Penisola Sorrentina in tilt per la nuova galleria…Di Nardo (IdV): l’avevo detto!
C’è davvero poco da stare allegri…Il disastro della mobilità in entrata e in uscita dalla Penisola Sorrentina attraverso la nuova galleria Pozzano-Seiano è uno dei paradossi di quest’Italia che non funziona e che progetta e spende imponenti risorse finanziarie senza risolvere i problemi o, addirittura, aggravandoli come è successo con la nuova supergalleria che tanti affanni sta arrecando agli automobilisti e vacanzieri e a tutta la Penisola Sorrentina. Nello Di Nardo, ex responsabile della Protezione Civile della Campania, ex senatore ed oggi segretario regionale dell’Italia dei Valori (esiste ancora!) dichiara: “l’avevo detto!“. Due mesi fa, aggiunge “ho lanciato un appello alle istituzioni e a tutti i responsabile del nuovo tunnel che conduce a Sorrento affinché subordinassero l’apertura della galleria ad ulteriori provvedimenti per la viabilità. Come ex direttore della protezione civile regionale conosco bene quell’area e avevo preannunciato l’imbottigliamento delle auto all’altezza dello svincolo di Seiano. Nessuno ha dato ascolto all’allarme lanciato da Idv e adesso, poche ore fa, l’Anas ha diramato un comunicato dove chiede agli automobilisti di recarsi a Sorrento utilizzando la Statale Agerolina o il valico di Chiunzi. E’ ridicolo chiedere agli automobilisti di allungare il percorso anche di 30 chilometri. Questo significa uccidere l’economia e il turismo in penisola nel pieno dell’attività”.
Errori, incompetenze e deficienze che vengono al pettine alla prova del nove, quella dell’apertura del nuovo svincolo che, a forma di una Y, produce inevitabilmente l’ingorgo a Seiano aggravato ulteriormente dal traffico che proviene dalla Marina d’Equa. “Un provvedimento che cerca di nascondere l’incompetenza dei responsabili della Statale Sorrentina – evidenzia Di Nardo – una situazione ormai sfuggita di mano ai sindaci, ai vertici dell’Anas, al Prefetto e non sanno come contenere questa vera e propria emergenza. La variante è nata con l’intento di migliorare i collegamenti in penisola, ma l’incompetenza di queste persone l’ha trasformata in una trappola per automobilisti. Una soluzione potrebbe essere l’apertura di una nuova strada che collega Seiano all’impianto di depurazione di Punta Gradelle e che finora è stata utilizzata soltanto per ragioni di cantiere. So bene – conclude Di Nardo – che su quest’idea ci sono aspre critiche degli ambientalisti. Ma invito tutte le parti interessate a ragionare laicamente su questa possibilità, senza battaglie ideologiche e preconcetti, ma con senso di responsabilità anche sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Se ci fossero tutte le condizioni di sicurezza per aprire al traffico quella strada, non ci troveremmo con il più che prevedibile imbottigliamento a Seiano e le conseguenze negative sul resto della statale. La bellezza del paesaggio della penisola sorrentina sta molto a cuore a Italia dei Valori, ma ancora una volta mi chiedo: è bella e sostenibile dal punto di vista ambientale una statale congestionata con centinaia di veicoli intrappolati nel traffico?”.
Praticamente altre colate di cemento e altro sacrificio di territorio per porre riemdio a disastri per i quali nessuno paga. Qua sta il problema vero, non solo per il caso della galleria di Pozzano-Seiano. Chi paga per i gravi errori compiuti? Chi risarcisce il danno? Ridicolo l’invito dell’ANAS agli automobilisti di svoltare per Agerola o per il valico di Chiunzi. Per il momento solo un semaforo può rallentare la pressione del traffico consentendo al ponte di Seiano di assorbire la pressione per evitare ingorghi e paralisi! Intanto si escogiti una soluzione tecnicamente valida tenendo presente che il territorio è quello che è e che già nell’ormai lontanissimo 1994 c’era un certo parlamentare repubblicano, Giuseppe Galasso, sottosegretario ai BB.CC.AA. che spiegava perchè fosse sbagliato agevolare l’arrivo in Penisola con nuove strade che, al di là dell’impatto ambientale, aumentano una pressione che non ha sbocchi stante com’è il territorio della Penisola. Come nelle migliori tradizioni italiane nessuno gli ha dato ascolto, anzi, e oggi i risultati li paghiamo tutti.
Un commento
raffaele
innanzitutto le targhe alterne.Incrementare il trasporto pubblico.In penisola si vive principalmente di un turismo d’importazione.Se arrivano dai paesi limitrofi a visitare i nostri possono anche muoversi lasciando a casa le macchine.Troppe presenze non sono auspicabili,bastano ampiamente quelle a cui siamo abituati.Il nostro territorio non si tocca e chi arriva deve adattarsi a ciò che trova che è più di quello che si sarebbe dovuto fare.Per ovvi motivi dobbiamo vietare uno sconvolgimento insensato ed improduttivo della penisola.Il pendolarismo ed i weecchendisti non portano benessere ma casino.Sorrento deve puntare su un turismo di qualità e su un’ambiente meno inquinato di oggi