Campania,  Massalubrense

WWF a Leone Gargiulo: basta danni agli alberi

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Penisola Sorrentina

MASSALUBRENSE – L’azione di vigilanza sul territorio della Penisola Sorrentina da parte dei volontari del WWF non conosce soste grazie alla capillare presenza di attivisti dell’Associazione ambientalista, oltre 700, che in tempo reale segnalano al responsabile Claudio D’Esposito abusi, problemi e vere e proprie emergenze che finiscono sui tavoli giusti, cioè delle autorità preposte a intervenire in una logica di salvaguardia del bene-ambiente. Non sempre è così e per il WWF, ultimo baluardo a difesa di un territorio e di un ambiente sempre più devastati dal cemento armato e da logiche di business, si tratta di profondere uno sforzo a 360 gradi, anche esponendosi ai rischi insiti in un’attività di controllo e denuncia invisa a troppa gente.

Leone Gargiulo sindaco

Si ritorna a Massalubrense dove  il WWF Penisola Sorrentina, a seguito di segnalazione dei cittadini, ha inviato (ben 2 mesi fa!!!) una nota all’attenzione del Sindaco di Massa Lubrense Leone Gargiulo e all’Ufficio Tecnico, chiedendo l’urgente rimozione di alcune griglie alla base degli ultimi 4 alberi in Via Deserto a S.Agata. “In Via Deserto, di fronte al Gregory-caffè – si legge nella nota – si è provveduto da tempo alla messa in opera di griglie in ferro alla base del colletto radicale di alcuni esemplari arborei di tigli. Per l’allocazione di tali griglie si è proceduto al pericoloso taglio di parte della base del tronco degli alberi per poter meglio “incastrare” la griglia fuori misura!!! Tale irrazionale allocazione di griglie, oltre ad aver danneggiato gli alberi in questione proprio all’altezza del colletto radicale, aprendo attraverso le ferite la strada a tutta una serie di possibili patogeni, di fatto andrà a contrastare l’accrescimento stesso degli alberi rischiando, col tempo, di arrecare danni fisiologici e meccanici  alle piante”.

Cedri abbattuti a Via Reola

Per questi motivi il WWF ha chiesto di rimuovere le griglie presenti alla base degli alberi. “Eliminare le pericolose griglie è un gesto assolutamente semplice e razionale – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – che consentirebbe di salvaguardare nel futuro la salute degli alberi e la loro stessa stabilità. Ma analoga richiesta, già fatta ad agosto scorso per gli alberi di noce di via Reola soffocati da asfalto e cemento, non ha sortito alcun riscontro…e già un albero si è pericolosamente inclinato su se stesso. Potrebbe apparire ridicolo interessarsi di quattro alberi…ma è molto più discutibile è il fatto che essi siano gli ultimi tigli rimasti a S.Agata e che Massa rimane il comune con minor strade alberate dell’intera penisola! L’impressione che se ne ricava, purtroppo confortata dai fatti, è che nel comune di Massa non ci sia una sufficiente sensibilità al problema, laddove non appare addirittura evidente una forte e ingiustificata ostilità nei confronti del patrimonio arboreo comunale. Gli splendidi tigli di S.Agata di oltre 50 anni, gli stessi che impreziosiscono e adornano i viali di accesso di celebri e prestigiosi alberghi e ristoranti (Don Alfonso, Hotel Europa, Parco dei Principi, ecc.) furono tutti pretestuosamente e stupidamente eliminati dall’amministrazione comunale nel rifacimento dei marciapiedi di Corso S.Agata, con la giustificazione che “non permettevano il transito a persone, carrozzine e non vedenti”(???) Peccato che i vari lampioni e pali allocati sui marciapiedi nuovi appaiano ben più di intralcio degli stessi alberi eliminati.  Nell’effettuare i lavori furono tagliati a raso anche i due stupendi Cedri in via Reola e, stavolta, senza alcuna spiegazione…se non quelle fornite successivamente all’atto della denuncia del Corpo Forestale dello Stato, il cui intervento ha prodotto un rinvio a giudizio tuttora in corso. Nella orribile aiuola, dove di recente è stata eliminata anche l’ultima creatura vegetale superstite, una palma, attaccata dal Punteruolo rosso, ora dominano pannelli solari, cabine, cartelli, segnali vari e una risibile quanto inutile recinzione elettrificata che ha fatto ampiamente parlare di sé, posta a salvaguardia e protezione di tristi fiorellini sostituiti periodicamente con un dispendioso turn-over…il tutto al posto degli stupendi patriarchi arborei trasformati in legna da ardere per i privati. Insomma ogni pretesto sembra essere buono a far segare alberi, tra la gioia di ditte e taglialegna. E’ un atteggiamento inconcepibile che sta portando a una triste e irreversibile trasformazione del nostro delicato territorio. La principale preoccupazione di taluni amministratori sembra quella di salvare l’artificiale e il dannoso ed eliminare il naturale….salvo poi a mettere le parole “ambiente”, “verde”, “ecologia”, “sostenibilità”, in ogni bel discorso fatto per attrarre elettori o, peggio, ingenti finanziamenti pubblici.”

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