Sorrento

Sorrento, concerti pagati 180mila euro. Per Antonetti (IdV): “è uno scandalo”

Stampa
G. Antonetti (IdV)

SORRENTO – Tre grandi concerti di piazza ed altri quattro “itineranti”, cinque “incontri” jazz, una kermesse “enomusicale” nella chiesa di San Paolo e concerti di musica classica: costo complessivo 180mila euro. 35mila euro per un minimo di 90 minuti del gruppo “Stadio” gestiti in esclusiva dalla Diamond s.r.l. in penisola sorrentina, 60mila euro per l’iniziativa “Sorrento Jazz” comprendente anche il concerto di Rapahel Gualazzi; 50mila euro per la rassegna “Suoni Divini” con la presenza, tra gli altri, di Peppe Servillo e la sua band. 10mila euro per i Neri per Caso, 12 mila euro per alcuni concerti di musica classica ed ancora altri 12mila per 4 concerti “itineranti”. E’ quanto emerge dalle 8 determine a firma del dott. Antonino Giammarino, Dirigente dell’Ufficio Cultura del Comune di Sorrento. “E’ bene che i cittadini sappiano quanto viene speso per allietare le loro serate” afferma l’avvocato Giovanni Antonetti coordinatore dell’Italia dei Valori in penisola sorrentina “Penso che dopo aver conosciuto le cifre, oltre ad essere furiosi, ne farebbero volentieri a meno, tenendo anche presente che alcuni concerti sono stati un vero e proprio flop!!!!. Comprendo l’importanza e l’immagine di Sorrento, capisco la necessità di organizzare una serie di eventi, ma proprio quest’anno ed in un periodo di crisi senza precedenti, con i problemi economici che abbiamo a Sorrento per le condizioni della scuola Vittorio Veneto e dell’Ospedale, spendere questi soldi sia un vero e proprio schiaffo alla miseria. Eppure bastava un pò di buon senso per capire che sarebbero state sufficienti le consuete luminarie, per cui sono stati spesi comunque 150mila euro, e l’organizzazione anche di un solo grande concerto come avvenuto a Napoli o Salerno.
Per rispetto della dignità dei sorrentini, e soprattutto di coloro che tra affitto, spese e consumi non riescono davvero ad arrivare alla fine del mese, vogliamo vederci chiaro” continua l’esponente dipietrista “stiamo preparando una dettagliata richiesta corredata da un dossier, comprensivo di tutti gli atti amministrativi e la documentazione, da presentare  agli organi di controllo competenti, tra i quali non escludo possano figurare la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza. Vogliamo conoscere costi, rendicontazione di tutti gli eventi e modalità di scelta ed affidamento degli stessi.
Infine un dato politico. Sono numerose le testimonianze di persone” conclude Antonetti “che mi hanno riferito dell’onnipresenza per l’organizzazione di questa kermesse non dell’assessore di competenza, ma di un consigliere comunale; questo dato è riscontrato oggettivamente dalle notizie apprese da tutti gli organi di stampa locali e regionali dai quali deduco che esiste un “Consigliere ai Grandi Eventi”. Anche la legittimità di ciò dovrà essere valutata. Ed a mio avviso l’organo competente è la Prefettura di Napoli. La stessa prefettura che, da noi interrogata nel 2011 sulla pratica dei “consiglieri delegati”, ha ottenuto rassicurazioni dal Sindaco che ha spiegato come fossero state loro attribuite solo “competenze di studio”. Bisognerà comprendere come siano coniugabili mere “competenze di studio” con la gestione di un programma, come “M’illumino d’inverno” che ha un budget di 735mila euro.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*