Guerriglia urbana a Parigi, ISIS scatenata ammazza e rivendica
Il gravissimo attentato portato a termine a Parigi da parte di un commando di terroristi islamici con oltre 100 vittime innocenti e un centinaio di feriti dei quali, alcuni, anche molto gravi, propongono in Europa, e in particolare in Francia, veri e propri scenari di guerra che pongono una serie di interrogativi inquietanti sugli sviluppi che ne possono derivare. In primis è legittimo interrogarsi come sia stato possibile realizzare un attentato di tale portata senza che i servizi di sicurezza e di spionaggio francesi ed esteri ne abbiano avuto la benchè minina conoscenza oltre le consuete e generiche informative di “rischio attentati”.
In secondo luogo la capacità organizzativa e militare del commando dimostra che questa gente è in grado di attuare in qualunque Paese e in qualunque Città le proprie azioni terroristiche con effetti devastanti, non solo sul piano delle vittime umane, ma anche sull’organizzazione civile, sociale ed economica delle comunità nazionali e internazionali. Con questa azione forse è stato superato il labile confine che esiste tra un’azione dimostrativa, ancorchè sanguinaria, e veri e propri atti di guerra (peraltro ampiamente annunciati) che richiedono non solo l’adozione di straodinarie di sicurezza, ma anche una nuova concezione di difesa europea e soprattutto di protagonismo europeo sugli scenari internazionali.