Italia,  Sorrento

Un auspicio per il 2019…Risvegliamo le coscienze civiche per il bene di tutti

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coscienza-civileIn queste ore di vigilia di fine anno la Costiera è letteralmente ostaggio del traffico automobilistico con pesantissime ripercussioni sulla mobilità generale e, di conseguenza, sulla qualità della vita. Probabilmente si tratta dell’emergenza più seria e avvertita con cui si dovranno fare i conti nel 2019 con l’auspicio che si riesca a intraprendere una volta per tutte un percorso di razionalizzazione del traffico che vuol dire innanzitutto riduzione dei mezzi circolanti. Soluzioni alternative a rapido impatto purtroppo non ne esistono e non sono in grado di dare i risultati sperati nell’immediato e nel medio termine.

E’ la partita decisiva per le “magnifiche sorti e progressive peninsulari” di leopardiana concezione visto che oggettivamente la Costiera è stremata dall’incuria generale cui l’hanno condannata decenni di indifferenza o, peggio, di svendita socio-economica ai vari e nuovi predoni del territorio che sempre più spesso indossano colletti bianchi e vanno a braccetto con coloro che dovrebbero rappresentare la “prima linea” di difesa del pubblico interesse: le istituzioni politico-amministrative, i tutori dell’ordine e quelli della legalità, la residua intellighenzia nostrana che palesemente si è accomodata in platea abdicando al proprio ruolo anch’esso vitale per la cura del bene pubblico. Per chi ancora si ostina a negare l’evidenza è sufficiente seguire gli sviluppi di quello che potrebbe rivelarsi il più grande scandalo politico-affaristico-giudiziario-malavitoso e che porta il nome dell’inchiesta “Olimpo” condotta dalla Squadra Mobile di Napoli col coordinamento della DDA di Napoli. Un’inchiesta che sta svelando una serie di coinvolgimenti eccellentissimi in loschi e spregiudicati affari di politici, imprenditori, professionisti, camorristi, magistrati, alti esponenti delle forze dell’ordine accomunati in un’affaire edilizio, quello dell’housing sociale nell’area ex-Cirio a Castellammare di Stabia e che, a ben guardare, allunga i tentacoli financo in Penisola.

Una classe politico-amministrativa del territorio per lo più indifferente, se non addirittura in parte collusa con questo sistema, come può preoccuparsi di trovare adeguate soluzioni all’emergenza-traffico? Se ne frega semplicemente! La svendita della Penisola a certi interessi è forse giunta al punto di non ritorno (è ancora fresco il ricordo del grido d’allarme lanciato dall’ex Prefetto e Senatore Raffaele Lauro in un comizio a Piazza Lauro circa quattro anni orsono!)  se non si registra una forte reazione innanzitutto emotiva di quella parte di comunità peninsulare che ancora può fare da argine a una deriva altrimenti inevitabile e, purtroppo, già dietro l’angolo!

La distonia tra classe dirigente e paese reale è, per esempio, rappresentata della decisione della Giunta Comunale di Sorrento di autorizzare altri 100 NCC dopo le centinaia che sono già attivi in tutta la Penisola tenendola praticamente in ostaggio! E’ uno scandalo che non solo va denunciato, ma che dev’essere contrastato perchè è in perfetta antitesi con la politica di contenimento del traffico se si vogliono ridurne gli effetti ormai devastanti sulla mobilità, sulla salute, sull’offerta turistica di questo territorio che poco o nulla più ha da spartire con la Sorrento da cartolina utile soltanto come specchietto per le allodole e per qualche spot televisivo! Ma quali voci si sono alzate e si alzano (oltre le pochissime e solite) per denunciare questo e altri scempi che addirittura portano il timbro di un’istituzione locale? Le altre Amministrazioni possono restare indifferenti e rassegnarsi a subire decisioni che hanno un impatto generalizzato sulla Penisola Sorrentina e per di più rispondono esclusivamente a logiche di business di elites imprenditoriali e non solo?

Ecco allora che un buon proposito per questo 2019 ormai alle porte è quello di risvegliare una coscienza civica in quanti non l’hanno ancora svenduta, ma che sembrano aver rinunciato a contrastare il malaffare in tutte le svariate forme in cui si manifesta! Se soltanto ci si prova qualche speranza di salvezza allora possiamo continuare a coltivarla!

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