Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, l’Opposizione chiede di riunire il consiglio sull’unione dei comuni

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Gianni Iaccarino

PIANO DI SORRENTO – L’opposizione consiliare ha chiesto al Presidente del Consiglio Comunale, Luigi Maresca, di convocare il consiglio comunale per discutere sullo statuto della costituenda Unione dei Comuni della Penisola Sorrentina che dovrebbe veder la luce entro la fine dell’anno. Secondo i Consiglieri di “In primo…Piano” si deve procedere ad una rivisitazione dell’articolato statutario per renderlo più coerente sul piano della legittimità giuridica e conseguente funzionalità applicativa essendo state previste nella bozza all’esame dei consigli comunali norme contradditorie o inapplicabili al punto da impedire un corretto funzionamento e relativo esercizio dei poteri amministrativi conferiti dai singoli Comuni all’Unione. Valga per tutti la norma che attribuisce la presidenza dell’Unione Intercomunale, della durata di un anno, a turno a ciascuno dei sindaci dei Comuni che vi aderiscono. Lo statuto prevede nello stesso tempo la facoltà di sfiduciare il presidente da parte degli altri altri Sindaci, circostanza che contemplerebbe l’ipotetica eventualità che un sindaco sgradito ai colleghi, a dispetto del diritto vantato a presiedere l’Unione per un anno, possa essere sistematicamente sfiduciato dai colleghi senza poter esercitare il proprio diritto per i 365 giorni che statutariamente gli competono. Si tratta evidentemente di una norma che va corretta e riequilibrata tenendo presente che la presidenza a turno è espressione della pari dignità riconosciuta a ciascun ente locale aderente a questo speciale “consorzio” ad assumere la rappresentanza dell’istituzione comprensoriale. Un po’ come avviene per la turnazione semestrale della alla guida del Parlamento UE. L’iniziativa della minoranza consiliare di Piano di Sorrento va salutata certamente come un concreto contributo a far partire col piede giusto l’Unione perchè, considerate anche le competenze su importanti materie che vengono delegate all’Unione e quindi sottratte al governo diretto delle singole amministrazioni comunali, è importante partire col piede giusto e sono proprio le regole, chiare, ad assicurare un iter più agevole al processo e al funzionamento del nuovo organismo sovraccomunale.

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