Italia,  Sorrento

Il Sen. Lauro a Cuomo: Villa Tritone come Palazzo Grassi a Venezia.

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Sen. Lauro (PdL)

ROMA – Resta alta la tensione e l’attenzione sulle notizie del giorno relative alle compravendite di Villa Tritone e del Vallone dei Mulini, ma nello stesso tempo, dopo l’iniziativa parlamentare, il Sen. Raffaele Lauro avanza una proposta al Sindaco di Sorrento: “Villa Tritone potrebbe diventare, degnamente, una sede di eventi di alta cultura e di incontri internazionali, come Palazzo Grassi a Venezia, collegata ad organizzazioni sovranazionali (ONU, UE) e a Fondazioni, pubbliche e private, organizzatrici di momenti culturali di pregio. Questo luogo irripetibile, dal punto di vista storico, culturale ed ambientale, sarebbe l’ideale punto di riferimento e il volano di una nuova politica turistica, imperniata anche sul binomio cultura-turismo e, quindi, sull’appeal di manifestazioni culturali di richiamo, programmate anticipatamente ed inserite nei circuiti del turismo culturale internazionale, come le mostre dei grandi maestri della pittura o della scultura, anche contemporanei. La soluzione andrebbe individuata in una collaborazione triangolare tra lo Stato-Governo (prelazione/vincoli), la Regione Campania (risorse finanziarie) e un consorzio ad hoc dei Comuni della Penisola Sorrentina, guidati dall’Amministrazione Comunale di Sorrento (manutenzione ed organizzazione). Mi auguro che il Sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, voglia organizzare, a breve, una conferenza tra i diversi soggetti istituzionali richiamati, o altri, per verificare la fattibilità di questa o di altre proposte, che dovessero essere formulate, per addivenire ad un protocollo operativo di collaborazione interistituzionale”. Intanto su Vallone dei Mulini ci è giunta la segnalazione di un lettore circa la spesa di 30mila euro fatta dal Comune di Sorrento per “ripulire il Vallone dei Mulini” che, si è scoperto, è di proprietà privata.

3 commenti

  • Gaetano Mastellone

    Egregio Direttore di Politica in Penisola,
    ho letto l’ennesimo intervento del Senatore Lauro sugli argomenti “caldi” scoppiati in questa settimana. Nell’augurarmi che il buon prossimo festeggiato Sant’Antonino riporti serenità e buon senso nell’ambiente, non posso che confermare il mio accordo sul richiamato, dal Sen. Lauro, binomio “Cultura-Turismo”. Infatti, sull’argomento ho avuto modo di scrivere – ovviamente inascoltato – spesse volte. Riporto il link di un mio articolo del 13/1/2009 uscito, prima delle varie “censure”, sul settimanale Agorà. Ecco il link:
    http://www.mastellonegaetano.com/?p=3851
    Come sempre il Senatore avventa anche idee di soluzione. Secondo lui, in un ipotetico salvataggio di Villa Tritone, si potrebbe varare una sorta di collaborazione triangolare tra lo Stato-Governo,la Regione Campania,e un consorzio ad hoc dei Comuni della Penisola Sorrentina, guidati dall’Amministrazione Comunale di Sorrento (manutenzione e organizzazione). Sarebbe una buona idea, percorribile??
    Per l’ipotetica futura “organizzazione” ci vorrebbe però la partecipazione di managers e strutture organizzate e private; ci vuole professionalità.
    Il Senatore invita il Sindaco a organizzare una Conferenza sull’argomento.
    Altra buona idea così almeno “il cittadino” sarà meglio informato dalla diretta voce di chi conosce la situazione. La Conferenza? Vorrei che non fosse di solo “taglio politico”. Una Conferenza che valuti anche la discesa in campo di prestigiosi e importanti sponsor, come importante e prestigiosa è Villa Tritone. In piccolo magari l’idea Tod’s/Colosseo. Sull’argomento “gestione” ho qualche idea in merito che posso esporre in caso di gradimento all’ascolto. Tutto ciò detto prima solo perché bisogna essere realisti e non fare voli pindarici, in quanto non credo che “il Pubblico” oggi abbia le risorse per acquistare e gestire (come qualitativamente fatto dalla famiglia Pane) la struttura.
    Come cittadino resto meravigliato che anche il Senatore – esperto politico con numerosi riferimenti locali – abbia oggi scoperto, come me e come tanti Cittadini, che il Mulino era privato. Sono però a lui grato, sempre come semplice Cittadino, che almeno lui ci stia mettendo la faccia.
    Chiudo copiando una battuta al mio amico dott. Gaetano Maresca di Piano …… Non perdiamoci di vista!! Caramente a tutti, Gaetano Mastellone

  • carlo pane

    Interessante, ma ci sono dei dubbi:

    1) ormai la vendita non è stata effettuata? se si, non si rischia un annoso procedimento per addivenire all’esproprio per pubblica utilità, il cui esito tra l’altro non è garantito?

    2) è innegabile l’interesse pubblico di una villa che sorge su resti romani e che ha avuto l’onore di far da confino a Benedetto Croce; tuttavia, una volta acquistata, non rischia di divenire un museo o una fondazione, che a Sorrento di certo non mancano? in poche parole, una volta acquistata, a cosa destinarla e come copire i costi di gestione?

    3) nel caso di vendita a privata, quali forme di controllo può esercitare l’Amministrazione per impedire danni al notevole patrimonio botanico dei giardini di villa Tritone? non è che fanno la stessa fine dei pini secolari che spariscono a suon di motosega e perizie?

    Come cittadino sogno che Villa Tritone diventi pubblica.
    Spero almeno che resti a proprietari coscienziosi e non diventi il solito albergo.

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