Diario Politico©Raffaele Lauro

Manovra finanziaria e politica: basta fare gli agnelli per immolarci ai soliti lupi!

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il lupo e l'agnello

I commenti di Gaetano Mastellone e di Salvatore Caccaviello sulla manovra finanziaria e sulle sue implicazioni sui cittadini confermano l’accresciuto interesse dell’opinione pubblica, a tutti i livelli, su una questione così delicata e drammatica per i risvolti che produrrà sulla vita di milioni di persone tanto da indurci tutti a riflettere non solo sui provvedimenti, ma anche sulle conseguenze che essi avranno in modo differenziato sui cittadini, sulle famiglie, sui lavoratori, sulle imprese. Voglio aggiungere anch’io un commento, come richiestomi da qualche amico e da alcune mail, per evidenziare un aspetto che ritengo altrettanto importante e cioè la credibilità di un Governo presso la propria opinione pubblica e presso i Paesi stranieri (della comunità ed extracomunitari) oltre che presso il sistema economico-finanziario e imprenditoriale, per le modalità con cui opera. Possibile che in una situazione tanto drammatica per l’economia nazionale si vari una manovra finanziaria, ufficialmente di 45 miliardi di euro, ma di fatto già lievitata a quasi 70 miliardi di euro, i cui contenuti vengono contestati e messi in discussione dagli stessi proponenti, Premier in testa e Minisitri vari, ma anche da partiti e leader di primo, secondo e terzo piano della maggioranza? Lasciamo perdere l’opposizione che deve fare il proprio gioco e anche su questo è impacciata, divisa e contradditoria! E’ semplicemente incredibile che accada tutto ciò: cioè si è stabilito l’ammontare più o meno approssimativo (dai 45 ai 70 mld di euro) della manovra, ma sugli specifici interventi e tipologia di applicazione nessuno ha ancora le idee chiare e ognuno si prepara a difendere i propri di interessi e quelli del proprio elettorato. Berlusconi dice: ragioniamo di tutto purchè salviamo i saldi approvati! E’ il minimo…Altrimenti l’Europa e la Bce ci cancellano dalla faccia della terra! Mi chiedo: perchè i cittadini devono dar credito a questa classe dirigente e alle sue proposte (e di conseguenza sottostare alla legge)  se chiunque di noi si può sentire in grado di operare come un ministro di questa repubblica parlando a vanvera e dicendo tutto e il contrario di tutto, fatto salvo poi ad esonerare dai sacrifici sè stessi e i soliti evasori, mafiosi e così via? E’ inconcepibile e mortificante che ciò accada in un Paese come l’Italia che dovrebbe comunque camminare nei Paesi di testa delle democrazie più evolute, più moderne, più competitive! E’ di oggi la notizia che l’autorità per le comunicazioni ha reso disponibili 6 frequenze per nuovi canali televisivi nazionali il cui valore commerciale di base assomma a circa 3 miliardi di euro. Si tratta di un “bene tecnologico” di proprietà del Paese, cioè di tutti noi: regola vuole, oltre che saggia e corretta amministrazione, che tale patrimonio pubblico venga posto all’asta sul mercato affinchè tali frequenze televisive e relative opportunità di sviluppo imprenditoriale vengano aggiudicate al miglior offerente, a chi paga di più tanto per intenderci. L’asta dovrebbe garantire almeno 3 miliardi di euro, ma ne potrebbe assicurare anche di più! Invece il nostro Governo ha deciso di assegnarle gratis ai due operatori maggiori, cioè la RAI e MEDIASET. Ma ci rendiamo conto di che cosa significa tutto ciò? Dovremmo scendere in piazza a protestare energicamente per questo “regalo” che Berlusconi fa a sè stesso come imprenditore televisivo e alla RAI che controlla ormai da Capo del Governo mentre a noi continua a chiedere sacrifici! Inoltre si impedisce a un terzo e/o quarto operatore di entrare nella partita e di creare un altro polo televisivo che, ormai ne siamo tutti consapevoli, rappresenta lo strumento principale se si vogliono controllare politica e governo, ma anche l’economia. Qui c’è da denunciare alla Corte dei Conti il Governo intero e l’Autorità delle Telecomunicazioni che privano lo Stato di un proprio bene e lo cedono a sè stessi senza alcun vantaggio per le casse dello Stato. Questo è un latrocinio che,  in tempo di tasse e di sacrifici pesantissimi, non può rimanere impunito! E veniamo alla questione della riduzione di province e comuni che sta animando rivolte di campanile in nome della salvaguardia dell’identità locale. Si tratta di una bufala enorme perchè le comunità locali non perdono alcunchè, tranne la componente politico-amministrativa la quale non vuole perdere posti, poltrone, centri di potere e di gestione delle risorse economiche e perciò sobilla la gente su questioni che non hanno ragion d’essere! L’accorpamento di Comuni, piccoli e medi, non può che essere salutare per i cittadini che godrebbero di un governo più rappresentantivo e sicuramente più qualificato, si abbatterebbero i costi non solo del personale politico, ma soprattutto dei servizi e di tutte le attività che un ente locale deve assicurare ai propri amministrati. Noi, i cittadini, abbiamo tutti da guadagnarci dall’accorpamento dei Comuni in unità territorialmente omogenee e amministrate da un personale politico più rappresentativo e legittimato. Quanto alle Province dovrebbero essere abolite come istituzione in blocco perchè rappresentano il sottobosco di una malapolitica che utilizza governo e risorse per alimentare il proprio sistema e circuito politico e incidere sui comuni, quasi sempre in negativo, o preparare ascese politiche alle Regioni, al Parlamento nazionale e a quello europeo. In una moderna organizzazione istituzionale e in una logica realmente federale il Comune deve interloquire con la Regione e questa con lo Stato. Tutti gli altri organismi, province e società miste, servono soltanto ad alimentare il circuito perverso della politica. Sempre restando in casa nostra presto si vedranno gli effetti disastrosi prodotti da questa logica sulla GORI, la società creata per la gestione del ciclo delle acque, diventata un carrozzone con qualche migliaio di dipendenti, bilanci traballanti, attività ancora più incerte e a rischio fallimento stando a quanto trapela dai ragionamenti che ormai fanno gli stessi sindaci che partecipano alle assemblee Gori. Insomma, se si vuole cambiare registro c’è tanto da fare a livello territoriale che solo gli sprovveduti o gli ignoranti possono pensare che non serva a nulla intervenire per bonificare il sistema locale. Pensate per esempio alla Penisola Sorrentina: pochi chilometri quadrati, sei amministrazioni, una pletora di assessori e consiglieri tutti a dire la loro su qualsiasi argomento, a spendere e a spandere in nome della municipalità e senza aver una benchè minima visione dell’insieme di un territorio e della sua potenziale competitività al punto da poter essere davvero considerata la piccola Svizzera del Mezzogiorno sotto tutti i punti di vista. Per amministrare circa 70mila abitanti, poco più di quelli di Castellammare di Stabia e poco meno di quelli di Portici, basterebbero un sindaco, una giunta e un consiglio comunale, organismi eletti da tutti gli elettori residenti negli attuali Comuni ma riuniti amministrativamente in una sola entità municipale – Sorrento – con benefici assoluti per tutti e con una processo di selezione della classe dirigente, politica e amministrativa, sicuramente eccellente che promuoverebbe il meglio e imporrebbe un confronto serio tra persone, partiti, mondo associazionistico e imprenditoriale. Invece assistiamo alla sceneggiata che neanche il tentativo di istituzionalizzare una conferenza permanente dei 6 sindaci della Penisola Sorrentina è ancora andato a buon fine per i veti che si oppongono, con le più disparate ragioni, per scongiurare un governo unitario e sicuramente più serio di questa realtà. I signorotti che senza potere politico non hanno più ragion d’essere si oppongono e i loro ascari invocano l’identità territoriale…Ma ci facciano il piacere…Sono anni che indichiamo questa strada e ogni giorno ne apprezziamo la valenza, tanto più quando accadono episodi come quello più recente dell’accordo di programma della Provincia di Napoli per utilizzare le Cave della Costiera come discariche per il compost dei rifiuti speciali provenienti dagli impianti Stir. Per carità di Dio non approfondiamo ulterriormente questo sconcio…e perchè c’è una classe politica così suscettibile e incapace di confrontarsi sui problemi concreti da scoraggiarci dall’andare avanti. Aspettiamo le elezioni per farne…piazza pulita! Ormai i cittadini sono tutti ben consapevoli che continuando a restare inerti rischiano la pelle…si la pelle loro e delle loro famiglie perchè i nuovi vandali con cui dobbiamo fare i conti sono quelli dei vari clan politici e familiari che, con la scusa della democrazia, pensano solo ed esclusivamente ai loro affari e a quelli dei loro entourage. Ecco perchè dobbiamo difendere a spada tratta e coi denti i nostri spazi e conquistarne ogni giorno di nuovi, con coraggio e determinaazione, perchè dobbiamo tagliere l’acqua al ruscello cui si abbeverano troppi lestofanti nelle vesti di lupi che minacciano e ammazzano gli agnelli che si ostinano a restare tali! ViC

Un commento

  • Mastellone G.

    LA SITUAZIONE E’ ASSAI GRAVE E PARE CHE NON INTERESSI A NESSUNO.

    Carissimo Direttore, come faccio sempre ho letto il suo scritto con la dovuta attenzione e lo farò inserire sul mio Blog in quanto ciò che ha elencato è la vera e pura verità dello stato dell’arte. Questa politica ci ha proprio stufato! Noi cittadini siamo veramente stufi di leggere a livello nazionale, regionale e comunale la solita “storiella” e le solite vicende di mala politica. Io non ho aziende o altre situazioni da difendere, ma – come padre e marito – ho da difendere gli interessa della “MIA AZIENDA che è LA FAMIGLIA” per la quale lavoro da oltre 40 anni! Se sommo le tasse che ho pagato in 40 anni …. mi viene il nervosimo. Mi complimento e, per chiudere, desidero riportare le sue ultime righe dell’articolo che condivido al mille per cento e sottoscrivo.
    “Ormai i cittadini sono tutti ben consapevoli che continuando a restare inerti rischiano la pelle…si la pelle loro e delle loro famiglie perchè i nuovi vandali con cui dobbiamo fare i conti sono quelli dei vari clan politici e familiari che, con la scusa della democrazia, pensano solo ed esclusivamente ai loro affari e a quelli dei loro entourage. Ecco perchè dobbiamo difendere a spada tratta e coi denti i nostri spazi e conquistarne ogni giorno di nuovi, con coraggio e determinaazione, perchè dobbiamo tagliere l’acqua al ruscello cui si abbeverano troppi lestofanti nelle vesti di lupi che minacciano e ammazzano gli agnelli che so ostinano a restare tali! ViC. “.

    Speriamo che ce la caviamo!

    Gaetano Mastellone

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