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Abusivismo edilizio: per Antonetti (IdV) è solo propaganda politica

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Box interrati

SORRENTO – Da domani i Consigli Comunali della Penisola Sorrentina e dell’area stabiese-vesuviana procederanno all’approvazione di un atto di indirizzo congiunto col quale si intende porre un freno all’abusivismo edilizio. Il provvedimento perà è fortemente contestato dalle minoranze di numerosi consigli comunali che evidenziano la strumentalizzazione politica del problema da parte delle forze di governo locali, ma anche il rischio che il provvedimento di traduca in una via libera immediata a nuova cementificazione per le contraddizioni rilevate nella norma proposta da parte degli Uffici tecnici dei Comuni interessati. Dopo gli interventi di alcuni consiglieri di opposizione si sono registrate anche le dure e contrarie prese di posizione addirittura da parte dei responsabili del Comitato per il Diritto alla Casa che si sono dichiarati contrari all’acquisizione degli immobili abusivi al patrimonio comunale perché ritengono il provvedimento estremamente penalizzante. Sull’argomento registriamo l’intervento di Giovanni Antonetti, coordinatore di collegio dell‘Italia dei Valori, il quale denuncia: “E’ solo propaganda politica!Sottoscrivo dalla prima all’ultima parola quanto affermato dai consiglieri comunali di Vico Equense e Piano di Sorrento, il dottore Natale Maresca e l’avvocato Anna Iaccarino: siamo in presenza di un atto amministrativo che, se adottato dai consigli comunali, sarà del tutto inapplicabile in Penisola in quanto la specifica modifica all’articolo 12 della Legge Regionale n. 19/2009 (Piano Casa Regione Campania) come modificata dalla Legge Regionale n. 1/2011(*) non è applicabile ai comuni ricompresi nel P.U.T., come d’altronde l’intero e tanto sbandierato Piano Casa Regionale. Si tratta quindi di pura demagogia politica, che mira solo a far credere ai cittadini di essere dalla loro parte; come è stato fatto recentemente con l’adozione delle linee guida allo stesso piano casa e d’altronde con la stessa modalità utilizzata per l’esame delle pratiche dei condoni edilizi 47/19785 e 724/1994: è questo il legame politico-clientelare da spezzare! Quanto, invece, alla tutela del territorio in tutta la penisola sorrentina – continua l’avvocato dipietrista – ed in particolare a Sorrento, Vico Equense e Piano di Sorrento, si sta concretizzando, dopo due anni di battaglie, davvero qualcosa di importante che le Amministrazioni di centro-destra temono come la morte, appunto la loro fine elettorale!” Sono state indicative le vicende del sequestro del megaparcheggio di 252 box (fortunatamente mai realizzato) in via Rota a Sorrento e quella del progetto dei 60 box a Piano di Sorrento, in via Legittimo, con società fiduciarie e frazionamenti dubbi, sui quali sono convinto che l’amministrazione saggiamente eserciti il potere di revoca del permesso di costruire, in autotutela. Questa grave piaga ambientale argutamente ribattezza <<Boxlandia>> dall’instancabile  Presidente del WWF penisola sorrentina, Claudio d’Esposito, cui tutti noi cittadini e <<politici>> dovremmo essere riconoscenti, è ormai fenomeno di dominio nazionale, e l’Italia dei Valori ha cercato di dare il massimo sostegno all’azione comune, a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, culminato con il recente interveto dello stesso Presidente Antonio Di Pietro. Il prossimo passo – conclude Antonetti – è l’imminente approvazione nei consigli comunali dei sei comuni della costiera, dell’unica proposta di legge possibile: l’abrogazione delle disgraziate modifiche, in senso più liberale, apportate dalla legge finanziaria 2012 della Regione Campania alla legge regionale 19/2001 sui parcheggi pertinenziali, ed il ritorno al testo di legge precedente”. Intanto trapelano altre notizie su accertamenti in corso relativamente alle concessione rilasciate a Piano di Sorrento per la realizzazione di due strutture di bx interrati, a via Legittimo e via San Liborio. E’ proprio su questa seconda autorizzazione che, secondo indiscrezioni, starebbero emergendo una serie impressionante di irregolarità amministrative che acuiscono la tensione anche in seno alla maggioranza.

(*) Il comma aggiunto prevede testualmente che “Gli immobili abusivi acquisiti ai sensi dei commi 3 e 4 dell’articolo 31 del DPR n.380/2001, su decisione del consiglio comunale assunta ai sensi del comma 5 dell’articolo 31 del medesimo decreto, possono essere trasformati, anche mediante interventi di manutenzione, ristrutturazione e completamento, in alloggi di edilizia residenziale sovvenzionata”.

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