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Donne&Politica: vogliamo il nostro spazio nelle istituzioni!

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E’ sul social network più diffuso al mondo, facebook, che ormai si affidano non solo i propri sentimenti e stati d’animo, ma anche le rivendicazioni a carattere politico. Succede così che Flora Beneduce, primario degli Ospedali riuniti della Penisola Sorrentina ed esponente di spicco del PDL nonchè prima dei non eletti alla Regione Campania, lamenta su FB i ritardi e gli ostacoli che impediscono soprattutto a una donna di assumere incarichi pubblici nelle istituzioni. Le fa eco in un piccolo comune della penisola sorrentina, Sant’Agnello, un’altra donna, Lucia Gargiulo, di professione consulente del lavoro, anch’essa prima dei non eletti in una lista di opposizione dove le pastoie burocratiche e quelle politiche le hanno finora inibito l’ingresso in Consiglio comunale.

Flora Beneduce

Scrive la Beneduce: “ll tempo trascorre e certe cose rimangono inalterate… Io ritengo che sia arrivato il momento della svolta. Bisogna fare pulizia, iniziando da chi mantiene (o si fa mantenere) lo scranno in consiglio provinciale e intanto continua a sedere sulla sua poltrona a palazzo Santa Lucia. Per quale motivo arraffare ruoli e incarichi? A quale dei due (o più) saranno riservate attenzioni maggiori? E se si trattasse di manovre politiche per chiudersi in “casta”? E se fosse una scelta per evitare che cose poco trasparenti siano diffuse oltre i confini di un partito sempre più autoreferenziale? Questo non è il PdL in cui credo, questo non è il sogno che ho condiviso con tanti italiani…”. Così lo sfogo che Flora Beneduce, consigliere nazionale dei Club della Libertà, ha condiviso con i membri del gruppo Facebook “Campania, no ai doppi incarichi”. Non si sono fatti attendere i commenti. C’è chi auspica una ripartenza per il Popolo della Libertà e chi non risparmia critiche ai politici campani. “Anche il coordinatore Pdl, Angelino Alfano, ho lasciato il ruolo di Guardasigilli – continua la Beneduce – E i politici campani continuano ad ignorare l’esigenza di cambiamento che anche i vertici nazionali del partito avvertono, liberando spazio da consegnare a chi, democraticamente, raccogliendo preferenze, è stato individuato come rappresentante dai cittadini”.

Lucia Gargiulo

Passiamo a Sant’Agnello dove la Sig.ra Gargiulo scrive al Consiglio comunale che sin qui non ha adottato, a suo dire, un legittimo provvedimento di decadenza del consigliere Gianni Salvati che la promuoverebbe automaticamente in consiglio comunale. E così scrive al Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, “…ravvisandosi in tale ingiustificato comportamento da parte del Consiglio Comunale un’evidente “lesione” dei diritti di partecipazione alla vita amministrativa da parte di una donna”. Praticamente l’assise cittadina non avrebbe rispettato il termine dei dieci giorni previsto dalla legge per pronunciare la decadenza del consigliere risultato incompatibile facendo passare addirittura 5 mesi. “La mia non è una questione personale, assolutamente, ma la semplice rivendicazione di un diritto palesemente leso e che prescinde dalla persona – spiega Gargiulo – Mi spettava e mi spetta entrare a far parte del Consiglio e rivendico questo mio diritto senza farmi condizionare e intimidire! A che serve. mi chiedo, istituire commissioni di pari opportunità se poi quando una donna legittimamente, e non per concessione, può occupare un ruolo amministrativo si trova a dover combattere da sola contro tutti per il rispetto della legge?”.

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