Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Il nuovo partito di Berlusconi si chiamerà “ITALIA”? Fermiamolo prima che sia troppo tardi

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Italia di Berlusconi

Non si può essere assolutamente daccordo con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che intenderebbe chiamare il suo nuovo partito “ITALIA” per sostituire il PDL, ormai un brand in caduta libera presso gli elettori e oggetto di contesa sulla proprietà con gli ex alleati finiani. Chiamare il partito, non solo da parte di Berlusconi. ma di chiunque altro, con il nome proprio della nostra Nazione non dovrebbe essere consentito per una serie infinita di ragioni. Innanziutto perchè si tratta del nome della Nazione che non può essere identificativo di una parte politica: immaginate se l’operazione l’avesse messa in atto il PD il cui brand politico è altrettanto in disuso presso l’elettorato! ITALIA rappresenta il Paese intero, coi suoi pregi e coi suoi difetti, con la sua storia antica, recente e attuale, con un’identità nazionale conosciuta all’estero…e fermiamoci qui. Come può appropriarsene il Presidente del Consiglio per denominare il proprio partito forte di sondaggi che gli consiglierebbero di far leva sul residuo sentimento nazionale degli italiani per scopi politici personali? Diventeremmo di fatto tutti iscritti al suo partito come italiani e questo è il colmo dei colmi di questo personaggio che neanche la più fervida fantasia letteraria poteva inventarsi. La legge tutela l’uso di nomi che non possono essere utilizzati con finalità politica o commerciale. Oltre agli altri partiti politici anche il Capo dello Stato deve far sentire la propria voce su questa squallida operazione perchè è il momento che qualcuno cominci a dire basta all’arroganza e alla prepotenza di quest’uomo che crede davvero di essere il padrone del Paese e di tutti gli italiani, tanto più nella ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia.

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