Diario Politico©Raffaele Lauro,  Napoli

Lo shock degli Assessori Provinciali: perchè solo noi?

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scure sulle poltrone

Non credevono alle loro orecchie nè ai loro occhi mentre ascoltavano il Premier che snocciolava i provvedimenti del “Salva-Italia“: abolizione deglle giunte provinciali, poteri di governo nelle mani del Presidente e solo 10 consiglieri eletti dai Comuni a partire dalla naturale scadenza della legislatura. Gli assessori provinciali in carica si sono ritrovati all’improvviso senza poltrona e in un batter d’occhio hanno allertato l’UPI, l’associazione delle province italiane che rivolgeva un patetico appello al Presidente della Repubblica di non validare il decreto con l’abolizione degli assessori provinciali. E mentre l’Italia ha vissuto in diretta il dramma di una manovra che riscriverà lo status sociale ed economico di ciascuno, la politica ancora una volta non ha dato un bell’esempio di sè e della consapevolezza di essere forse la principale responsabile della crisi in cui versa il Paese, morale ancor prima che economica. Questi plenipotenziari buoni solo a spendere e a spandere se ne vanno a casa e tanti impegni di spesa assunti finiscono in gloria, in parte perchè incompetenti in parte perchè non ci sono più soldi. Hanno masticato amaro a centro-destra e a centro-sinistra, tanti soprattutto della Lega che sulle Province del Nord ha costruito imperi clientelari alla faccia del secessionismo. Insomma Monti con abile manovra ha tolto l’ingombro e per tanti è finita la pacchia. C’è chi ha benedetto la scelta di aver conservato la poltrona di sindaco: a Napoli, per esempio, l’assessore Pentangelo primo cittadino di Pimonte. Invece  Sagristani si ritrova senza posto in Provincia perchè puressendo stato il primo eletto dell’Udc ha dovuto dimettersi per fare l’assessore. Ferrara, vice presidente scaduto della giunta provinciale, hainvece sicuramente benedetto la nomina dell’ultimo minuto al CNR, regalo della Gelmini e che ha fatto infuriare l’UDC. In cuor suo avrà detto “tiè” a che già brigava per prendere il suo posto.  Cesaro sicuramente ha gradito di ritrovarsi plenipotenziario e di non doversela più vedere e cantare con i suoi assessori, anche se per lui resta il dubbio dell’incompatibilità che potrebbe scattare automaticamente sciogliendo la Provincia e mandandola anticipatamente alle urne con le nuove regole dei dieci consiglieri scelti dai consigli comunali. Insomma un terremoto di cui sicuramente non si duoleranno i cittadini che hanno ben altri problemi con cui confrontarsi, a cominciare dalle pensioni, dal ritorno dell’Ici e dai nuovi balzelli locali. A proposito di tagli di spesa: stamane in Regione Campania si parlava dell’incertezza ad assicurare copertura di spesa agli impegni assunti anche per il Natale: i conti sono tremandamenti in rosso e per non subire tagli a sanità e trasporti tutto il resto se ne andrebbe in gloria!

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