Massalubrense

A Massalubrense botta e risposta Gargiulio-Esposito sull’enfiteusi

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Geom. Antonino Esposito

MASSALUBRENSEAntonino Esposito, geometra e consulente tecnico di aziende e associazioni di categoria, replica alle dichiarazioni del sindaco di Massalubrense Leone Gargiulo sull’enfiteusi, all’indomani delle nuove polemiche suscitate dalle lettere inviate ai contribuenti di Massa da parte dell’Amministrazione comunale e rivelatesi, come per la TaRSU, un boomerang perchè errate.
Il regolamento comunale sull’enfiteusi e le lettere inviate ai cittadini, con relative richieste di somme esorbitanti, sono contra legem, dunque sono NULLI. Lo ho spiegato in modo incontrovertibile insieme al Prof. Luigi Cesare Oliveti, massimo esperto italiano della materia. Pertanto le rassicurazioni del sindaco ai Cittadini sono vuote e destituite di qualsiasi fondamento. Ancora una volta non si contesta nel merito una che sia una delle mie argomentazioni. E su questo non c’è bisogno di aggiungere altro!
Voglio però fare due precisazioni. Il sindaco sta tentando di spartire le sue esclusive responsabilità con esponenti della passata (Sergio Fiorentino) e dell’attuale maggioranza (Lello Staiano e Mosè Vinaccia). E non potrebbe essere altrimenti visto che sulla materia oggetto del contendere non ha competenze. Ma l’intenzione è anche quella di addossare parte di queste responsabilità ad esponenti della passata maggioranza che ora sono all’opposizione, tra i quali come è noto figura anche mia cognata Giovanna Staiano, ma senza dichiararlo a chiare lettere! Comunque si tratta di un tentativo infruttuoso visto che l’unico responsabile resta sempre e solo il sindaco.  L’altra precisazione riguarda la sua affermazione con la quale qualifica le mie iniziative sulla TaRSU e sull’enfiteusi come “attività strumentali e dalle malcelate finalità politiche”. Mi piacerebbe sapere allora come dovrebbero definirsi le vergognose ed illegittime richieste di somme inaudite attraverso le quali si intendono spennare i Cittadini massesi? Infine voglio fargli sapere che nelle mie iniziative non vi è alcuna finalità politica, se non quella di oppormi come cittadino e come libero professionista alle abnormi pretese della sua amministrazione. Nè tantomeno malcelata visto che, qualora ne avessi intenzione, per fare politica non ho bisogno di nascondermi, ne tantomeno chiedere il suo permesso.
Secca ripetersi, ma ancora una volta devo rifare la stessa domanda fatta per la TaRSU: quali rilievi nel merito ci contesta il sindaco? Solita risposta: NESSUNO“.
Antonino Esposito

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