Campania,  Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento,  Vico Equense

La sanità dei veleni…A farne le spese sono i cittadini!

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Mentre da un lato, pur tra mille difficoltà e problemi, c’è chi lavora all’ambizioso progetto di realizzare un Ospedale Unico della Penisola Sorrentina per garantire sempre più efficienza e più qualità all’assistenza pubblica, dall’altro si registrano notizie su episodi poco edificanti con contrasti intestini che si consumano all’interno delle “mura della salute” tra sanitari impegnati in vere e proprie lotte di potere, in qualche caso forti anche di coperture politiche utili a coltivare interessi personali. Circolano in queste ore, con sempre maggiore insistenza, notizie riguardanti una brutta storia che avrebbe portato alla luce addirittura una serie di comportamenti discutibili, se non addirittura illegali, da parte di qualche sanitario ai danni dei propri colleghi…e non solo. Il tutto condito, come avviene quasi sempre in circostanze del genere, anche da una certa dose di reticenze con le quali si cercano di circoscrivere situazioni e fatti anche molto gravi e lesivi dell’immagine di una realtà sanitaria che, nonostante i problemi e le ben note difficoltà generali, cerca di fare sempre al meglio la propria parte grazie al lavoro della stragrande maggioranza di medici e paramedici che lavorano onestamente in prima linea. Ciò non toglie che il clima sembra essersi surriscaldato per alcuni episodi accaduti di recente ad opera di una specie di  “corvo” che avrebbe avvelenato l’ambiente finendo però con l’essere scoperto! Insomma il più classico dei “tanto va la gatta al lardo…che ci lascia lo zampino“! L’opera condotta da questo “corvo“, si commenta tra gli addetti ai lavori, sarebbe stata anche agevolata da coperture politiche, confermando, per chi ne avesse ancora bisogno, che sulla sanità in generale la politica fa sempre e troppo “il bello e il cattivo tempo“: a farne le spese, in tutti i sensi, sono poi i cittadini. C’è già chi si è allertato per invocare una visita del Gabibbo eretto ormai a unico paladino delle cause giuste contro immobilismi e collusioni varie! Se con i ricordi risaliamo appena a qualche anno fa, all’epoca cioè della direzione affidata all’ex manager Gennaro D’Auria oggi al centro di un processo per presunti gravi danni arrecati alle già disastrate casse della sanità campana, è facile rammentare i rapporti che vantava e ostentava con la politica del territorio ed essa con lui. C’è ancora memoria dell’adozione da parte del manager, all’ultimo minuto prima di lasciare l’incarico (arrestato insieme al suo braccio destro, ndr), di una serie di provvedimenti “ad personam” che interessarono alcuni sanitari a discapito degli aventi diritto che, per veder tutelati i propri interessi, furono costretti adire alla magistratura. Di quell’opera però qualcosa è rimasto, nonostante tutto, e la politica continua ad essere sfacciatamente pervasiva nella sanità a scapito degli interessi reali della comunità e dei cittadini-utenti: in qualche caso addirittura degli stessi medici costretti a subire abusi e soprusi da chi muove le leve del potere. Sarebbe perciò il caso che quelle stesse persone che oggi si stanno prodigando per realizzare un progetto importante per il futuro della sanità peninsulare, agiscano con l’intento di favorire merito, professionalità e cultura del servizio per la tutela della salute. Dalla gente si alza sempre più alta e forte la richiesta di una sanità più vicina ai suoi bisogni, più umana e sensibile, più rispettosa della persona anzichè protesa verso il carrierismo individuale, di gruppo, di famiglia e di lobby. I primi cittadini, che in qualità di amministratori conservano per legge la responsabilità della sanità pubblica nelle città che amministrano, comincino piuttosto a svolgere anche un ruolo di vigilanza e di denuncia verso tutti quei comportamenti poco deontologici della professione che conoscono e che gli vengono segnalati anche dai cittadini, azioni che mortificano sempre di più chi la sanità la vive da paziente, con preoccupazioni e timori sicuramente legittimi e chi la sanità la concepisce e la esercita nel rispetto di un codice etico universale.

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