Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

Sanità, si vivacizza il dibattito in Penisola Sorrentina

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L’intervento di Flora Beneduce ha stimolato un nuovo interesse sui temi della sanità in Penisola Sorrentina e la sua intervista, che ha toccato temi scottanti senza tralasciare qualche spunto polemico, ha provocato un altro intervento interessante inviatoci dal Gruppo per l’Ottima Sanità Costiera (GOSC) che di seguito pubblichiamo:

sanità ospedaliera

“Lo scenario della Sanità in Penisola Sorrentina appare agli occhi di un non addetto ai lavori alquanto difficile da decifrare. Da una parte la difficoltà operativa del Pronto Soccorso, che specie in estate scoppia e le risorse a disposizione non bastano mai, dall’altra in tanti che si inventano come impiegare il tempo di lavoro in qualcosa di comodo e di diverso da quello che serve veramente (che spesso è scomodo).
Leggendo di Sanità in tempo di crisi,  con risorse limitate, si legge – giustamente – della necessità di individuare le priorità dove destinare le risorse. Ovvero di cosa occuparsi prima di ogni altra. E ovviamente le priorità non possono che individuarsi nella corretta risposta ai casi urgenti.
Questi casi devono trovare una risposta completa e competente, perché significa che siamo davanti ad un cittadino che rischia la vita.
Un altro capitolo della gestione della Sanità in tempo di crisi è rappresentato dalla necessità di raggiungere la appropriatezza delle prestazioni: ovvero che le prestazioni erogate siano necessarie, siano erogate da chi è individuato e responsabile per quelle prestazioni,  anche per evitare che la stessa attività sia svolta da più organi con grande spreco di risorse.
La ricetta è semplice: ognuno deve fare il proprio mestiere, non deve fare quello di altri, non si sceglie di fare ciò che si vuole,  ma quello che si deve per il bene dei pazienti. Fatte queste premesse,  si capiscono alcune cose importanti. Per esempio che l’ OSPEDALE è per i casi gravi, per i pazienti acuti ed urgenti. Significa che per le attività non urgenti, per le attività ambulatoriali esiste il DISTRETTO, per la ricerca e gli esperimenti esistono le cliniche universitarie. Ma parlando con molti medici nell’Ospedale si scopre che è molto più gradevole lavorare tranquilli in ambulatorio, piuttosto che seguire pazienti gravi. E’ molto più comodo stare in ambulatorio di mattina e nei giorni feriali,  invece che 24 ore su 24 (festivi compresi) in reparto ad accogliere pazienti critici che vengono dal Pronto Soccorso, dalla Cardiologia o dalla Rianimazione.
A questo punto, appare doveroso rivolgere alcune domande al Direttore Sanitario dell’Ospedale:
1) è a conoscenza di quanti ambulatori esistono negli Ospedali Riuniti  Penisola Sorrentina?
2) è stato calcolato quante ore di servizio dei medici sono sottratte al reparto per tale attività ?
3) risponde al vero che gli stessi ambulatori che sono attivati in ospedale sono doppioni di quelli esistenti nel Distretto?
Sembra che il Direttore Generale ed il Direttore dell’Ospedale debbano fare alcune verifiche: i medici dell’ospedale devono fare i medici dell’Ospedale, per i pazienti ricoverati. Non è possibile che un reparto di medicina ospedaliera scelga di destinare risorse alla allergologia, alla endocrinologia, alla cardiologia, alla diabetologia o ad altre attività improprie, non previste dai LEA e non di competenza!
Siamo nel regno della inappropriatezza assoluta,  dello spreco di risorse, degli spot pubblicitari ingannevoli  in un momento in cui le risorse sono scarse e da utilizzare al meglio. Non si possono più consentire scelte personali, personalistiche ed a misura della omissione dei propri compiti di istituto E’ ora di finirla di usare l’ospedale per rincorrere una facile visibilità,  facendosi pubblicità e propaganda con  attività di comodo,  che non si dovrebbero proprio prestare in ospedale. Verifichiamo che le nostre strutture offrano risposte certe ai pazienti gravi: i traumatizzati, i cardiopatici, i pazienti gravi che necessitano della rianimazione. Non possiamo permettere che questi pazienti debbano essere trasferiti nelle altre Province. Le eccellenze del nostro Ospedale, rappresentate da una Ortotraumatologia, unico reparto che opera tutti i giorni ed a cui la Regione ha approvato una dotazione di 25 posti letto, sulla base di dati di produttività di assoluto rilievo quali-quantitativo e dai reparti di Cardiologia e di Rianimazione, che tutti i giorni sono impegnati in interventi salvavita devono avere ogni tutela e potenziamento.
I reparti di Medicina e Chirurgia che operano sui due plessi di Sorrento e Vico offrono risposte di importante valore assistenziale e devono darsi un modello organizzativo che trasformi tale assetto in un punto di forza e di integrazione. I nostri medici facciano il loro dovere nell’ospedale 24 ore su 24 per i pazienti gravi e vedremo che alcune brutte abitudini scompariranno,  con tutto vantaggio per i nostri malati e per le casse disastrate della ASL”.

GOSC

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