Sorrento

Se Villa Tritone passa in mano russa…

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Villa Tritone

SORRENTO – La politica sorrentina è in fermento dopo che si è diffusa la notizia della vendita di Villa Tritone da parte dell’armatore Mariano Pane a una giovane russa, la ventiduenne Dzhanashiya Kamilla, che avrebbe sborsato 35 milioni di euro per aggiudicarsi la storica residenza con vista sul mare di Sorrento. Il Comune di Sorrento avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione sull’acquisto, ma gli mancano le risorse finanziarie per aggiudicarsi una residenza tanto prestigiosa quanto difficile da mettere a frutto per l’Ente Locale.

Mariano Pane

Di fatto si tratterebbe di un investimento che indebiterebbe eccessivamente il Comune che non sarebbe in grado di trarre alcun beneficio, se non patrimoniale, dall’acquisto dell’immobile. Ma le casse sono vuote e non ci si può indebitare per questo! Stamattina si riunisce d’urgenza il Consiglio Comunale per evadere l’esercizio del diritto o, più probabilmente, rinunciare dando di fatto via libera alla vendita alla giovanissima russa sulla quale si sono accesi i riflettori della politica nazionale. Più esattamente il Sen. Elio Lannutti dell’Italia dei Valori, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno per chiedere di far luce sull’operazione e per scongiurare eventuali e possibili infiltrazioni della “mafia russa“. E’ chiaro che la giovane acquirente della Villa agisce per conto terzi, circostanza che dovrebbe essere conosciuta anche a chi vende la proprietà avendo ricevuto garanzie sufficienti sul buon esito della cessione dell’immobile. Se il Comune di Sorrento non è in condizione di acquistare la Villa, praticamente l’affare è andato a buon fine. Sul piano politico resta da capire perchè a livello Parlamentare sia dovuto intervenire il Sen. Lannutti che nulla ha a che vedere con la Penisola Sorrentina, mentre ci sono ben tre Parlamentari locali che non sembrano direttamente interessati alla vicenda visto che, almeno ufficialmente, non hanno assunto iniziative. Una spiegazione sicuramente non guasterebbe, tanto più che tutti sono in prima linea nella tutela della Costiera contro possibili infiltrazioni mafiose, di qualsiasi genere. Sicuramente non è il primo acquisto importante di immobili che avviene in Penisola Sorrentina da parte di miliardari russi che hanno consuetudine con questa realtà sul piano anche turistico quando evidentemente in Costiera ci approdano non solo per gustare le prelibatezze della cucina sorrentina, ma anche per stringere accordi e per fare buoni affari con imprenditori locali. Sapremo dal Consiglio Comunale convocato per questa mattina alle 12 (prima convocazione) o per domani alle 13 (seconda convocazione) che cosa ha da dire la politica su tutta questa storia dopo aver preso visione dei preliminari e di tutti i contorni dell’operazione. La vendita per atto notarile di un immobile, in base alla vigente legislazione italiana, comporta la dichiarazione da parte dell’acquirente circa la provenienza del denaro con cui si procede all’acquisto, circostanza che dovrebbe fornire adeguate informazioni sulla straordinaria disponibilità di liquidità in mano alla giovane russa.

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