Diario Politico©Raffaele Lauro

La strada obbligata del governo-Monti

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di Gaetano Mastellone

La situazione è drammaticamente mutata. L’Italia è nel pieno della bufera finanziaria, l’Italia  non è in grado di sopravvivere senza un immediato cambiamento del quadro politico. E’ inutile aspettare, poi aspettare cosa? Il premier Berlusconi ed il suo governo ogni ora che  restano in più fanno crescere gli spred! Purtroppo fanno danni all’Italia. L’Italia ha bisogno subito di un nuovo autorevole governo che adotti senza indugio le misure necessarie ad affrontare la crisi economica e finanziaria. Si fa sempre più concreta l’ipotesi di un governo di emergenza guidato dal prof. Sen Mario Monti. Monti sarebbe dunque chiamato a guidare un esecutivo tecnico, sostenuto da Pd e Pdl, per attuare ed adottare tutte le misure necessarie per risolvere questa profonda crisi e per risollevare questa nostra Italia dalla crisi del debito e dagli attacchi della speculazione. Monti dovrà assumere “misure eque” per evitare le rivolte di piazza. Molti si domandano anche cosa faranno IDV e LEGA. Questi due partiti, pare, non vogliono sacrificare nulla dei loro consensi, neanche per il bene del Paese! Questo atteggiamento così deleterio alla già grave situazione del paese è l’assurdità nell’assurdità di questo momento così delicato. Sicuramente Di Pietro e Bossi (o Maroni!) non intendono sacrificare niente della loro immagine elettorale, dei loro consensi anche rispetto alla situazione in cui il paese effettivamente si trova. Per quanto riguarda il PDL ed il PD anche loro si dibattono nelle “solite difficoltà elettorali” che allontanano la condivisione del momento critico. Personalmente ritengo che non esiste chi dice la verità, quella vera! Si ha la sensazione, per non dire la certezza, che complessivamente in tutta la classe politica italiana si fa tanta fatica a affermarsi il senso della gravità della situazione in cui si trova il paese. Vediamo cosa ci si aspetta da Monti e come ha gestito il prossimo futuro il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.  Con Monti Premier c’è il tentativo di creare in Parlamento una maggioranza ampia che coinvolga quantomeno i due principali partiti, il PDL ed il PD! Tutto in nome della “salvezza italiana”! Ci riuscirà il nostro caro, ed amato, Presidente? Ce lo auguriamo! Vorrei tanto che, per qualche mese, i signori Parlamentari la smettessero di litigare ed iniziassero a pensare all’Italia ed al nostro futuro. È molto difficile però che questo tentativo vada in porto, perché è arduo immaginare che Berlusconi e Bersani riescano a trovare il modo, il linguaggio per convincere i propri lettori della bontà di un simile apparentamento. La sensazione è che qualora si arrivasse comunque alla decisione di sciogliere le Camere, cosa che sarebbe probabilmente anche un segnale di chiarezza ai mercati finanziari, questo avverrebbe dopo la nomina di un nuovo governo guidato da Mario Monti che sarebbe quindi in grado di gestire l’emergenza, sia pure a Camere sciolte, in modo sicuramente più efficace di Berlusconi. Fare pronostici in questo momento è “assai” difficile! Dire cosa farà Monti è “assai” difficile prevederlo. La difficoltà di fare una previsione su Monti è dovuta anche alla sua storia professionale controversa. Come dice Giorgio Meletti, giornalista economico che oggi scrive per il fatto Quotidiano, Monti è persona seria, preparata e stimata in Europa. Monti non ha paura dei poteri forti, infatti ricordo che quando era “Commissario UE dell’Antitrust” si è battuto contro la Microsoft di Bill Gates e contro la GE – General Electric, la più grande azienda del mondo. Però, come dice sempre Meletti, è anche vero che Mario Monti è un liberista che partecipa a tutti i club noti come idoli negativi della sinistra ed è anche stato un consulente della vituperata Goldman Sachs. Quindi è difficile immaginare che lui possa imporre delle misure economiche schiettamente antipopolari, colpire le pensioni, colpire i dipendenti pubblici, aumentare l’Iva, comunque far pagare i soliti noti, perché significherebbe immaginare uno scenario possibile di rivolte di piazza. Se dunque Mario Monti non riuscisse a fare delle misure equilibrate, eque che raccolgano un consenso ampio soprattutto dei ceti meno ricchi del paese, l’Italia tenderebbe a assomigliare alla Grecia, arriveremmo sicuramente ai moti di piazza, questa è una cosa che né Monti né certamente l’Italia, e noi tutti italiani, possiamo permetterci. Lo scenario che il Presidente Napolitano ha prefigurato in queste ultime ore, è uno scenario che tutto sommato garantisce la possibilità di dare comunque dei segnali positivi ai mercati. Dunque cos’altro aggiungere? Direi che la situazione è molto, molto complicata e bisogna pur dire che la “bacchetta magica” non esiste se non nelle fiabe. La politica e l’economia, purtroppo, non è una fiaba. Una nota tecnica. Vorrei che Monti facesse subito “delle cose” per la crescita! Ecco il perché, detto in estrema sintesi. La maggiore crescita economica migliora l’andamento del debito pubblico. Nel calcolo del rapporto fra il debito e l’andamento dell’economia (il debito/Pil) abbiamo un miglior numeratore  (il debito) e un miglior denominatore  (il Pil). Il rapporto debito/Pil perciò si riduce. Accade il contrario con una minore crescita o con una flessione dell’economia. Quindi la strada da seguire è tracciata! Viva l’Italia. Italiani uniamoci e facciamo squadra.

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