Campania,  Napoli

UDC, Sommese riforma la Regione e lancia la sfida a De Mita per la leadership

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NAPOLI – Acque agitate nell’UDC campano all’indomani del varo della legge di riforma della macchina amministrativa proposta dall’assessore Pasquale Sommese (Udc) e votata dalla maggioranza del PDL con l’astensione del vice presidente della giunta regionale Giuseppe De Mita(Udc).

Pasquale Sommese

Una frattura in piena regola tra i due big del partito di Casini che prelude a una verifica politica prima in sede congressuale e quindi in quella istituzionale quando, in autunno, si procederà all’ampliamento della giunta con la nomina di due nuovi assessori e a un “aggiustamento” dei ruoli. E’ chiaro che Sommese potrebbe essere promosso vice presidente al posto di un De Mita sconfitto nell’assise congressuale o intraprendere un percorso di ulteriore avvicinamento al PDL dove, secondo indiscrezioni che circolano da tempo negli ambienti regionali, potrebbe approdare per preprare la sua futura candidatura a presidente della Regione Campania. Una partita che per Sommese vale la consacrazione definitiva a leader campano di una nuova forza moderata a metà strada tra UDC e PDL, partiti entrambi in forti difficoltà il primo sul piano della strategia delle alleanze, il secondo devastato da inchieste della Magistratura a carico dei vertici regionali e provinciali del partito con il rischio di una rivoluzione che alteri delicati equilibri.

Raffaele Apreda e Pietro Sagristani (Udc)

In questo contesto matureranno anche le scelte dei due esponenti dell’UDC peninsulare, il consigliere provinciale Raffaele Apreda e l’assessore al turismo Pietro Sagristani. E’ ancora fresca la “rottura politica” con l’assessore De Mita che ha penalizzato la costiera sorrentina nella programmazione turistica estiva, lasciando poco spazio all’immaginazione circa i raffredati rapporti con la coppia politica dell’Udc sorrentino, considerata troppo vicina al presidente della Provincia On. Luigi Cesaro e perciò vista con diffidenza da De Mita junior e senjor! In ogni caso si tratta di verificare le scelte che essi opereranno e che potrebbero avere un peso decisivo nella partita politica interna all’Udc napoletano e campano se dovessero essere confermate le indiscrezioni che Sagristani&Apreda sarebbero a capo di una vera e propri “corrente del golfo” in grado di condizionare gli equilbiri interni all’Udc. E’ quindi un’estate calda sul fronte politico campano per tutto quanto bolle in pentola e per gli sviluppi considerati clamorosi di inchieste giudiziarie che avrebbero l’effetto di accelerare la rivoluzione interna agli assetti del PDL con la “presa di potere” degli scajolani di Paolo Russo&Co.

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