maggioranza, la delibera nuova del 2010, che avevi portato all’esame dei lavori come ordine del giorno aggiuntivo! Ma non ti fermi qui! Continui ad illudere la povera gente, dicendo che chi non potrà acquistare la casa avrà 4 anni+ 4 anni per poter trovare alternativa sistemazione. La legge 431 del 1998 parla di 4 + 4 anni se il proprietario non intende destinare a propria abitazione l’immobile, altrimenti avrebbe parlato di 8 anni e non di 4+4 anni, non ti pare?. Ma non fai nemmeno comprendere alla popolazione, la speculazione che si scatenerà su queste situazioni e personaggi ambigui che stanno già trattando (non si capisce investiti da chi e perchè,o meglio si capisce troppo bene!) come se ne avessero potere e facoltà! Ed infine la fretta micidiale con la quale intendi concludere l’operazione: la delibera di consiglio comunale è del 27 marzo scorso e la lettera che hai spedito agli assegnatari delle abitazioni è del 12 aprile! Chi ha impugnato amministrativamente la delibera del 27 marzo al Tar deve decidere entro 5 giorni perentori (tra cui il sabato e la domenica) se rinunziare ai contenziosi con il Comune, dichiarando la propria volontà di acquisto, pena la perdita del diritto d’acquisto e l’avvio della procedura di messa all’asta della propria casa. Questi i fatti ed i documenti che si possono verificare concretamente sul Comune, le chiacchiere che fai tu restano tali!

* Consigliere Comunale S.Agnello

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