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Massalubrense e TaRSU: strategie per bloccare “cartelle pazze”

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MASSALUBRENSE – Sull’applicazione della TaRSU, la tariffa sui rifiuti solidi urbani, la partita non è chiusa, nel senso cioè che le “stangate” inflitte dall’Amministrazione comunale di Massalubrense alle strutture alberghiere ed extralberghiere della città restano tutte da verificarsi per la parziale e spesso errata applicazione della vigente normativa.

da sinistra: Antonino Esposito, Vincenzo Califano, Maurizio Villani - Foto di Lello Acone

E’ questo il principale risultato del seminario dedicato alla corretta applicazione della TaRSU che, fatto straordinario, ha richiamato circa 200 persone, imprenditori e semplici cittadini, ma anche tanti professionisti, ad ascoltare i preziosi suggerimenti che il geom. Antonino Esposito e il tributarista Maurizio Villani hanno indicato ai contribuenti nell’incontro svoltosi a Villa Lubrense venerdì pomeriggio.
“Sono stati commessi molti e gravi errori nel calcolo della tariffa e degli oneri, la società che ha gestito il servizio non ha tenuto conto di elementi essenziali ai fini della corretta imputazione della tassa e degli oneri aggiuntivi – evidenzia il geom. Antonino Esposito – a cominciare dalla coerente interpretazione del cosiddetto cumulo giuridico relativo all’applicazione delle sanzioni.

Geom. Antonino Esposito

C’è ampio spazio per contestare le cartelle e per costringere il Comune di Massa, ma anche tutti gli altri della Penisola, ad applicare correttamente la legge e ad adeguare i regolamenti comunali che sono desueti, contradditori e mortificano i diritti dei contribuenti, imprese e privati cittadini”.  Dal canto suo Maurizio Villani, uno dei più autorevoli tributaristi cassionisti italiani, ha posto l’accento sugli aspetti fondamentali che riguardano il rapporto tra il cittadino, il fisco e la municipalità rispetto alle tasse locali. “Innanzitutto in materia di TaRSU, che da qualche anno è diventata oggetto di un crescente contenzioso legale, occorre che i contribuenti conoscano i propri diritti e li facciano valere con tempestività: cioè rigorosamente nei 60 giorni di tempo utili dalla notifica ai fini della contestazione della cartella esattoriale. Ricordiamo che vige anche la sospensiva dei termini nel periodo 1° agosto-15 settembre per cui c’è una proroga di 46 giorni ai fini dei ricorsi. Dopodichè, sia chiaro, a tempo scaduto, come stabilisce la Cassazione, non c’è altro da fare. Inoltre occorre agire tutti, anche se le azioni vanno impostate singolarmente sul piano legale, perché la problematica investe intere categorie che da un attento esame della situazione e da una corretta classificazione e imputazione delle attività e degli spazi per quanto concerne gli oneri da applicarsi possono ricavarne enormi sconti a tutto vantaggio delle proprie attività. Occorre convincersi, da parte degli operatori, che sono questi i due principali strumenti di cui debbono avvalersi per rivendicare le proprie ragioni e l’argomento sarà oggetto di una specifica puntata di “Report” di Milena Galbanelli su RAI3nel prossimo autunno nella quale sono stato intervistato e ho spiegato che la lotta all’evasione fiscale per essere seria e concreta deve anche essere correttamente impostata da parte del contribuente e deve prevedere in assoluto la riforma del processo tributario e delle commissioni tributarie dove il cittadino e l’impresa sono pregiudizialmente soccombenti di fronte all’Agenzia delle Entrate, cioè il Ministero delle Finanze che è parte in causa del procedimento. Invece occorre un soggetto terzo e bisogna permettere al contribuente di far valere i propri diritti che oggi sono del tutto ininfluenti nella risoluzione del contenzioso. Ho presentato da tempo una proposta di legge a riguardo che servirà a tutelare i contribuenti onesti e vessati dal fisco e nello stesso tempo a perseguire la reale evasione fiscale”.

Sergio Gargiulo - Federalberghi Capri

Sergio Gargiulo, presidente di Federalberghi Capri, è stato tra i promotori del seminario “…perché abbiamo bisogno come imprese di confrontarci con i Comuni e con il fisco forti di valide argomentazioni e di concreti riferimenti legislativi, per cui siamo impegnati in prima linea a supportare gli operatori turistici in questa sfida sulla corretta applicazione della normativa fiscale”.
Costanzo Iaccarino, delegato per il mezzogiorno di Federalberghi, ha evidenziato che i “…Comuni devono perseguire innanzitutto l’evasione fiscale nel settore turistico perché crediamo che siano ancora in tanti quelli che fanno i furbi rispetto alla popolazione di onesti contribuenti sui quali gravano maggiori oneri proprio perché troppi evadono. In questo senso vanno le nostre sollecitazioni e in merito alla TaRSU abbiamo raggiunto un accordo con i Comuni di Sorrento e di Massalubrense per quanto concerne l’applicazione della tariffa.
Infine Marco Piscopo, presidente nazionale dell’ANBBA (associazione nazionale B&B) che ha evidenziato il ruolo strategico svolto nell’offerta turistica territoriale dalle strutture extralberghiere invitando “…tutti gli operatori del settore dell’accoglienza a fare squadra perché siamo tutti dalla stessa parte e i nostri rapporti con il fisco e con i Comuni devono essere necessariamente improntati alla trasparenza, senza essere impropriamente vessativi nei confronti degli operatori. In questo senso abbiamo conseguito importanti risultati nei Comuni dove abbiamo trovato attenzione e disponibilità ad inquadrare correttamente i problemi a tutela dell’economia reale del Paese”.

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