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Schisano: ma l’Assemblea dei Sindaci della Penisola Sorrentina non esiste…

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Alessandro Schisano (PD)

Nell’ultima adunanza del Consiglio Comunale di Sorrento il consigliere Alessandro Schisano (PD) in merito alla deliberazione adottata dalla Giunta e sottoposta all’approvazione del Consiglio sulle linee guide per l’applicazione del “Piano Casa” anche nella Penisola Sorrentina, ha sollevato una questione assolutamente meritevole di rispetto, sul piano politico e su quello amministrativo per gli effetti che è in grado di produrre. Nello specifico, cioè nell’atto prodotto dalla Giunta Comunale di Sorrento e che si allega, si fa esplicito e ripetuto riferimento nell’istruttoria alla determinazione assunta da suddetta Assemblea dei Sindaci quale atto propedeutico alla valutazione di redigere linee guida su cui intendono muoversi uniformemente gli enti locali della Costiera per attuare il Piano Casa. Più recentemente la medesima Assemblea dei Sindaci, allargata ai colleghi dell’area stabiese-vesuviana, ha deciso di adottare una moratoria in materia di demolizioni per i manufatti abusivi con l’acquisizione al patrimonio degli immobili. Il tutto senza che i consigli comunali si siano mai confrontati sull’argomento e abbiano espresso delle linee guide cui i Sindaci sono tenuti ad attenersi nell’esercizio della loro funzione.Idem per la questione della gestione dei rifiuti. Insomma, al di là dei singoli contenuti, il problema sollevato dal consigliere Schisano è il seguente: da dove trae legittimazione istituzionale un’assemblea di primi cittadini che non risulta disciplinata da alcuna legge, statuto o regolamento, ma che costituisce un tavolo di concertazione sicuramente utile e opportuno, ma assolutamente privo di legittimità, tanto più se sulle volontà di tale Assemblea si costruiscono veri e propri atti da parte delle singole Amministrazioni comunali. Di fatto sarebbe stato costituito e certificato un organo assolutamente non contemplato dalla vigente legislazione sugli enti locali, sia nella forma con cui si riunisce sia nell’adozione di decisioni che poi si trasformano in atti di indirizzo o esecutivi subìti  dalle singole amministrazioni. Praticamente bypassando le competenze attribuite per legge al singolo Consiglio comunale, per quanto concerne la programmazione, la pianificazione territoriale, i controlli e conferendo un potere decisionale a tale Assemblea che può e deve restare informale avendo una funzione squisitamente privata, al massimo politica. Non è questione di poco conto e bene ha fatto il consigliere Schisano a sollevarla e a richiamare l’attenzione su di essa perchè di fatto priva gli stessi atti amministrativi che si formano sulla base di tale presupposto di una reale efficacia, ancorchè gli stessi vengano approvati dalle Giunte e dai Consigli Comunali, istituti preposti a fornire indirizzi anche al Capo dell’Amministrazione e che invece finiscono con l’avallare l’esistenza e l’efficacia di tale Assemblea. A che serve, e che fine ha fatto, allora l’Unione intercomunale cui da qualche anno si sta lavorando, ma che non vede la luce forse per le troppe incongruenze che sono state rilevate nell’atto costitutivo e statuto dell’istituenda Unione? Crediamo che la riflessione del consigliere Schisano meriti ben altra attenzione e valutazione, non solo a Sorrento, tanto più dai tanti amministratori che spesso contestano un presunto protagonismo da parte dei primi cittadini i quali se nelle rispettive Amministrazioni hanno piena titolarità di esercizio delle funzioni, invece in una sede istituzionalmente e legalmente inesistente, qual è l’assemblea dei Sindaci, rischiano di trasformarsi in un direttorio autoreferenziato con la forza di far discendere in capo alle rispettive amministrazioni e uffici determinazioni assunte al di fuori delle stesse e che possono e devono avere esclusivamente una valenza di indirizzo producendo atti di tipo politico su cui vengono chiamati ad esprimersi in via preliminari gli organi comunali competenti, non già a ratifica dei decisioni altrove assunte. Assumere le decisioni dei sindaci quale fondamento per atti amministrativi è qualcosa che non sta nè in cielo nè in terra per quello che sin qui è dato sapere. E’ opportuno, anzi doveroso, che si faccia chiarezza al più presto chiarezza da parte delle singole amministrazioni comunali, anche per iniziative delle forze di Opposizione, conferendo ai sindaci, come previsto dalla legge, specifiche attribuzioni e vincoli nell’esercizio di mandato in rappresentanza delle legittime volontà assembleari e popolari da cui i primi cittadini traggono l’investitura elettorale.

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