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L’Ospedale Unico per cambiare il volto e l’offerta globale della Costiera

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Vincenzo Iaccarino

Il progetto dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina rappresenta l’idea più importante che è maturata in questi ultimi anni, meritevole di essere realizzata con un ampio sforzo da parte di tutti i soggetti coinvolti perchè la sua realizzazione avrà un impatto a 360° sulla Penisola, non solo sul piano dell’assistenza sanitaria pubblica. I Comuni che sono stati chiamati a esprimere un voto assembleare a sostegno del piano di fattibilità messo a punto dal coordinamento tecnico cui sovrintende il vice sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino hanno il dovere di imprimere un impulso decisivo a quest’iniziativa che trova la dirigenza Asl non solo favorevole, ma addirittura in pole position per attuare quella che si preannuncia come una vera e propria rivoluzione da potersi realizzare nell’arco dei prossimi anni…

E’ chiaro che il problema della copertura finanziaria dell’operazione è decisiva ai fini della sua attuazione, soprattutto con i tempi che corrono! La vendita delle due attuali strutture ospedaliere (Sorrento e Vico Equense) e la loro riconversione in chiave turistico-ricettiva ad opera di privati rappresenta in questo senso la soluzione ideale per mettere le gambe al progetto e per operare un cambiamento e una qualificazione anche sul piano dell’offerta turistica peninsulare. Ovviamente con tutte le cautele e le tempistiche integrate che ciò richiede in modo da garantire la transizione. Il programma diventa perciò un investimento per il futuro, praticamente nell’arco dei prossimi dieci anni, ma anche meno, si può rivoluzionare il sistema locale. Le idee non mancano e non mancheranno, per quanto concerne la nuova destinazione delle strutture dismesse, e potranno coinvolgere operatori locali, ma anche esterni che vogliano investire in modo sinergico col territorio sorrentino. Su questo occorre essere lungimiranti e comprendere che creare attenzione, anzi attrarre investimenti su un territorio oggi rappresenta un’opzione che non è alla portata di tutti per una serie di concause che si possono separatamente analizzare. Il problema però è quello di riuscire a cogliere questa straordinaria opportunità considerando che il Comune di Sant’Agnello, che ha già fatto la propria parte quale nuova location della struttura sanitaria, in questo modo potrà davvero assumere una nuova identità a servizio dell’intera penisola. Insomma, come evidenzia Iaccarino che ha dimostrato di non lavorare a vuoto o per fini municipalistici, da questo progetto la Penisola può cambiare volto e prospettiva con un forte impatto anche sul piano occupazionale e rilanciandosi con tutte le proprie attività tradizionali legate all’accoglienza, offrendo nello stesso tempo un polo sanitario di qualità per l’utenza locale e quella turistica. Non a caso si sta realizzando in Penisola un programma di “assistenza sanitaria e di primo soccorso” diffusa sul territorio col coinvolgimento delle Farmacie (progetto PAD) e con una sensibilizzazione di tutte le categorie che operano a contatto con il pubblico dei grandi numeri per fare prevenzione, per realizzare un sistema di allerta in grado di diventare peculiarità in termini di qualità della vita su questo territorio. Occorrono politici visionari, nell’eccezione anglosassone del termine, cioè che guardino lontano, che ambiscano a voler costruire per il futuro della comunità. Questo è il salto di passo che occorre compiere e dall’unità di intenti che i civici consessi sapranno esprimere su questo programma, valuteremo se sussistono le condizioni per voltare pagina e guardare al futuro della Costiera con ottimismo ed entusiasmo.

Un commento

  • gianni salvati

    Apprezzo e stimo Vincenzo Iaccarino per l’infaticabile opera che da anni persegue in questo campo.Sono anche perfettamente daccordo sulla “visionarietà” in termini anglosassoni , di cui politici che si rispettino,debbono essere “intrisi” .Aggiungerei che un politico serio deve impegnarsi per la risoluzione dei problemi attuali ma nel contempo,deve anche saper guardare lontano, programmando opere e fatti di cui oggi non se ne avverte l’impellente necessità ma che in futuro saranno essenziali per la comunità.Sgombrato il campo dagli equivoci(sull’interessantissimo obiettivo da perseguire!) però, restano le perplessità e gli interrogativi esposti nel mio precedente intervento, cui al momento, confesso, non vedere concrete soluzioni.E soprattutto la politica nazionale e regionale che nel settore sanitario non dà certezze per il futuro così come la dismissione dei due attuali plessi ospedalieri di Sorrento e Vico Equense ,con la riconversione in strutture ricettive turistiche mi sembra piuttosto complessa, stante anche la crisi economica che non favorisce certe operazioni.Auguro comunque che l’ambizioso progetto venga portato a termine ed in questo senso ognuno di noi dovrà impegnarsi al massimo delle proprie possibilità.Non vorrei però che, nell’attesa di questa operazione, la sanità peninsulare, che non naviga certo in acque eccellenti,finisca di andare a fondo!
    Gianni Salvati,ex consigliere comunale di S.Agnello

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