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Vico Equense, Antonio Elefante “fa la festa” al Mostro di Alimuri

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Antonio Elefante
Antonio Elefante

VICO EQUENSE – La data è stata fissata, il 3o novembre 2014, quando l’EcoMostro di Alimuri crollerà per l’esplosione delle cariche scientificamente posizionate per guidarne la demolizione. Antonio Elefante, ingegnere e assessore tecnico della giunta di Gennaro Cinque, è stato l’artefice dell’operazione che si preannuncia come uno degli eventi più importanti del 2014 per l’impatto mediatico che avrà in Italia e nel mondo dove la fatiscente struttura è conosciuta grazie alle tante campagne degli ambientalisti e ai servizi di cronaca realizzati da media internazionali. Elefante scriverà indubbiamente una pagina significativa nella storia amministrativa del Comune di Vico Equense e sarà l’uomo che è riuscito a demolire l’EcoMostro.

Eppure c’è un fronte ambientalista che sta cercando di ostacolare l’operazione addirittura raccogliendo firme con una petizione e stamattina su FB l’Ingegnere ha affidato queste brevi considerazioni agli amici del social: “Miei cari sono orgoglioso di aver lavorato in questi mesi per raggiungere un nobile obbiettivo..il 30 novembre ci sarà una festa grande per celebrare il riscatto da 50 anni bui che hanno contraddistinto la storia dello ecomostro di alimuri..il 30 novembre è un giorno di festa per assistere alla sua demolizione…..ma un mio amico mi dice di fare attenzione agli stupidi…e già ! A Vico Equense un gruppo di idioti raccoglie firme e vorrebbe fare una manifestazione per poter evitare che ciò accada… ivi compreso il presidente di una associazione ambientalista locale di cui mi ripugna fare il nome….ma in che mondo siamo?”.

2 commenti

  • Ettore l'uomo qualunque

    Diciamola tutta non sembra vero che uno dei principali ideatori di boxlandia – ritenuta dagli ambientalisti e dall’opinione pubblica- la più grossa speculazione edilizia del dopoguerra in penisola sorrentina favorita e permessa, però, da leggi dal “doppio volto”, facilmente aggirabili ed interpretabili secondo il comodo dello speculatore di turno…sia diventato, con una conversione a 360 gradi degna dell’Innominato di manzoniana memoria, il portabandiera di un’operazione non solo mediatica ma sostanzialmente amministrativa( infatti riveste il ruolo di assessore ai lavori pubblici di Vico Equense)a difesa di uno degli scorci in assoluto più suggestivi della penisola sorrentina, non a caso scelto nel 1961 , prima dello scempio ambientale, per girare la scena finale di uno dei tanti peplum “Ercole alla conquista di Atlantide” . Anche il nostro Antonio Elefante, che avrà mille difetti e ne avrà fatte tante mettendo il suo genio al servizio del partito del cemento, grazie ad una conversione che fino a prova contraria ci sembra, e la dobbiamo considerare, sincera e non possiamo che rallegrarcene- se siamo intellettualmente onesti con noi stessi- ha dovuta combattere come Ercole per superare le fatidiche dodici fatiche contro la burocrazia ad ogni livello, il Ministero, la Regione, la Provincia, il Comune, con le loro omertà, complicità, apatia, ignoranza,integralismo bigotto e tutto quello che di peggio riesce a generare un vecchio modo di fare politica del territorio. Se chi è ancora bastian contrario e pieno di sospetti dovesse aver ragione(che il lupo si è solo travestito da agnello) ce lo dirà la storia dei prossimi anni. Per ora un risultato c’è stato (il mostro il 30 novembre verrà giù e non verrà ricostruito da nessuna parte, come avrebbe voluto un accordo del 2007 proprio con un ministro che avrebbe dovuto invece difendere l’Ambiente)e cosa più importante il il genio di boxlandia sarà al servizio dell’ambientalismo e questo non può che rallegrarci…Abbiamo sempre fatto il tifo per l’Innominato e certo non per Don Rodrigo…o i Don Abbondio di ieri e di oggi…

  • ferraro raffaele

    Mettere stellette sembra il lavoro principale del giornalismo locale.Si mettono ,si tolgono come tira il vento .A parer mio sembra non si rendano conto del reale peso che i loro giudizi hanno sulla gente.Mettere cappelli su ogni cosa per servire questo o quel padrone di questi tempi fa addirittura sorridere. Grazie all’impegno degli ambientalisti che bloccarono lo scempio,grazie all’assedio che da sempre gli ambientalisti avevano ed hanno contribuito a determinare con il loro estenuante impegno,vista l’impossibilità di pensare anche minimamente di poter realizzare un qualcosa laggiù ,allora e solo allora hanno deciso di farla finita.Il mostro ora si abbatte e certamente di pezze di appoggio per abbatterlo non ne mancavano.Semmai mancava del tutto un solo motivo per farlo stare in piedi.In quanto allo sciacallaggio strumentale di alcuni sulla vicenda ritengo a dir poco squallido voler riportare il tutto al baccanale dell’ultim’ora .Sappiamo bene la capacità e la destrezza con cui si compiono certe azioni finalizzate a recuperare credibilità e quant’altro.Direi al Sig.Caccaviello che oltre al godimento del fatto in sè in penisola si continuano a costruire manufatti abusivi,strade abusive,box abusivi,strutture pubbliche,parapubbliche ,ecc.ecc.,distruggendo giardini e quel poco di prezioso paesaggio naturale rimasto integro,Quindi oltre al mostro dichiarato lo stesso impegno talune persone dovrebbero impiegarlo per tanti peggiori mostri presenti sul territorio e certamente abusivi.In ogni caso noi crediamo che la vicenda dell’alimuri è una triste vicenda di violenza sull’ambiente che mette in evidenza la difficoltà di ottenere giustizia in questo paese.Una vicenda che si vorrebbe come al solito raccontare male ma penso che pochi possono accettare questo genere di racconti assolutamente poco convincenti

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