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Sagristani: critico con l’UdC, ma non vado col PdL. Obiettivo Sant’Agnello

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Pietro Sagristani

NAPOLI – Il tam tam sulla possibile candidatura al Senato nelle file del PdL con gli articoli apparsi sulla stampa lodierna hanno spinto Pietro Sagristani, assessore provinciale al turismo, a emettere un comunicato stampa col quale smentisce l’eventuale candidatura. Scrive Sagristani: “Sono fortemente critico e deluso per i criteri e le modalità adottati dall’UDC nella selezione delle candidature in vista delle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Pertanto, ho deciso di riservarmi una pausa di riflessione. Ma smentisco nel modo più assoluto la mia eventuale candidatura in un’altra lista di partito. E’ vero che ho ricevuto numerose ed insistenti sollecitazioni da più forze e movimenti politici per una mia candidatura al Parlamento…

Sono lusingato per l’attenzione, che conferma il radicamento che mi viene riconosciuto sul territorio, ma non ho accettato le offerte. Anzitutto per una questione etica. Non si può cambiare schieramento all’ultimo momento per assicurarsi un posto in lista. Inoltre, intendo concentrare tutti i miei sforzi e le mie energie per le imminenti elezioni per il Comune di S.Agnello. Penso di aver già contribuito alla crescita, tutela e valorizzazione del territorio della Penisola sorrentina nel corso del mio mandato di consigliere provinciale prima e di assessore poi. Ora la priorità sono i cittadini di S.Agnello che per me vengono prima di tutto e di tutti”. Intanto a livello nazionale è il caos sulle candidature in tutte le forze politiche che ancora sono alle prese con le caselle da riempire. Non sono esclusi colpi di scena in casa del PdL dove anche “candidature blindatissime” potrebbero saltare all’ultimo minuto.

6 commenti

  • Rosario fiorentino

    Mentre occorre dare atto delle considerazioni svolte, non si spiega la decisione dell’assessore Apreda anche per la semplice considerazione che e stato indicato dal partito di Casini, quindi almeno che non cambiano casacca i tre dell’Udc deve essere di conseguenza. Tale aspetto vale ancor di più dopo la brutta figura fatta sulla nuova nomina del presidente del consiglio e dopo che, ad oggi, il contratto alla Vittorio Veneto ancora non esiste. Non so cosa altro aspetta per tirare la linea ed evitare altre brutte figure.

  • Alessandro Acampora

    Chiara visione opportunistica si cambia casacca quando non si viene accontentati altro che idee e valori solo poltrone e potere. Che schifo!!!

  • giovanni

    bene a sagristani che non si candida nè cambia partito dopo averne girati già tanti. però non ha detto che non lascerà l’udc, ma solo che pensa a snat’agnello prima di tutto

  • gianni salvati

    Al di là di tutte le considerazioni politiche del caso, mi chiedo quale politico oggi possa definirsi coerente e soprattutto non abbia mai ,almeno una volta, cambiato partito o casacca, nella sua carriera! Certo io che appartengo ad un’epoca politica del passato ,sono rimasto ancorato ad una visione ideologica della destra di un tempo,una destra sociale, pura , forse dura,un partito AN un tempo schierato con la legalità e la giustizia poi divenuto(dopo l’unione con FOrza Italia) garantista ad oltranza ed a prescindere , poi ancora evolutosi(sic!) in altre cose ed oggi ho davvero difficoltà ad identificarmi in un partito o movimento che possa rappresentarmi.Ma anche molti avversari politici di un tempo,che non condividevo nell’ideologia e nella visione
    politica,ma che stimavo per la buona fede e diversità politica,credo,oggi abbiano lo stesso mio problema.Di qui dunque un proliferare di partitini e movimenti che si contendono gli elettori ed i cittadini ma che di fatto non riescono a rappresentare la popolazione come un tempo.Ed anche per i giovani che sono ancora più frastornati di noi,la situazione è difficile e poco attraente!Parlare di coerenza è quindi molto difficile oggi in politica e sono convinto che molti la pensano come me!Credo però che sia il popolo,la gente comune a dover iniziare un percorso politico condiviso ed ” imporre ” un nuovo modo di fare politica agli altri, compresi agli attuali governanti che, mi dispiace dirlo, non intendono cambiare strada!Ma quello stesso popolo, abituatosi a tutte queste giravolte politiche, deve comunque cambiare registro ed imparare a valutare le persone dai fatti e non dalle chiacchiere e soprattutto non deve sempre delegare ad altri, quello che potrebbe anche fare lui, gestendosi in maniera autonoma.Mi scuso per le lungaggini ma sentivo l’esigenza di esprimere il mio pensiero.Gianni Salvati, ex consigliere comunale di S.Agnello

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