Campania

UDC e PDL ai ferri corti. A rischio Provincia, Regione e Comune di Napoli

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All’indomani del voto di sfiducia da parte dei centristi (UDC, FLI, MPA) e in particolare dell’Udc, al Governo Berlusconi, quantunque non abbia sortito l’effetto di provocare le dimissioni del Premier, ha determinato una situazione che presto, secondo fonti romane accreditate, potrebbe portare a una rottura dei rapporti tra PDL e UDC a livello territoriale. Tanto più se si concretizza la costituzione di un gruppo parlamentare unitario tra UDC-FLI-MPA che precluderebbe a Berlusconi la possibilità di ampliare una maggioranza che tale non è più. In Campania per esempio i rapporti tra i due partiti, quantunque alleati al governo della Regione e della Provincia di Napoli, non sono idilliaci e in previsione anche del voto amministrativo per Napoli il PDL avrebbe impartito l’ordine ai suoi uomini di punta di ridurre al minimo l’agibilità politica degli uomini di Casini a tutti i livelli. In effetti il PDL si prepara a un confronto serrato quanto incerto sul piano amministrativo a Napoli e un’intesa dei centristi che potrebbe coagularsi con il PD al secondo turno è un’ipotesi che diventa ogni giorno più concreta e che non fa dormire sonni tranquilli soprattutto a Nicola Cosentino che proprio sulla partita napoletana intende chiudere i conti con gli avversari esterni ed interni al partito aggiudicandosi il sindaco della terza città d’Italia. Per l’UDC la strada di una coesistenza istituzionale con il PDL si fa sempre più stretta, ma dai quartier generali del partito fanno sapere agli uomini di Casini che loro avranno la vita dura da qui in avanti.  Sempre secondo fonti romane, l’eventualità che le elezioni politiche si svolgano in primavera, all’ultima domenica di marzo, insieme con le amministrative diventa sempre più concreta e le grandi manovre sono già iniziate anche per quanto concerne i vertici dell’Amministrazione Provinciale di Napoli dove il Presidente Luigi Cesaro decadrebbe se dovesse ricandidarsi al Parlamento. Nel qual caso anche la Provincia di Napoli tornerebbe alle urne con le novità introdotte dalla riforma degli enti locali che riduce il numero degli eletti ed amplia i collegi elettorali.

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