Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

E la “società civile” è pronta a scendere in campo?

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All’indomani del discorso del Presidente della Repubblica, dell’appello ai partiti a rinnovarsi, dei commenti che anche su questo blog abbiamo ospitato nel corso di tutto il 2012, ci è venuto naturale porci un interrogativo: quali sono le ragioni per cui i partiti, tra vecchie e nuove formazioni, sembrano restii ad aprirsi, nel momento elettorale, a candidature di personaggi che danno prova di una costante attenzione, di un protagonismo e di un’ansia di coinvolgimento tali da richiederne un loro impegno in prima fila? I loro ragionamenti, tra critiche e proposte, reclamano un diritto di cittadinanza politica, ma spesso, o quasi sempre, non riescono ad andare al di là del contributo di idee che prende forma e si sviluppa, in particolare, sui nuovi media e sui social network

Gaetano Mastellone

Noi abbiamo ospitato numerosi commenti e interventi non strettamente legati alle vicende territoriali, ma che hanno affrontato temi più generali sul piano economico-finanziario e su quello del ruolo nuovo che la politica dovrebbe giocare sui diversi palcoscenici dove siamo abituati a seguirne e a inseguirne le performance. In particolare gli interventi di Gaetano Mastellone e di Santolo Cannavale si sono caratterizzati per la critica e per l’approfondimento di alcune questioni che dovrebbero, e potrebbero, trovar ancora più spazio se tali personaggi avessero una chance elettorale in grado di proiettarli, forti di un consenso popolare, sugli scenari dove questi ragionamenti si possono trasformare in decisioni concrete.

Santolo Cannavale

Per questo ci permettiamo di suggerire al sistema della politica italiana che si appresta a comporre liste che, si dice, siano aperte alla società civile, di guardare a questi protagonisti del dibattito quotidiano e di offrirgli l’opportunità di “correre alle elezioni“. Precisiamo di non aver assolutamente condiviso con i nostri opinionisti questa idea (che pertanto potrebbero anche non condividerla!), la quale però ci stuzzica anche per misurare sul campo della “politica giocata” la forza di queste idee. E’ il momento che queste espressioni della società scendano in campo per aggiudicarsi un proprio spazio d’azione per cui l’auspicio è che questo ragionamento possa trovar udienza e concretizzarsi nelle diverse aree partitiche alle prese con la composizione delle liste, oggi per le politiche, domani per le altre scadenze elettorali!

Un commento

  • Gaetano Mastellone

    Gentile Direttore, in primis desidero fare a lei e Redazione tutta i miei migliori auguri per l’anno nuovo. Certamente iniziare l’anno con questa lettura fa piacere, fa piacere che, almeno dallo staff di politicainpenisola.it le mie autonome riflessioni sono considerate. La società civile! Qui si aprono le dolenti note! Anche durante la mia breve esperienza avuta a Sorrento (anni 2008/2009) in un Direttivo politico “i soloni della politica” mi parlavano di Società civile e del loro coinvolgimento. Coinvolgimento che oggi, come allora, sarà pura utopia; è solo marketing politico che quando poi si tratta di fare “i fatti” si sgonfia come una bella bolla di sapone. In Italia non siamo maturi per inserire nelle liste dei comuni Cittadini. Personalmente se scrivo, se dibatto di tutto e di più lo faccio solo per dire, in assoluta libertà, il mio modesto pensiero. Non c’è assolutamente desiderio di protagonismo in quanto protagonista lo sono stato, e lo sono, nelle mie attività professionali. Con questa politica, a meno di clamorosi colpi di scena, non voglio e non posso aver a che fare. Io sono per dare, gratis, il mio contributo ed un Sindaco, tempo fa, allorquando mi chiedeva un aiuto diretto mi disse …….ovviamente non capii il motivo e mi ritirai nelle mie cose. Io sono totalmente d’accordo per inserire professionisti, tecnici, imprenditori, giovani universitari e non, donne nella politica attiva…ma chi sono IO politicamente per farlo? Nessuno, allora è e resterà un sogno. In politica c’è una barriera, se la salti devi accettare dei compromessi. Io sono per la libertà di espressione, quindi non sono ben accetto. Sono anche persona abituata, avendo decennale esperienza di alti Consigli di amm.ne, a seguire le regole ma sempre dopo aver detto la mia! In poltica, almeno quella a cui ho partecipato, bisogna seguire il gregge e chi viene comandato a dirigere (il pastore) non certamente per merito o altro. Chiudo ringraziando ancora per la fiducia e, sinceramente, le dico che sto “osservando” delle neo costituite associazioni, molto interessanti per i loro programmi e progetti. Chiedo scusa se ho scritto in fretta ma desideravo, senza rilettura, di ciò che penso sull’argomento. Gaetano Mastellone

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