Napoli

Scontro nel centro-destra, Laboccetta: nessuna solidarietà per i traditori e i don Abbondio

Stampa
Amedeo Laboccetta
Amedeo Laboccetta

NAPOLI – Si fa sempre più duro lo scontro interno alle diverse anime del centro-destra dove le continue defezioni da Forza Italia stanno alzando il livello dello scontro tra i fedelissimi di Silvio Berlusconi e i revisionisti del ventennio berlusconiano in transito verso altri lidi, primo fra tutti il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. A gettare benzina sul fuoco ci pensa Amedeo Laboccetta con una dichiarazione al peperoncino: “Non ci sono, in questo momento, comprensione né solidarietà verso coloro che tentano di assassinare venti anni di berlusconismo offrendoli in sacrificio all’altare di una politica che fa della convenienza del momento e dei rancori personali le sue colonne portanti”.

Lo ha detto Amedeo Laboccetta, vice coordinatore regionale di Forza Italia. “Il presidente Berlusconi e quel sogno politico chiamato Forza Italia, nel quale si riconoscono milioni di elettori, non meritano i tradimenti degli amici e i cedimenti interni. A maggior ragione se provengono da chi, grazie a Berlusconi e ai suoi voti, è riuscito a conquistare incarichi e visibilità che gli sarebbero state altrimenti preclusi – ha aggiunto Laboccetta – Probabilmente, qualcuno ha ottenuto più di quanto meritasse davvero. Le pubbliche abiure a cui siamo costretti ad assistere, in questi giorni, sono inaccettabili per tempi e modalità perché se un fallimento c’è stato, in questi vent’anni di libertà e democrazia, in Italia, appartiene tutto a quanti hanno cercato, in ogni modo, di distruggere la leadership di Berlusconi che resta, invece, intatta e ancor più forte. Tempi e prove difficili attendono il nostro Paese e il nostro partito, e solo l’unità, la lealtà e la fiducia in un obiettivo comune possono essere d’aiuto in questo momento. Di Don Abbondio basta quello reso immortale da Manzoni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*