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Raffaele Lauro, alle politiche non sarò ricandidato in Costiera Sorrentina…

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Raffaele Lauro
Raffaele Lauro

Tra le voci insistenti che circolano negli ambienti politici della nostra Penisola, non manca l’ipotesi ricorrente di una ricandidatura di Raffaele Lauro al Senato, in relazione anche all’intenso attivismo culturale svolto dell’ex-senatore nei corso di cinque anni in costiera, da Massa Lubrense a Vico Equense, da Sorrento ad Agerola, con la pubblicazione de “La Trilogia Sorrentina” e di altri romanzi, di cui l’ultimo successo, “Don Alfonso 1890 – Salvatore Di Giacomo e Sant’Agata sui Due Golfi“. Opere dedicate alla storia e alla bellezza della sua terra natale, nonché a personaggi del calibro di Lucio Dalla, di Violetta Elvin Prokhorova, di Salvatore Di Giacomo, di Enrico Caruso, di Roberto Bracco, di Francesco Cilea, di Bartolommeo Capasso e di storici imprenditori dell’arte dell’accoglienza, come don Guglielmo Tramontano, don Alfonso Costanzo Iaccarino e il grande chef di fama mondiale don Alfonso Iaccarino. Stamane PinP lo ha intervistato per telefono, mentre si trovava a casa, a Roma, non rinunziando a fargli domane anche provocatorie alle quali, bisogna riconoscere, Lauro ha risposto con la consueta chiarezza e con la sua simpatica ironia.
D.: Siamo tutti in attesa, in penisola, del suo nuovo romanzo, dopo il successo 2017 di quello dedicato al ” Don Alfonso 1890″! Per Natale esce?
R.: Come ho confidato a molti amici, ho deciso di prendermi, in campo letterario, un anno sabbatico, il 2018. Quindi, se ne avrò l’ispirazione, la documentazione e il tempo, pubblicherò un nuovo romanzo soltanto nel 2019. Come ho già preannunziato sarà dedicato al fondatore della dinastia dei Manniello, don Peppino, al suo storico ristorante “Parrucchiano” e all’impero alberghiero creato con i figli, in particolare con Tonino, Enzo e Mario, amici carissimi e imprenditori lungimiranti. Una figura mitica, don Peppino, verso la quale nutro stima, ammirazione e altissima considerazione.
D.: Ma come? Interrompe il suo riconosciuto attivismo culturale finalizzato ad una volontà di ricandidatura al Senato proprio alla vigilia delle elezioni politiche 2018?
R.: Questa è bella! Avrei scritto i miei libri, cinque anni di ricerca e di lavoro appassionato, per ottenere una ricandidatura al Senato? E’ da ridere o, meglio, da piangere! Basta fare compromessi, anche morali, per essere ricandidati…mica scrivere libri!
D.: Lo sostiene la stampa peninsulare, un giorno si e un giorno no! Lo commentano, anche criticamente, sui Social, giovani esponenti politici locali! Come risponde?
R.: La stampa fa il suo mestiere e io ho grande rispetto, come sa, per l’informazione e, in particolare, per i giovani impegnati in politica. Ce ne sono e di seri. Rappresentano il futuro e la speranza della nostra malconcia democrazia. Della fogna del web, in cui guazzano i bimbimichia politicanti, ignoranti, arroganti e presuntuosi, con i loro accoliti e manutengoli, non mi occupo.
D.: A parte i bimbimichia, si ricandida o no?
R.: La mia adesione al PD del Lazio, dopo tre anni di riflessione e non da un giorno all’altro, ha avuto motivazioni esclusivamente politiche, non di opportunismo personale. Comunque, escludo, nella maniera più categorica e definitiva, una mia richiesta di candidatura in Campania. Non farò parte, quindi, della bagarre pre-elettorale, già in corso, nella penisola sorrentina.
D.: E se il PD campano glielo chiedesse?
R.: Non me lo chiederà…nel caso, declinerei.
D.: Esclude anche un ricandidatura in un’altra Regione?
R.: Lo ritengo improbabile, ma non lo posso escludere. Dipenderebbe dalle motivazioni, dalle circostanze e dalle condizioni.
D.: Quindi abbandona la sua terra?
R.: Non abbandono la mia terra. Sarò, in questo periodo, più legato di prima alla nostra costiera, a Napoli e alla Regione Campania. Sarò sempre a disposizione di tutti, amministratori locali, imprenditori, giornalisti, giovani seri, impegnati in politica, e semplici cittadini, come lo sono stato nei cinque anni del mio mandato parlamentare 2008-2013!
D.: Arrivederci quindi, prof, non addio?
R.: Arrivederci…arrivederci, come sempre e per sempre!

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