Campania,  Diario Politico©Raffaele Lauro,  Napoli

Condanna a quattro anni per l’ex assessore regionale PD

Stampa
On. Corrado Gabriele

Che un politico di primo piano e che ha ricoperto un ruolo rilevantissimo nel governo regionale della Campania venga condannato da un Tribunale per un reato infamente come quello che solo può esserlo “l’abuso sessuali sulle proprie figlie” sembra impossibile. Eppure il Tribunale di Napoli, la settima sezione, questa mattina ha emesso una dura sentenza di condanna, in primo grado, a carico di Corrado Gabriele, attualmente consigliere regionale del PD, nella passata amministrazione regionale potente assessore al lavoro e all’istruzione, fra i fedelissimi di Bassolino, nonostante la diversa appartenenza all’arcipelago della sinistra, ma poi sfociato nell’adesione ufficiale al PD. La sentenza è stata emessa dalla settima sezione del Tribunale di Napoli su richiesta del Pm Giuseppina Loreto che, nella requisitoria, aveva chiesto una pena di 5 anni e 9 mesi di reclusione per i fatti che risalgono al 1999 e al 2005, poi ridotta a quattro anni e tre mesi, l’interdizione per 5 anni dalle cariche pubbliche. In effetti Gabriele era stato denunciato dalle due ragazze, delle quali una era anche minorenne all’epoca dei fatti, che l’accusavano di averle palpeggiate e di avergli dedicato attenzioni particolari. La sentenza ha anche condannato Gabriele al pagamento di una provvisionale di 10mila euro a testa. Secondo l’avv. de Nigris, che difende Gabriele, i fatti denunciati sarebbero stati ingigantiti dalle ragazze per questioni interne alla famiglia. Gabrile si è riservato di commentare la sentenza a quando potrà leggerne le motivazioni, ma ha deciso di sospendersi dal Partito, cioè dal PD regionale. Ora qui viene il bello! Possibile che in Italia un giorno si e pure l’altro invochiamo le dimissioni di Berlusconi a causa delle accuse che gli vengono mosse e che sembrano pure confermate dalle indagini e dai riscontri, ma cui manca una sentenza del tribunale, e poi di fronte a una sentenza di primo grado che condanna un politico regionale non sentiamo l’obbligo civile, oltre che morale, di pretenderne ad horas le dimissioni dalla carica pubblica ricoperta? Sarebbe il minimo da farsi, se c’è coerenza di ragionamento e di azioni, ma difficilmente Gabriele si rassegnerà a dare le dimissioni dal consiglio regionale. Qua sta il nocciolo del problema: la coerenza dev’essere esercitata, non soltanto dichiarata o annunciata! Stiamo certi che in queste ore stanno giungendo all’ex assessore messaggi di solidarietà…Ecco perchè la gente non ne può più di questa politica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*