Italia

Il premier migliore che cade per “colpa” dei peggiori…

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Ieri al Senato si è consumata una tragicommedica che ha visto il premier Mario Draghi presentarsi in Parlamento per ottenere la fiducia e riprendere a governare e che invece ha preso letteralmente a schiaffi partiti ed esponenti politici che in gran parte l’avevano sostenuto offrendogli così il pretesto per “mandarlo a casa” e pure in malo modo alla luce di quello che si è sentito in aula. Insomma il migliore dei migliori alla prova politica si è dimostrato assolutamente inadeguato uscendo come un pugile suonato dal dibattito e preparandosi, oggi, a rassegnare le dimissioni al Capo dello Stato dando il via libera alle elezioni politiche.

Decisivo è stato il dictat di Giorgia Meloni che ai suoi partner di maggioranza ha mandato un messaggio che non ammetteva repliche: O scendete dal carro del governo, oppure salta la nostra alleanza elettorale per il futuro governo. A questo punto a infilzare Draghi, ci ha pensato il Sen. Romeo della Lega, ed è stato un gioco da ragazzi perchè il migliore dei migliori ha mostrato tutta la propria inadeguatezza politica pronunciando una replica ancora più aggressiva e autoreferenziata tanto da scoraggiare anche il più volenteroso a rinnovargli la fiducia. Le manovre con cui insieme a Luigi Di Maio ha cercato di azzoppare Giuseppe Conte per metterlo definitivamente fuori dai giochi, si sono rivelate il più classico di boomerang, per lui e per Di Maio, ma anche per Beppe Grillo che ha tramato con Draghi per liberarsi di Conte divenuto ingombrante e soprattutto troppo popolare per i suoi gusti!

Il sistema dei mass media si è scoperto all’improvviso orfano del pupillo-Draghi inscenando una rappresentazione sempre più inveritiera della crisi di governo in ossequio alla narrazione a reti unificate con l’unico obiettivo di far implodere i 5Stelle e mettere fuori gioco definitivamente Conte. Draghi non è stato all’altezza delle aspettative e non ha saputo rispettare il copione confermandosi un mediocre politico, ma soprattutto indifferente alle sorti del Paese.

Si corre quindi verso le urne e anche in questo il sistema mediatico continua a imporre la narrazione di una Meloni vincente coi suoi Fratelli d’Italia che quasi quotidianamente fanno i conti con inchieste giudiziarie di mala amministrazione, ultimo il caso di Terracina. Ma un paese come l’Italia può essere governato da Meloni-Salvini-Berlusconi? Noi pensiamo che al peggio non c’è mai fine e quindi ci si prepari a subire quest’altra mortificazione!

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