Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia,  Piano di Sorrento

L’On. Bossa (PD) porta “boxlandia” in Parlamento

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On. Luisa Bossa (PD)

PIANO DI SORRENTO – A scanso di equivoci boxlandia finisce in Parlamento con un’interrogazione a firma dell’On. Luisa Bossa del PD, ma il PD locale non ne sa nulla essendo in tutt’altre faccende affaccendato: l’inventario degli alberi secolari e l’organizzazione di mega fantastici eventi di promozione! Si sono affiancati alla Bossa altri due deputati: Raffaella Mariani (capogruppo in commissione ambiente) e Alessandro Bratti. Insomma sull’affaire parcheggi, che ha visto scendere in campo il capo dell’UTC di Piano, l’ing. Graziano Maresca, per rivendicare la legittimità del proprio operato e gli altrui errori, si sono accesi i riflettori nazionali. Infatti dopo la stampa locale e regionale è stata la volta del settimanale L’Espresso e, stando alle indiscrezioni che trapelano, i maggiori network nazionali si stanno mobilitando su quello che appare un vero e proprio scandalo che non riguarda solo il Comune di Piano di Sorrento, ma trasversalmente le Amministrazioni della Penisola Sorrentina nelle quali si ipotizzata agisca una vera e propria “box connection” che sta depauperando il patrimonio naturale in nome di un business senza scrupoli, devastante per il territorio sorrentino. Ad aprire le danze, ricordiamolo, è stato il caso di Sorrento dove addirittura il primo cittadino sarebbe risultato coinvolto in un’operazione – a Vico Rota – bloccata dall’intervento della Magistratura. Sono seguiti controlli a raffica per le iniziative messe in campo dalle sparute, ma determinate forze di opposizione, fra cui l’Italia dei Valori di Giovanni Antonetti e Alessandro Schisano del PD a Sorrento e la battagliera neo-consigliera di Piano Anna Iaccarino che hanno alzato il coperchio su un affaire che si arricchisce ogni giorno di particolari e di relazioni tra diversi protagonisti. Sulla sfondo prendono corpo anche una serie di operazioni collaterali, cioè lavori pubblici affidati a società sulle quali si sta indagando relativamente alle compagini sociali e alle relazioni con politici, tecnici ed eventuali prestanomi. L’On. Bossa, venuta a conoscenza del caso, non ha esitato ad acquisire informazioni e a presentare un’interrogazione al Ministro per l’Ambiente che di seguito pubblichiamo. In tutta questa vicenda il protagonismo giocato da Maresca, capo dell’Utc di Piano ma anche consigliere comunale a Meta nonchè progettista e/o direttore di lavori in altre realtà peninsulari, sta suscitando diverse curiosità e si attendono gli sviluppi della polemica instaurata con l’avv. Francesco Saverio Esposito, tirato in ballo proprio da Maresca con un’intervista rilasciata ad Agorà. Sempre secondo indiscrezioni sull’affaire box in Penisola Sorrentina si gioca il futuro di diverse amministrazioni locali e sicuramente anche di qualche carriera politica. Inoltre sarebbero emerse anche relazioni con il Comune di Gragnano, recentemente sciolto per collusioni camorristiche, ma si tratta di accertare i casi specifici. Il settimanale Agorà ha sollevato il caso box a Piano di Sorrento con un’inchiesta che sembrerebbe solo all’inizio. Bocche cucite nel palazzo municipale di Piano, ma anche negli altri Comuni peninsulari, quantunque sull’intera vicenda si sono accesi tanti riflettori per ritenere che tutto si risolva in una bolla di sapone. Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare dell’On. Bossa:

Al Ministro dell’Ambiente
Dall’on. Luisa Bossa
per sapere, premesso che:

Il fondo Lauro è un vasto agrumeto molto noto a Piano di Sorrento, in costiera sorrentina, provincia di Napoli; un terreno che era fitto di aranci, limoni, mandarini ed è appartenuto alla famiglia del  Comandante Achille Lauro, prima di passare di mano più volte e finire nelle proprietà di una società immobiliare;

il 14 marzo del 2011, tale società, tramite l’amministratore e legale rappresentante, ha presentato istanza al Comune di Piano di Sorrento per realizzare sul fondo Lauro, 56 box interrati; l’area, per intanto, era stata frazionata in due particelle, su richiesta dei proprietari: su una insistono alcune opere abusive, già oggetto di denuncia; sull’altra, libera da manufatti, si intende allestire il parcheggio;

Il Comune di Piano, con un proprio provvedimento, ha accolto la richiesta avanzata dalla società  immobiliare, autorizzando la costruzione dei box interrati, e in luogo dell’obbligo a ripiantare gli alberi una volta terminato lo scavo, come prevede la legge sui parcheggi interrati, si è accordato per la realizzazione di un’area mercatale che sarà utilizzata dall’amministrazione un paio di volte a settimana; il tutto con una procedura oggetto di forti contestazioni e ritenuta illegittima;

Nel Comune della costiera, sono scattate le proteste, si è attivata la mobilitazione a difesa del territorio; la sezione Wwf della costiera ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli, sia in relazione agli abusi realizzati in passato, sia in merito alla vicenda dei box;

Il fondo Lauro non è il solo ad essere al centro delle polemiche sulla tutela ambientale; secondo la denuncia del Wwf, l’amministrazione comunale avrebbe deliberato di realizzate in una porzione di fondo agricolo, un’isola ecologica. Ai proprietari dell’area, in cambio della mancata opposizione all’esproprio di 730 metri quadrati, si regala il cambio della destinazione d’uso della parte che rimane in loro possesso, pari a 10.000 metri quadrati, che diventa così zona G, dove si possono realizzare attrezzature sportive e similari anche da parte del privato;

Un altro caso si sta verificando nell’agrumeto in via San Liborio, con l’autorizzazione, già rilasciata, pare al fratello di un consigliere comunale di maggioranza, per costruire 16 box interrati sullo stesso terreno dove sarebbero state realizzate in passato opere edilizie abusive, poi avviate a condono;

la vicenda dei parcheggi nell’area sorrentina è complessa e si trascina da qualche anno; con legge regionale n. 19 del 2001, si è resa possibile l’edificazione di parcheggi interrati anche in aree dove sussistono i vincoli imposti dal Piano urbanistico territoriale della penisola sorrentino-amalfitana; nel 2004, compresa la gravità della situazione, la stessa regione Campania promosse una modifica della legge e cancellò la deroga generalizzata consentendo di realizzare parcheggi solo in situazioni di compatibilità e di rispetto dei vincoli posti dal piano territoriale; di recente il testo della legge n. 19 del 2001 è stato nuovamente modificato in senso peggiorativo e si torna a consentire la realizzazione di parcheggi interrati anche nelle aree dove il piano urbanistico territoriale della costiera-amalfitana non lo consentirebbe;

la situazione sopra menzionata avrebbe determinato numerosi abusi, sia nelle modalità di realizzazione dei parcheggi (mancata ricollocazione degli alberi nelle zone di scavo) sia nell’entità dei parcheggi interrati realizzati, che ammonterebbero a circa 9mila sventrando gli uliveti e gli agrumeti che avevano reso celebre la costiera sorrentina nel mondo.

se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra esposto;  se il Governo non ritenga, per quanto di sua competenza, di valutare un intervento sulla vicenda sopra segnalata al fine di tutelare uno dei patrimoni ambientali e turistici del Paese e di verificare la correttezza delle procedure amministrative adottate.

10 commenti

  • Johnny Pollio

    Caro Direttore,
    la notizia da Te pubblicata credo debba seriamente far riflettere tutti, non tanto per la questione in sé, ma quanto per il suo significato politico. E’ evidente, infatti, che qualcosa davvero non quadra.

  • stefania astarita

    Caro Direttore,
    il PD della Penisola Sorrentina ha sollecitato da tempo i vari livelli istituzionali del partito a intervenire sul caso boxlandia, come dimostrano le due interrogazioni a firma dell’on. Luisa Bossa sull’argomento. E’ quindi doveroso precisare che il PD locale non solo è al corrente, ma è stato promotore di queste iniziative, come è giusto che sia per un partito che intende rappresentare le istanze del suo territorio in tutte le sedi.

  • De Vita Eduardo

    Bellissimo e chiaro riassunto di una situazione, ormai, insostenibile a memoria di tutti coloro che non riescono a vedere o fanno finta di non vedere cosa sta accadendo in penisola sorrentina. Se ne parla a tutti livelli, politici, amministrativi e sociali, come giustamente richiede un “AFFAIRE” che gradualmente, ma inesorabilmente sta distruggendo un patrimonio di grande bellezza ed attrazione. Certo, nell’articolo si cita….”Bocche cucite nelle Amministrazioni comunali”……perchè le Amministrazioni comunali e gli Uffici Tecnici,per perpetrare abusi e soprusi verso i Cittadini, hanno bisogno di silenzio, indifferenza e,se necessario, anche di coperture omertose. L’autoreferenziale frase pronunciata dal Sindaco Ruggiero di Piano di Sorrento, qualche mese fa,….”Lavoriamo, con il pregiudizio della Minoranza”….la potremmo aggiornare con “Lavoriamo, con il pregiudizio della Minoranza e dell’opinione pubblica”….Questo è il concetto che questo Sindaco e la sua compagine amministrativa hanno della democrazia e del dibattito civile e sociale. Questo è il rispetto che hanno dei Cittadini e delle loro istanze di trasparenza. I Cittadini rappresentati dalla Minoranza in Consiglio comunale e tutti gli altri che non condividono la politica(?????)di questo Sindaco Ruggiero, novello depositario della “verità”, sono solo una fastidiosa zavorra da tenere emarginata ed in silenzio.
    Una ultima considerazione circa 16 box interrati di via San Liborio. A proposito del fratello di un Consigliere di Maggioranza, il Consigliere sarebbe sempre quel tizio che faceva campagna elettorale con idee e pensieri di pascoli verdi?
    Se è così vuol dire che le mucche dovrebbero adattarsi a pascolare sul cemento…….

  • fm

    “ma il PD locale non ne sa nulla essendo in tutt’altre faccende affaccendato: l’inventario degli alberi secolari e l’organizzazione di mega fantastici eventi di promozione!”

    Caro direttore,
    non sto neanche qui a dirle che la cosa è assolutamente falsa (se non inventata, lo sappiamo entrambi), e mi limito a farla riflettere: avete mai letto i nomi dei promotori di iniziative del tipo “Stop Boxlandia!” o “Save Sorrento View”? Lo faccia, scoprirà un modo di fare politica che non è costituito da proclami (rispetto a tanti, troppi in penisola), ma da lavoro e impegno costante, lontano dai riflettori e dal becero populismo. Poi cerchi di riscrivere quanto sopra.

    Francesco Mauro
    GD Penisola Sorrentina

  • Antonio A.

    Persino io che mi tengo lontano dal votare PD devo rimarcare la gaffe immensa che ha fatto l’autore di questo articolo. Il PD in Penisola Sorrentina è attivissimo su tali questioni, soprattutto per quanto riguarda boxlandia.
    Invece devo convenire che sulla questione scrivere a vanvera piuttosto che fare giornalismo, a ogni livello, in questo articolo c’è un esempio infelice e, soprattutto, evitabile.

    A.A.

  • Johnny Pollio

    Lungi da me il farmi interprete del pensiero del Direttore, ma credo intendesse circoscrivere la sua osservazione alla realtà carottese, dove ad oggi non risultano prese di posizione nette in merito alla questione “Box di via Legittimo”, un fatto specifico che è balzato agli onori della cronaca nazionale, ben diverso dalla questione generale,anche perché ho letto e riletto la interrogazione parlamentare della Bossa e mi sembra si concentri prevalentemente su Piano di Sorrento.
    Se ho capito male chiedo scusa.

    • fm

      Probabilmente il concetto di “partito” sfugge all’attuale concezione della politica. Se l’on. Bossa (non della penisola) si occupa mediante interrogazione parlamentare di un fatto specifico, chi pensate glielo abbia sollecitato? E’ dai coordinamenti locali che partono le istanze per i vertici nazionali.
      Poi, se volete continuate a strumentalizzare fatelo, i fatti continueranno a dimostrare altro.

      • Johnny Pollio

        Personalmente so chi ha sollecitato l’intervento su via Legittimo e tutto mi sembra tranne che un “indigeno”, comunque, disposto a ricredermi qualora mi venisse citato un solo passaggio sulla questione da parte di qualche esponente locale.

  • De Vita Eduardo

    Di fronte ad un importante obiettivo comune……alla ricerca di medaglie e diritti di primogenitura……..credo che ai Cittadini NORMALI interessino poco…..

  • michele

    Sono un cittadino ed elettore di centro-sinistra e sono sinceramente deluso. Senza voler offendere nessuno, ma è possibile che sia sempre e solo una corsa a parlarsi addosso e a cercare di cucirsi in petto medaglie anche, in molti casi, inesistenti? È possibile che di fronte ai problemi invece di risolverli si litighi per chi ha detto prima cosa e ci si offenda se i cittadini o i giornalisti non sentono la presenza VERA E CONCRETA di certe forze politiche? si arriva a fare peggio di quelli del centro-destra. Il PD la smetta di pontificare e di nascondersi dietro a convegni che restano solo lettera morta e cerchi di lavorare davvero per risolvere i problemi del paese. Questa saccenza che accomuna tutti gli esponenti del partito sta ormai stufando gli elettori! Rimaniamo in termini locali e sul tema boxlandia e vediamo di concreto a parte il sig. Schisano a Sorrento che cosa ha fatto il PD. Dire di non cercare i riflettori non significa non metterci la faccia, non significa non lottare in prima linea anche in maniera dura e io continuo a dire: CHE COSA HANNO FATTO? Con qualche slogan e qualche blog in internet gli speculatori e i politici compiacenti non si mettono certo paura e cambiano idea. Se poi l’iniziativa della onorevole Bossa è stata davvero sollecitata dalla signora Astarita allora le va sicuramente il merito, ma se fosse una sua iniziativa personale dettata dalla lettura dei giornali? mica possiamo credere che tutto ciò che si muove (poco purtroppo) dalla provincia in poi sia tutto frutto dei rappresentanti locali? perché se fosse così potremmo mettere direttamente loro e togliere quelli che abbiamo. In ultimo si critica chi fa i proclami, ma poi non si rifugge dal fare quelli “a posteriori” sicuramente più inutili e fastidiosi dei primi!

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