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Editoriale/Ma la Gelmini non doveva difendere Berlusconi in Tv…

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Ministro M.S. Gelmini

La moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto“….figuriamoci allora Cesare…aggiungiamo noi! Sullo scandalo concussione-prostituzione che ha coinvolto il Presidente del Consiglio l’On. Silvio Berlusconi ha ragione Mieli, che l’ha dichiarato stasera a Ballarò: “Se Berlusconi è un uomo…si presenterà davanti ai giudici per dar conto delle accuse che gli sono state mosse…“. Tutto qua! Poichè invece Berlusconi davanti ai giudici non ci va e non intende assolutamente andarci, vuol dire che questa persona non può pretendere, ancorchè investito dal voto popolare (due anni fa?), di continuare a governare l’Italia come se niente fosse accaduto, non solo oggi! Ogni giorno che ritarda nel dimettersi e di separare i propri destini da quelli del Paese, ciò arreca un danno inestimabile agli interessi nazionali! Quello che in queste ore di frenesia giustizialista o innocentista maggiormente ci ha colpito è stata la partecipazione del Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini alla trasmissione “Porta a Porta” di lunedì 17 gennaio dove ha difeso a spada tratta l’operato di Berlusconi dimenticandosi di essere Ministro dell’Istruzione, cioè la persona che più di ogni altra è tenuta a dare l’esempio a milioni di giovani studenti e che rappresenta, e pretende di rivendicarne la rappresentanza , gli interessi nazionali educativo-formativo-didattici. Invece ieri la  Ministra è stata chiamata a difendere le ragioni di un Premier puttaniere a discapito degli interessi e della dignità di tante giovani che, anzicchè studiare e formarsi, hanno scelto la strada di vendere il proprio corpo all’uomo più potente d’Italia, insaziabile e munifico verso chiuqnue ne soddisfi i desideri più perversi…E fermiamoci qui per carità di Dio…Perchè se è comprensibile la difesa, anche accorata, d’ufficio da parte di chiunque lega il proprio destino a quello del leader maximo che governa l’Italia, dall’altro è inconcepibile che una Ministra dell’Istruzione, dopo gli sfaceli che ha prodotto nella scuola e nell’Università italiana, vesta i panni dell’avvocato difensore del Presidente del Consiglio per una vicenda così squallida dalla quale, anche in quanto donna, bene avrebbe fatto a ternersi alla larga…Invece non ha potuto dire di no al Premier ed ha partecipato alla sceneggiata che ne ha distrutto irrimediabilmente la residua credibilità. Gli effetti devastanti che tali comportamenti, sostenuti da una corte di servi sciocchi e interessati, stanno producendo sulle giovani generazioni italiane stanno sotto gli occhi di chiunque sappia e soprattutto voglia leggere la quotidianità senza indossare casacche o essere tifoso. Su tutti un dato: nell’anno che celebra il 150° anniversario dell’Unità Nazionale questi fatti e questi uomini e donne stanno danneggiando irremediabilmente l”immagine dell’Italia e degli Italiani nel Paese, in Europa e nel Mondo tanto da essere imperdonabili…a futura memoria!

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