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La strategia del FMI per l’Italia: prestito su prestito, salva prestito

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di Gaetano Mastellone

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), secondo voci provenienti da Washington, avrebbe già bello e pronto un PIANO PER L’ITALIA. Un “salvagente” da 400-600 miliardi ad un tasso del 4-5%, contro il 7-8% del mercato attuale. Questo prestito servirebbe all’Italia per dare al governo Monti 12-18 mesi di tempo per varare le necessarie riforme, alleviandolo dalla necessità del rifinanziamento del debito. Garantendo tassi fra il 4 e 5 per cento, l’FMI metterebbe Roma al riparo dalle pressioni in crescendo sui titoli di Stato. L’entità della cifra è tuttavia tale da rendere difficile per il FMI operare solo sulla base delle risorse attualmente disponibili. Dovrebbero essere incrementate e per farlo ci sono diverse possibilità: dall’emissioni di nuovi Diritti speciali di prelievo a interventi coordinati con la Banca centrale europea guidata da Mario Draghi, un italiano. Martedì 29 novembre sarà il giorno della verità? Pare proprio di si. Martedì sarà il giorno della verità quando il Tesoro emetterà 8 miliardi di Btp sperando che qualcuno se li compri, una speranza molto labile perché venerdì nessuno voleva acquistare i due miliardi di Ctz con scadenza 2013. La storia è sempre la solita ormai, si prende tempo e si cerca di tamponare l’enorme debito degli stati, con altro debito, tutto questo a condizioni capestro e di maggiore austerità, alla fine, prima o poi, ci rimette sempre la popolazione. L’esempio l’abbiamo davanti agli occhi, la Grecia. Però ho l’impressione che facciamo come gli struzzi, nascondiamo la testa sotto terra o ci mettiamo due belle fette di prosciutto (di Parma!) davanti agli occhi. Le austerità in Grecia non avranno tregua. Le previsioni riviste del ministero delle Finanze greco, pubblicate qualche giorno fa, indicano che per il 2013-2015 potrebbero essere necessari nuovi tagli pari a sette miliardi di euro, nel caso in cui la nazione soddisfacesse i suoi obiettivi di abbattimento del deficit. Le nuove previsioni dicono che il debito pubblico raggiungerà il 145,5% del prodotto interno lordo nel 2012. La situazione Grecia, da quando sono iniziati gli aiuti da parte dell’UE, non ha fatto altro che peggiorare, succhiando alla gente e alle famiglie, di tutto e di più! Molti greci hanno ricominciato a tornare nelle campagne, vendendo qualche prodotto coltivato, al solo scopo di pagare le tasse, ci sono allacci abusivi alla corrente elettrica di chi non riesce più a pagare il servizio all’ operatore, poco lavoro e molto spesso mal pagato, è nata infatti la generazione chiamata “500€”. Mezzo milione di greci vive in famiglie che non hanno alcuna fonte di reddito perché i suoi componenti sono disoccupati. E’ l’allarme lanciato recentemente dalla banca centrale ellenica. La Bank of Greece ha inoltre criticato il precedente governo socialista per non aver raggiunto gli obiettivi di bilancio concordati con l’UE e il FMI ed ha chiesto cambiamenti al modello di crescita per accelerare la ripresa economica e alleggerire il carico fiscale per le imprese, con un occhio alle misure per rendere più flessibile il mercato del lavoro. Che dire? Viene spontaneo dire che questa è una cura meravigliosa. Si allunga la vita del malato terminale regalandogli qualche anno in più di vita, ma al prezzo di atroci sofferenze …..! Speriamo che ce la caviamo, e non dite poi che non siete stati avvertiti!

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