Sorrento

Schisano (PD): soddisfatti per la sentenza sulle terrazze di via Capo

Stampa

SORRENTO– Il consigliere comunale Alessandro Schisano del PD, che nel 2004 sollevò la problematica, commenta la vicenda dell’accesso libero alle terrazze di un albergo sorrentino a seguito di una sentenza giudiziaria. 

Alessandro Schisano (PD)

L’accesso alle terrazze di un noto albergo di via Capo non dovrà più essere disciplinato da varchi elettronici: il giudice monocratico del tribunale di Sorrento, riconoscendo un diritto di servitù perpetuo in favore del Comune di Sorrento, ha infatti stabilito che vanno rimossi i cancelli per garantire una “fruizione allargata” del panorama. A riferire la conclusione del primo grado della procedura giudiziaria, intentata dall’amministrazione comunale di Sorrento contro i vertici di un albergo di via Capo, è il settimanale “Agorà della Penisola sorrentina”, che ripercorre tutte le tappe della vicenda. “Ho appreso dalla stampa locale l’orientamento assunto dalla magistratura sulla questione delle terrazze di via Capo – spiega Alessandro Schisano, consigliere comunale del Partito Democratico – e non posso nascondere la soddisfazione, anche perchè la battaglia, durata sette anni, partì con una interrogazione che, da consigliere del movimento civico “Sorrento punto e a capo”, presentai all’allora maggioranza comunale, guidata dal sindaco Marco Fiorentino”. In effetti, così come riporta anche il settimanale Agorà, la vicenda ebbe inizio nel 2004, quando Schisano sollevò la problematica nell’assemblea cittadina, mediante una interrogazione molto puntuale: “E’ vero che esiste un diritto di servitù su alcune terrazze di alberghi localizzati in via Capo?” Pochi mesi dopo, l’amministrazione conferì incarico ad un legale per “intraprendere tutte le azioni, anche legali, necessarie alla tutela del costituito diritto di servitù perpetua in favore del Comune di Sorrento” e “di procedere ad una puntuale verifica della sussistenza di analoghi diritti su manufatti latistanti attualmente adibiti ad attività alberghiere e, all?esito, intraprendere le opportune azioni a tutela dei diritti dell’ente”. Nei giorni scorsi, la sentenza che almeno per il momento sembra aver fatto definitivamente chiarezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*