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Donne&Politica: a Roma contano…con Monti. In Costiera prevalgono “giunte omosessuali”

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Su 23 Ministri che componevano il governo Berlusconi le donne erano 6. Nel nuovo governo di Mario Monti i Ministri complessivamente sono 17 e le donne sono 3. Le Ministre di Monti occupano però dicasteri fondamentali: l’interno, la giustizia, welfare e pari opportunità.

http://video.repubblica.it/politica/ministre-allo-specchio-donne-di-oggi-e-di-ieri/80907?video=&ref=HREA-1

Facendo un volo pindarico ci accorgiamo che i nostri Sindaci sono alle prese con il problema di assicurare le pari opportunità nei loro esecutivi: in ben 4 comuni su 6 della Penisola Sorrentina non siedono donne nelle giunte e per i Sindaci nominarle è un problema complesso: basta vedere la telenovela a Meta dove Paolo Trapani non sa che scegliere tra le due donne che siedono in consiglio e che non fanno parte del suo schieramento originale. Ne scaturisce una querelle per certi versi ridicola perchè un sindaco, in questi casi, non può essere ostaggio della politica maschile che alle donne vuole cedere il meno possibile, figuriamoci un posto in giunta. Idem a Massalubrense dove Leone Gargiulo neanche sembra porselo il problema, che però va affrontato e risolto. Tanto più dopo i recenti conflitti pubblici che hanno contrapposto il primo cittadino lubrense a una folla di “mamme arrabbiate” per le vicende della scuola e che hanno visto il primo cittadino uscire maltrattato dal confronto e costretto a ripiegare! A Sorrento il sindaco Giuseppe Cuomo predilige la politica degli annunci prospettando la nomina della solita Maria Teresa De Angelis quasi che nella Città del Tasso, dove peraltro l’assessore dev’essere obbligatoriamente non consigliere, manchino figure autorevoli a ricoprire questo ruolo. Lasci la De Angelis in Consiglio e nomini l’assessora scegliendo una donna all’altezza del compito che intende affidarle. A Sant’Agnello il sindaco Orlando ha lo stesso problema: sei assessori tutti rigorosamente maschi, mentre l’Opposizione caldeggia la nomina di un’assessora, che poi sarebbe la prima dei non eletti della minoranza, Lucia Gargiulo. La questione non è stata ancora affrontata, anche se è in corso un restyling delle deleghe che avrebbe riconfermato informalmente fino a gennaio gli assessori nei rispettivi incarichi già ricoperti, mentre sicuramente l’esecutivo non brilla quanto a cavalleria…cioè nel fare a gara ad uscire dalla giunta per cedere il posto a una donna. Già è andato a monte il tentativo della Gargiulo di entrare in Consiglio a seguito del contrastata vicenda posta in essere dal consigliere Giovanni Salvati con la questione della presunta sopraggiunta incompatibilità sanata (?) dal consiglio comunale. Insomma, una donna per farsi spazio in politica e in Comune deve usare denti e unghie, non solo a Sant’Agnello ovviamente! Un po’ come è accaduto a Piano di Sorrento dove nella trascorsa legislatura il sindaco Giovanni Ruggiero per non correre rischi nominò assessora Rossella Russo, già dipendente del Comune ma promossa, per concorso, a Massalubrense a comandante dei Vigili Urbani. Una donna di polso che per non correre a sua volta rischi dopo la felice esperienza assessoriale ha pensato bene di correre alle ultime elezioni affermandosi ai primi posti degli eletti con oltre 500 voti di preferenza e iniziando a costruire il proprio futuro politico…da sindaca. Insomma se una donna ci si mette di puntiglio c’è da che guardarsi…ti sfilano la poltrona. Ecco perchè forse prevale ancora largamente la cultura delle… “giunte omosessuali”!

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