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Esposito: la corretta applicazione della norma sugli “usi civici” a Massalubrense

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Geom. Antonino Esposito

Sul problema degli “usi civici” interviene il geom. Antonino Esposito di Massalubrense, presidente dell’Associazione “Usi Civici per l’Italia Meridionale” che già dal mese di settembre 2011 aveva evidenziato la corretta applicazione delle norma che, dopo la Tarsu, aveva creato altre situazioni di allarme nella cittadinanza lubrense dove la problematica assume un significato particolare anche alla luce dei diversi criteri di applicazione da parte del Comune. Sulle procedure da attuarsi altri Comuni hanno sposato le tesi dell’Associazione invitando lo stesso Esposito a partecipare a incontri di studio e approfondimento sulla delicata questione. Spiega Esposito: “La questione “USI CIVICI”, impropriamente ribattezzata questione “ENFITEUSI”, nonostante i proclami dell’’Amministrazione comunale di Massalubrense non è stata affatto risolta. Dopo aver affrontato questo tema nell’’incontro dello scorso settembre con il prof. Oliveti nella congrega di Torca) , massimo esperto nazionale, e dopo aver ulteriormente approfondito con il prof. Di  Lieto a Termini, consulente per la Regione, sono emersi nuovi sviluppi a seguito di ulteriori indagini presso il Commissariato per la Liquidazione degli Usi Civici del Ministero della Giustizia e la Regione Campania. Per questa ragione l’’Associazione Usi Civici per l’Italia Meridionale si appresta ad organizzare un nuovo incontro pubblico per informare le oltre 500 famiglie massesi gravate da questa problematica. Presso il suddetto Commissariato sono emersi i documenti relativi alla legittimazione effettuata a Massa Lubrense, negli anni Trenta, il gran numero di particelle e costituito dal demanio di Termini (zona San Costanzo, Punta Campanella , Baia di Mitigliano, Ieranto e Nerano), poi viene il demanio di Torca (zona depuratore e scuola) poi il demanio di Monticchio e dell’’Annunziata.
I possessori di quelle particelle, indicate nei documenti relativi alla legittimazione degli anni Trenta, possono chiedere il cosiddetto “affranco” (anche  se il Comune è sprovvisto ad oggi di un regolamento valido, infatti il regolamento richiamato nelle lettere inviate ai cittadini è nullo)  presentando un’’apposita documentazione a corredo. Ed è bene chiedere l’’affranco il prima possibile. La normativa infatti a partire dal 1° gennaio  2014 cambierà ed insieme ad essa anche i relativi parametri economici. Tuttavia dallo Stato centrale si paventa la necessità di anticipare tale termine di un anno, quindi al 1° gennaio 2013.
A questo proposito l’’Associazione Usi Civici per l’Italia Meridionale, nata appositamente a Massa Lubrense per assistere i cittadini in questo ambito complesso, è disponibile a confrontarsi ancora sia con il delegato politico dell’Amministrazione comunale, sia con il funzionario responsabile dell’Ufficio Demanio sempre disponibile al confronto e competente della materia rispetto ad altri che ancora devono capire  di cosa si stia parlando. L’’Associazione è a disposizione, con le proprie competenze ed i propri studi, soprattutto dei semplici cittadini che vogliano chiarimenti. Basterà indicare la particella interessata dal procedimento per individuare modalità e costi per l’’affranco. La nostra ’Associazione si prefigge inoltre di sviluppare accordi con i comuni della regione e di promuovere incontri pubblici nei quali divulgare i termini della problematica sugli Usi Civici e le procedure risolutive“.
Sono in via di organizzazione incontri pubblici in alcuni Comuni del salernitano, a Capri ed Ischia, realtà fortemente interessate dalla questione degli Usi Civici. La  problematica già esposta all’’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Campania) la quale già a partire da ieri si è resa disponibile per un confronto finalizzato a meglio definire tutta la problematica .

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