Campania,  Diario Politico©Raffaele Lauro,  Napoli

EAV-Circumvesuviana: ma Nello Polese l’ha preso lo stipendio?

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Nello Polese

Lunedì 7 novembre 2011 sarà una giornata infernale per i traporti per lo sciopero generale dalle 8 alle 20 destinato a paralizzare letterlamente la provincia e la città di Napoli. I dipendenti della Circumvesuviana continuano nella dura protesta per il mancato pagamento degli stipendi di ottobre, ma il rischio è che quelli di novembre e dicembre, a meno di un accordo con le banche, saltino all’anno nuovo. In tutto questo casino generale è assordante il silenzio di Nello Polese, l’amministratore unico dell’EAVEnte Autonomo Volturno – la società definita holding dei trasporti della Regione Campania con un capitale di oltre 62 milioni di euro interamente versati e che ha una mission aziendale specifica che opera soprattutto lungo 3 direttrici strategiche, come si legge sil sito web.

EAV

Mission dell’EAV:
1. nei confronti della Regione Campania, per il supporto alle attività di pianificazione, progettazione, programmazione e controllo dei progetti ed investimenti regionali nel campo della mobilità e del trasporto;
2. nei confronti delle Società controllate, per l’indirizzo, il coordinamento ed il controllo delle attività;
3. per conto della Regione Campania, quale investitore istituzionale mediante acquisizione di partecipazione in Società operanti nel settore di riferimento.
Pertanto la sua Mission si può sintetizzare in:
Concorrere allo sviluppo del Sistema Integrato del trasporto regionale, supportando la Regione nelle attività strategiche
Garantire il continuo upgrading dell’efficacia, dell’efficienza e della cultura del trasporto regionale, indirizzando, integrando e controllando le attività delle Società del Gruppo
A tal fine, EAV assume un ruolo:

strategico nell’ambito del piano integrato dei trasporti della Regione Campania
– di holding strategica ed industriale nei confronti delle Società controllate, con funzioni di indirizzo, integrazione, coordinamento e controllo.
Pertanto le Società controllate sviluppano sempre di più il loro ruolo rivolto al miglioramento continuo del servizio erogato, anche tramite la realizzazione degli investimenti, e ad una più marcata efficienza gestionale.

Se non fosse tragico ci sarebbe da ridere! E’ legittimo o no sapere se l’EAV, e per essa l’arcipelago di sigle che contraddistinguono il sistema dei trasporti regionali, ha perseguito le finalità per cui è stata costituita, come ha operato, dove ha investito, chi ha assunto e chi e che cosa ha pagato in questi anni? Nello Polese, docente universitario, ma anche politico socialista che è stato sindaco di Napoli dal 1990 al 1993, deve spiegare ai cittadiniutenti che cosa ha fatto, come ha operato e soprattutto come ha vigilato, a chi ha risposto in questi anni se, come appare evidente, non sono stati gli utenti l’obiettivo primario degli interessi aziendali e a seguire il personale dell’Azienda? Le assunzioni che sono state fatte, gli incarichi conferiti, gli appalti e gli acquisti fatti, anche quelli delle cosiddette ferrovie di ultima generazione che sono completamente inadatte a viaggiare sui binari della Circumvesuviana, le vogliamo conoscere o no? L’ing. Polese deve rispondere e con lui i responsabili delle singole società e dei settori definiti presuntuosamente strategici per l’attività di questa holding. La Regione paga il dovuto alla società, almeno così dichiarano l’assessore Sergio Vetrella e lo stesso presidente Stefano Caldoro, anche se la stessa Regione vanterebbe crediti dall’Eav di oltre 500milioni di euro. Le banche non fanno più credito all’EAV e appena la Regione paga impiegano il denaro per rientrare delle forti esposizioni che vantano nei confronti della società. Qui se non si crea altro debito e se le banche non rinuncian, per il momento, ai loro rientri il rischio che lo stipendio ai dipendenti non venga pagato neanche nei prossimi mesi è serio, anzi certo! In tutto questo chi controlla e chi chiede conto all’amministratore Polese della situazione? La Regione dovrebbe averlo già fatto: se ne aspettano conferme. La Magistratura dovrebbe fare altrettanto, perchè la situazione merita chiarezza sul piano della gestione delle risorse, per gli interessi in ballo di migliaia di famiglie di dipendenti della holding, per gli interessi di milioni di persone letteralmente alla mercè di questa holding incapace di assolvere alla propria mission con tragiche conseguenze sul piano sociale e della sicurezza pubblica. Il dibattito che anche su questo sito si sta sviluppando, il coinvolgimento di amministratori locali in iniziative di protesta e di proposta, evidenzia solo la drammaticità del momento e, a nostro avviso, l’inutilità di qualsiasi ragionamento se non si viene a capo della situazione fin qui occultata. Forse la holding è a rischio fallimento o è fallita e dietro l’angolo resta solo la privatizzazione di un’azienda decotta e che potrà essere svenduta dall’amministratore unico. A proposito: ma Nello Polese l’ha incassato lo stipendio di ottobre?

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