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Gioco d’azzardo, il Parrocco di Massa e la denuncia di Raffaele Lauro

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Raffaele Lauro
Raffaele Lauro

L’appello di Don Rito Maresca a fermare per la Quaresima la macchina infernale del gioco d’azzardo, quelle slot che ogni giorno mietono vittime in una società italiana sempre più devastata dalla pesante crisi socio-economica che ne ha sconvolto equilibri e identità, se da un lato non troverà riscontro nei gestori delle sale e nelle società titolari di questo lucroso business che sta impoverendo l’Italia, dall’altro ha visto assumere una clamorosa iniziativa dall’ex senatore Raffaele Lauro, fondatore del Movimento “No all’Azzardo, salviamo l’Italia“. L’invito del Parroco ha coinciso con un’iniziativa clamorosa e dagli effetti imprevedibili di Lauro che, col supporto di un pool di avvocati penalisti, ha predisposto una denuncia penale che sarà presentata nei prossimi giorni.

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

A finire nel mirino dell’ex parlamentare e prefetto antimafia sono ministri, ex ministri e sottosegretari che negli anni hanno gestito e gestiscono le “deleghe al gioco“. Tanto per non restare nel vago la denuncia di Lauro colpisce Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi.

Romano Prodi
Romano Prodi

E ancora Tremonti, Visco, Monti-Grilli, Saccomanni e Padoan che saranno tutti chiamati in giudizio da Lauro per la legislazione in materia di gioco e per le “protezioni” che il sistema politico ha garantito e garantisce al mondo del gioco in tutte le sue forme a danno del Paese. Lauro nella sua esperienza parlamentare al Senato non ha mai fatto un passo in dietro nel contrasto a questa piaga e a tutti coloro che tirano le fila di un business che interessa un’imprenditoria trasversale al sistema politico e a quello criminale. Le iniziative poste in essere dall’ex senatore del PdL (che sul finire della legislatura ha lasciato il partito concludendo l’esperienza parlamentare nel Gruppo Misto, ndr) gli sono costate l’ostilità del suo partito e del leader Berlusconi che, per interposta persona (il Sen. Quagliariello), gli ha espresso il non gradimento nei riguardi di iniziative che ledevano importanti interessi anche in campo pubblicitario e quindi del sistema Mediaset.

Gaetano Quagliariello
Gaetano Quagliariello

Lauro ha pubblicamente (e ripetutamente) denunciati questi fatti che gli sono costati la non ricandidatura alle elezioni politiche del 2013. Su questo fronte, però, Lauro non ha mai mollato e la nascita del Movimento “No all’Azzardo, Salviamo l’ Italia” rappresenta una risposta significativa a mantenere alto il livello di attenzione su questa piaga del nostro tempo. L’invito del Parroco di Massa Lubrense ha il merito di riaccendere i riflettori sul problema e di chiamare a raccolta il mondo cattolico e quindi la Chiesa sugli effetti devastanti che questo business sta producendo sulle comunità, a prescindere dai luoghi, dai paesi e dalla regioni italiane. Se gli appelli, quasi sempre, sono destinati a cadere nel vuoto, senza dubbio la denuncia alla Magistratura da parte di Lauro qualche effetto pure lo dovrà produrre, anche se ad essere accusato è il gotha della politica italiana degli ultimi vent’anni. Certe iniziative , però, si sa come iniziano, ma non come finiscono per cui non è detto che sul contrasto al gioco d’azzardo non ci sia “un giudice a Berlino”. Nell’attesa ringraziamo il Parroco e l’ex Senatore per le iniziative di cui si sono resi protagonisti con l’auspicio che trovino consenso e sostegno in quella società civile attenta, sensibile e ancora in grado di far sentire la propria voce in quest’Italia sempre meno libera!

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