Sorrento

Sorrento, l’IdV su turismo e assistenza ai lavoratori

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Giovanni Antonetti (IdV)

SORRENTO – Un anno fa, esattamente il 28 ottobre 2010, l’Italia dei Valori attraverso il responsabile Giovanni Antonetti, aveva indirizzato alcune proposte al Comune di Sorrento, in persona del sindaco Cuomo, titolare della delega assessoriale alle politiche sociali, e del dirigente del III° dipartimento Giammarino, responsabile degli uffici politiche sociali e relazioni con il pubblico. L’oggetto? L’apertura, all’interno della struttura comunale, a costo zero e totalmente gratuito, di uno sportello ufficiale di assistenza e consulenza ai lavoratori, come già fatto per l’ufficio reclami e per altri settori. La risposta? Allo stato attuale, dopo un anno, nessuna! E’ dura la presa di posizione di Antonetti, ora responsabile in Penisola Sorrentina del partito dipietrista. “La stagione turistica volge al termine ed i contratti di lavoro nel comparto alberghiero sono in scadenza. Dinanzi all’ufficio di collocamento a via San Francesco si crea la consueta fila di lavoratori che iniziano la pratica per chiedere l’indennità di disoccupazione; in quell’occasione, momento di confronto tra di loro, tante sono le domande che si pongono i lavoratori, dinanzi a situazioni di “incomprensioni” sul luogo di lavoro essendo, purtroppo, loro “contraenti deboli” del rapporto lavorativo. Straordinari non pagati, buste paga superiori, sulla carta, rispetto al salario effettivamente corrisposto, e tante altre sono le problematiche quotidiane che devono affrontare i dipendenti che però non hanno le possibilità economiche per rivolgersi ad un professionista esperto in diritto del lavoro, che sia in grado di fornirgli una consulenza qualificata. Mi chiedo cosa aspetta il Comune a dare ascolto alle nostre proposte, fornendo al tempo stesso un aiuto ai suoi cittadini; eppure” continua Antonetti “si impiegano risorse economiche per aprire sportelli informativi turistici, quali il servizio Ask Me, ed organizzare eventi come il Premio Caruso; come dire, che le priorità sono più indirizzate all’apparenza che alla sostanza! Mi chiedo che servizio forniamo ai nostri turisti, se i dipendenti alberghieri, che sono il vero motore trainante dell’economia, sono demotivati e si sentono sempre più abbandonati a se stessi. Troppe sono le situazioni di diritti negati, oppure “generosamente” concessi dal datore di lavoro quasi a titolo di “favore” personale, creando una costante ed ingiustificata sudditanza psicologica da parte del lavoratore: la mancata assunzione regolare, comportante il conseguente ed odioso proliferare del fenomeno del “lavoro nero”, con le conseguenze in tema di carenza di copertura assicurativa in caso di incidenti ed assenza di contribuzione ai fini pensionistici, la violazione delle norme in tema di pagamento degli straordinari e di maggiorazione del salario per il lavoro svolto nelle giornate festive, la negata concessione di un congruo periodo di ferie che, a termini di legge, non può essere spezzettato in tanti brevi segmenti al punto da snaturare la naturale funzione di riposo per il lavoratore, oltre alla pratica illegittima della “imposizione unilaterale” da parte del datore di lavoro del periodo di riposo. Per non parlare della prassi, diffusa soprattutto nel settore delle attività turistiche stagionali, nelle quali la maggior parte delle aziende assume i lavoratori con contratti a tempo determinato; i dipendenti infatti, essendo privi delle garanzie di continuità proprie del contratto a tempo indeterminato e non avendo la certezza di essere assunti l’anno successivo, in occasione della riapertura della stagione turistica, sono molto più attenti a non rivendicare troppo spesso i propri legittimi diritti ed a “turarsi il naso” anche in presenza di violazione delle norme a tutela dei lavoratori. E’ per questo – conclude l’avvocato sorrentino – che invito ancora una volta il Comune ad accogliere la nostra proposta, fornendo ai cittadini lavoratori dipendenti un’assistenza pubblica, gratuita e complementare, rispetto a quella già fornita dalle sigle sindacali e dagli uffici di collocamento, attraverso l’apertura di uno sportello pubblico presso la casa comunale. Quanto alle modalità ed agli orari confido nell’ottima organizzazione del Dirigente competente”.

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