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Meta balneare: Graziano Maresca vince su Trapani&Tito

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ing. Graziano Maresca

Il trionfo del tecnico sul politico…Sul piano-spiagge a Meta ha vinto l’ex vice sindaco Graziano Maresca e hanno perso il sindaco Paolo Trapani e il suo uomo forte, l’assessore Giuseppe Tito. La bocciatura della delibera comunale da parte della Regione Campania, quella sulla destagionalizzazione, unita alla proroga della scadenza delle concessioni agli stabilimenti balneari al 2014 costituiscono infatti una sonante sconfitta politica significativa per l’Amministrazione metese e uno stop alle sue pretese di far prevalere le ragioni della politica su quelle della legge.

Meta: panoramica spiagge

Se Maresca si è rifiutato di approvare una deliberazione palesemente illegittima e, all’esame anche di un profano, in contraddizione con il dettato legislativo, l’ha fatto con la consapevolezza del tecnico e la responsabilità dell’amministratore che possono rappresentare una miscela vincente allorquando si traducono in servizio alla comunità. Troppo spesso invece a prevalere sono le ragioni della politica che, in molte circostanze, possono coincidere anche con quelle degli affari più o meno direttamente in capo ad affaristi, politici e amminsitratori che asservono alle proprie logiche la gestione del palazzo. Tornando al caso in questione, la destagionalizzazione voluta dal predecessore di Trapani, il dott. Bruno Antonelli, si fondava su un’idea valida e sull’opportunità di trasformare le strutture balneari metesi in permanenti location di svago e anche di accoglienza turistica per tutto l’anno, compatibilmente con il contesto e con un rinnovato impegno imprenditoriale dei titolari delle concessioni. Un’operazione che, andata a buon fine, potrebbe però confliggere, sul piano degli interessi imprenditoriali, con altri aspiranti a ottenere tali aree in concessione. I quali, in previsione della loro scadenza, sicuramente vedevano di buon occhio l’anticipato smontaggio e la rimozione delle strutture esistenti. Sarebbe stato tutto più facile, nel caso di riesame e di rilascio di nuove concessioni, per dettare regole e imporre obbligazioni che, col pretesto di non privilegiare le situazioni esistenti, avrebbero permesso di riscrivere la fisionomia della Meta balneare. Il che può essere anche logico, purchè avvenga con i crismi della legittimità. Bene allora avrebbero fatto Sindaco, Assessori e Consiglieri a dar ascolto, in questa circostanza, al loro assessore-tecnico! Invece hanno brigato per espellerlo dalla maggioranza, tanto più dopo che aveva attentamente studiato questa problematica, confrontatala con gli operatori e prospettata una soluzione coerente. Qui, ovviamente, non si tratta di fare i difensori d’ufficio di Maresca: piuttosto di leggere oltre i tecnicismi di un provvedimento e di rilevare le contraddizioni di una politica incapace di compiere, ma non solo a Meta, un salto di qualità, abile però nel mistificare la realtà dei fatti anche a rischio di danneggiare l’altrui diritto.

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