Napoli

UDC, rinviato il congresso provinciale di Napoli al 14 e 15 gennaio 2012

Stampa

NAPOLI – In tutta la provincia di Napoli, stando a quanto dichiarato dal Antonio De Poli responsabile organizzativo dell’UDC, ci sono amministratori comunali in fila fuori le sedi dell’UDC per aderire al partito di Casini. Tant’è che si è ritenuto di rinviare a gennaio (14 e 15) il congresso provinciale di Napoli. Questo su richiesta della componente demitiana considerata perdente alla vigilia congressuale. Inoltre alla Provincia di Napoli i tre capigruppo Alfonso Ascione Udc, Enrico Flauto Fli, Vincenzo Carfora Api hanno annunciato che stanno dando vita al Terzo Polo, sulla scia di quanto è già avvenuto a livello nazionale, secondo un modello che si vuole sperimentare a Napoli dando vita così a una forte area politica in grado di confrontarsi a pieno titolo col presidente Luigi Cesaro. Poichè quello di Napoli era annunciato come il congresso della resa dei conti interna fra l’area demitiana e quella emergente che fa capo a Pasquale Sommese, è evidente che la decisione di uno slittamento del congresso è stata determinata da tutta una serie di valutazioni che si incrociano con la crisi in Provincia, il riassetto alla Regione Campania e lo stesso congresso PdL. Insomma, meglio soprassedere due mesi, farsi le vacanze di natale in pace, preparare gli eserciti e accogliere questa massa di gente, mestieranti delle politica, pronti a salire sul carro politico di turno considerato, allo stato, quello vincente: appunto l’UDC. Che ne sarà di questo partito, se consideriamo la qualità del personale politico in circolazione, non è dato saperlo, ma è forse prevedibile. Sia da destra, sia da sinistra si guarda all’UDC con interesse per rientrare nei giochi, per riciclarsi secondo il più riuscito degli esercizi in cui eccelle la classe politica nostrana! Quindi grazie all’annunciata adesione massiccia di nuovi amministratori locali all’UDC sono destinate a cambiare parecchie fisionomie amministrative anche in considerazione del fatto che val la pena sperimentare anche localmente la formula UDC-FLI-API.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*