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Ernesto Iaccarino, dal “Don Alfonso” all’Alma e ritorno…

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Ernesto Iaccarino

MASSALUBRENSE – Manager d’impresa “prestato” alla cucina sull’onda della tradizione familiare. Così Ernesto Iaccarino, fglio di Alfonso e chef del ristorante “Don Alfonso 1890” (di recente confermato con due stelle Michelin) è stato docente all’ALMA, scuola internazionale di cucina italiana fondata e retta da Gualtiero Marchesi, che il 13  gennaio scorso ha diplomato “cuochi professionisti” 90 studenti (tra cui sei stranieri) iscritti al Corso Superiore di Cucina Italiana giunto alla 15° edizione. Salgono così a 700 i diplomati della Scuola per la Cucina in soli otto anni di attività. L’intervento in ALMA del giovane Iaccarino (classe 1970) è partito da una descrizione della struttura situata nel cuore della penisola sorrentina, a Sant’Agata sui due Golfi: Ernesto è, insieme con il fratello Mario, l’ultimo anello di una dinastia che cucina dalla fine dell’Ottocento. Oggi il “Don Alfonso 1890” ha all’attivo collaborazioni con sette dei migliori alberghi al mondo: un concetto, quello di consulenza, su cui Iaccarino ha insistito molto. Oggetto di un focus particolare è stato anche il tema della formazione: da questo punto di vista, il percorso di Ernesto è stato particolare. Il giovane Iaccarino, infatti, può vantare una Laurea in Economia e Commercio conseguita all’Università “Luigi Bocconi” di Milano nel 1999: gli studi sono stati seguiti da due anni di lavoro alla PricewaterhouseCoopers (PwC), tra le più rinomate realtà che offrono servizi di revisione di bilancio, advisory e consulenza legale e fiscale. È stata la passione del padre Alfonso a richiamare Ernesto a Sant’Agata sui due Golfi, per dedicarsi al ristorante di famiglia: la sua figura è quella quindi di un manager “prestato” con successo alla cucina. Questo intervento ha quindi evidenziato l’importanza che oggi ricopre la formazione manageriale anche nelle strutture ristorative. Questo nell’ottica dell’obiettivo che il Corso Manager della Ristorazione si è posto fin dall’inizio. Parlando agli studenti del Corso Manager della Ristorazione, Iaccarino ha anche sottolineato l’importanza di motivare il personale e della passione: è la passione il “motore” che permette di svolgere il proprio lavoro con entusiasmo, affrontando serenamente i piccoli problemi della quotidianità e facendo avvertire meno la fatica.
Come ricordato dal Presidente Albino Ivardi Ganapini, enorme è stato l’impegno di ALMA sul piano sia didattico che organizzativo: questa sessione di esami, ad esempio, ha visto il coinvolgimento in giuria di 38 chef provenienti da ristoranti d’eccellenza di tutta Italia e di 10 docenti interni. L’Amministratore Delegato Riccardo Carelli si è invece soffermato sul futuro professionale degli studenti: gran parte dei diplomati del Corso ha già ricevuto un’offerta di lavoro qualificata. A breve, inoltre, la Scuola avvierà il progetto ALMA link, a garanzia di un migliore matching tra domanda e offerta di professionalità qualificate nell’ambito della Cucina Italiana.

Alfonso e Livia Iaccarino con Sergio Corbino

Complimentandosi con gli studenti del Corso, lo chef Luciano Tona, Direttore Didattico di ALMA, li ha esortati ad essere coraggiosi ed esigenti: «Siate golosi: golosi di sapere», ha detto davanti alla platea dei diplomati, riunita per l’occasione alla Camera di Commercio di Parma, insieme ai familiari. Un concetto ribadito anche dal Rettore di ALMA, Gualtiero Marchesi. Al termine della cerimonia applausi scroscianti per tutti, e, in particolare, per Daniele Donato e Antimo Maria Merone: con il punteggio di 95/100 si sono dimostrati i migliori studenti della XV edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana. “Mi complimento con Ernesto per il lavoro che sta svolgendo – dichiara Sergio Corbino Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina della Penisola Sorrentina e presidente dell’Università della Cucina Mediterranea a Sorrento – sulla scia della migliore tradizione familiare rappresentata da papà Alfonso e dalla mamma Livia. Si tratta dell’ennesima conferma della straordinaria qualità e professionalità della tradizione gastronomica di famiglia che ha reso celebre nel mondo il Don Alfonso e Massalubrense“.

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