Piano di Sorrento

Piano, maggioranza e minoranza a confronto sulle interrogazioni consiliari

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PIANO DI SORRENTO – In vista del consiglio comunale in programma per domani mattina, mercoledì 29 giugno 2011, si è svolto un serrato confronto, presso il Palazzo Municipale, tra maggioranza e opposizione conclusosi con l’intesa sulla gestione della prossima seduta del Consiglio comunale. A sancirlo, alla presenza di Luigi Maresca Presidente del civico consesso, il capogruppo di maggioranza Salvatore Cappiello ed il vice-capogruppo di “In primo…Piano” avv. Anna Iaccarino. Al centro della discussione la possibile esclusione dalla discussione nellas eduta consiliare di interrogazioni e mozioni presentate dall’opposizione in quanto, come sostenuto dal Presidente del Consiglio e dal Sindaco Giovanni Ruggiero, gli atti sarebbero stati protocollati troppo tardi, cioè solo due giorni prima della seduta. Circostanza che rende di fatto impossibile ai componenti della Giunta “interrogati” di prepararsi adeguatamente. Secca la replica di Anna Iaccarino la quale faceva notare che, a norma di regolamento, laddove non si pretenda risposta scritta, non esiste un termine per la presentazione di interrogazioni, interpellanze e mozioni le quali potrebbero essere presentate anche la mattina stessa in cui si svolge il consiglio, purché regolarmente protocollate. Alla fine è stato raggiunto un accordo: la minoranza ha accettato di rinviare la discussione delle interrogazioni alla prossima seduta, che dovrebbe tenersi comunque entro il 20 luglio, a condizione che per la stessa venga inserito all’ordine del giorno la costituzione delle commissioni consiliari, tra cui la importante commissione Statuto e Regolamento, che dovrebbe dare finalmente il via all’opera di restyling istituzionale, così come più volte richiesto dal gruppo In primo…Piano. “Abbiamo dimostrato ancora un volta – ha commentato la consigliere Iaccarino – la nostra disponibilità, sempre nel rispetto del proprio ruolo. Avevamo segnalato, già dalla prima seduta, la necessità di metter mano alla modifica dello Statuto e del Regolamento del Consiglio comunale, perché strumenti necessari a garantire il giusto funzionamento delle istituzioni; viceversa la maggioranza sembrava non essere particolarmente interessata, tanto è che per la seduta di domani, la prima dopo la comunicazione dei componenti della Giunta,  non aveva inserito l’ordine del giorno relativo alle nomine delle commissioni comunali permanenti e ciò in violazione dello Statuto vigente. Quando si sono visti recapitare un bel po’ di atti ispettivi, a quarantotto ore dallo svolgimento del Consiglio comunale, e gli abbiamo fatto presente che ciò era consentito dal Regolamento, ci hanno risposto che seguono una “prassi”(!) diversa e che il Regolamento era vecchio ed obsoleto. Hanno amministrato per cinque anni e non se ne erano accorti? Basti pensare che il Regolamento risale al 1980! Che dire, meglio tardi che mai. Abbiamo così offerto la nostra disponibilità a trattare le interrogazioni e le mozioni alla prossima seduta, in cambio il capogruppo di maggioranza Cappiello ed il Presidente Maresca si sono impegnati a far inserire tra gli argomenti del prossimo consiglio la nomina delle commissioni. Abbiamo firmato una cambiale in bianco, ci aspettiamo che venga onorata”. Pace fatta dunque? “Non c’è stata mai intenzione da parte nostra di fare guerra – ha proseguito Iaccarino – ma ciò non significa che saremo semplici spettatori alla prossima seduta. Abbiamo presentato un argomento sulle pertinenze immobiliari, che pare abbia ricevuto un inspiegabile parere negativo da parte del funzionario, abbiamo presentato anche un emendamento alla delibera di approvazione delle aliquote ICI ed in più intendiamo offrire il nostro contributo sugli altri argomenti iscritti all’ordine del giorno”. Appare evidente che, a differenza della trascorsa legislatura, questa minoranza entra nel merito delle questioni amministrative ed è in grado di mettere in difficoltà l’Amministrazione che sicuramente dovrà correre ai ripari per non rischiare qualche impasse alla prima occasione che l’opposizione non si lascerà scappare.

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