Diario Politico©Raffaele Lauro

Opinioni/I troppi lati oscuri del default greco

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di Gaetano Mastellone

La manovra del Governo riuscirà probabilmente a fare ben poco per rilanciare le performance di crescita dell’Italia. Crisi, recessione, default, tentativi di bavagli sulla stampa etc. etc. Basta! Non voglio più discutere sul “di chi è la colpa” perché tanto è perfettamente inutile. Purtroppo viviamo in un’epoca dove chi “ruba una mela” va direttamente in carcere, mentre chi “ruba soldi ai cittadini” se la passa bene! Questi signori addirittura, a testa alta (sic!), vanno a spasso per via Montenapoleone o per via Condotti! Purtroppo viviamo in un’epoca dove se il “cittadino” parla o critica viene spesso indicato “come uno contro”! Mi fa rabbia leggere, o ascoltare, chi prevede un default della Grecia. Mi fa rabbia perché costoro non sanno che se così sarà si scatenerà un effetto domino. Mi fa rabbia leggere quei personaggi che hanno sempre “osannato” la bravura del nostro ministro Tremonti, ed oggi si “accodano” a coloro i quali ne vogliono la testa! Mica è colpa del Tremonti! La colpa è di tutto il Parlamento e del governo che “sgoverna”. Ovviamente di tutti coloro che da almeno 15 anni, ad oggi, sono stati sulla vetta del comando. Mi fa rabbia leggere sull’onorevole Scilipoti che non sa neanche chi è Standard & Poor’s! Che cultura generale hanno i nostri parlamentari! Mi fa rabbia l’aria di pressapochismo che mi circonda. Mi fa rabbia che non riusciamo a fare una marcia indietro ed a pensare ad un “saggio cambiamento”. La Grecia ha sbagliato e su questo non ci piove! Il governo greco è stato “scorretto” per aver cercato di modificare la realtà dei dati economici interni ed è stato imprudente per aver consentito un’allegra gestione della finanza pubblica. Ma l’Italia che sta facendo? I signori “della casta politica” cosa stanno facendo? Tutto a loro e niente a noi! Anzi a noi solo tasse! Quello che mi domando è il perché, essendo la Grecia membro dell’Unione, non si siano adeguatamente e tempestivamente accese le “spie della riserva”? Forse questo stato di cose trovava una sua logica di convenienza politica? E se ciò fosse vero, come d’altronde non riesco ad ipotizzare scenario diverso, perché proprio oggi questa politica (Germania in testa) “pare” voler far saltare la Grecia? Cosa che assolutamente non mi auguro, come non mi auguro neanche la strategia “del default organizzato”! Diteci le verità, per favore. Quale recondito progetto stanno preparando i nostri governanti europei? Le dichiarazioni “pro e contro” il default greco si diffondono ogni minuto ed in maniera contrastante. Qual è la verità? Annoto, e ricordo a chi legge, che addirittura la BCE  (Banca Centrale Europea) ha anche dichiarato che il default della Grecia potrebbe avvenire, il che significa – leggendo ed interpretando il linguaggio della finanza – che praticamente ci sono “buone possibilità” (sic!) che è già avvenuto! In altri termini: un default della Grecia è molto probabile. Questa è anche la posizione del membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea Klaas Knot. I leader europei hanno in più occasioni respinto qualsiasi possibilità di bancarotta per la Grecia, ma ci si sta lentamente muovendo in quella direzione, rendendo il default uno scenario verosimile. Qual è la verità? Quali saranno le conseguenze? Le conseguenze saranno probabilmente lo scatenersi di un fenomeno di contagio, il famoso “effetto domino”. Tutta l’area Euro avrebbe delle conseguenze negative, ma quelle dell’Italia saranno peggiori! Se salta la Grecia non ci sarà, probabilmente, più grosso interesse nel salvare l’Italia o la Spagna semplicemente perché il danno è già avvenuto con la bancarotta greca. Noi siamo “legati” alla Grecia ma nel momento in cui la Grecia crolla, il danno è fatto e quindi le nostre ancore di salvezza diminuiranno. Da qualche giorno si parla di un piano di salvataggio che aiuti la Grecia (al 50% – sarebbe default organizzato). Un maxi piano da 3.000 mld per ricapitalizzare un gruppo di 16 banche europee e aumentare le risorse al fondo EFSF (il fondo salva-stati), in modo da consentire un ordinato default della Grecia sui suoi debiti. Secondo un’anticipazione del Sunday Times, sono questi i punti salienti di un nuovo schema discusso dai paesi del G20 che potrebbe essere presentato a giorni, mirato a salvare l’euro e la cui introduzione è stata sollecitata anche da Stati Uniti, Cina e Fmi. Mentre si decide cosa fare registriamo che si allarga ulteriormente il differenziale di rendimento tra “Btp decennali e Bund tedeschi” di pari scadenza. Lo spread tra i due rendimenti si attesta oggi a 394 punti base contro i 388 punti di venerdì scorso. A livello percentuale si tratta di un incremento pari all’1,5%. Per domani – 27 settembre 2011 – sono fissate aste di Bot per 11 mld di euro e di Ctz per 3,5 mld di euro e vedremo cosa accadra. Saranno certamente collocati, ma a quali tassi? Altro debito che aumenta! L’agenzia di rating Standard&Poor’s ha anche declassato l’Italia (da A+ ad A) bocciando la manovra finanziaria e puntando il dito contro la fragilità politica del nostro Governo. Il taglio del rating sul debito infatti sembra sia dovuto alle deboli prospettive di crescita economica, la cui causa è da ricercare nella situazione politica e nella fragilità della coalizione di governo in Italia. S&P’s analizza poi la manovra, sostenendo poi che le misure allo studio e le riforme prospettate “riusciranno probabilmente a fare ben poco per rilanciare le performance di crescita dell’Italia”. In tarda mattinata di oggi l’agenzia di rating internazionale ha abbassato da A+ad A, con outlook negativo, il rating dei seguenti enti locali: città di Bologna, provincia di Mantova, regione Marche, Provincia di Roma, Regione Sicilia, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia Giulia, Città di Genova, Regione Liguria, città di Milano e regione Umbria. Per la città di Torino, invece, è stato rivisto da stabile a negativo l’outlook, mentre è stato confermato ad A il rating sul debito a lungo termine. Insomma ci stanno accerchiando! Speriamo che ce la caviamo? Speriamo che tanti soggetti nazionali, regionali, provinciali, comunali se ne vadano a casa! Speriamo che facciano meno pressioni sui media per evitare articoli di “chi” scrive per cercare di dire la verità! A questa “povera gente” la verità fa male, il guaio è che fa male anche a noi cittadini. Dobbiamo contrastarli, anche scrivendo e discutendo!

Un commento

  • rosylilla@libero.it

    La sua analisi è obiettiva e veritiera, purtroppo… Tuttavia quello che si percepisce del nostro Paese e degli Italiani è un grande senso di rassegnazione, il cosiddetto ‘tirare a campare’…le persone sembrano ormai permeate da questa mentalità del tenersi questa classe dirigente e questo sistema berlusconiano che ormai ha invaso non solo la politica, ma anche il sociale, i costumi morali, l’economia, l’istruzione, etc., insomma tutto un crogiuolo di mediocrità, che viene fatta passare per disarmante ‘normalità’. Se non vi sarà un risveglio delle coscienze, non solo dei giovani, ma anche della fascia adulta, quella che – purtroppo, perdonate il lessico – si ‘rincoglionisce’ tutto il giorno tutti i giorni davanti alle ormai 5-6 televisioni del padrone, difficilmente cambierà qualcosa.
    Ovviamente anche la politica dovrebbe fare la sua parte, con una opposizione davvero efficace, senza colori politici, perchè qui in ballo c’è il destino del Paese intero.

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